Cari lettori, amici e nemici, la cronaca quotidiana degli avvenimenti italiani ed internazionali purtroppo ci ha abituati sempre più a scenari allucinanti, che si verificano con una costanza incredibilmente precisa e graduale. Ormai risulta clamorosamente chiaro, che tutto quel che avviene nella nostra disgraziata società contemporanea NON E’ assolutamente frutto di “casualità” o della eventuale imponderabile concomitanza di eventi convergenti in modo fortuito, presumibilmente determinati dal “normale” svolgimento della vita umana. Purtroppo, se si legge attentamente la realtà politico-sociale odierna, in virtù della ricostruzione logica dei fatti, della radice degli stessi e dello svolgersi coerente dei passi ad essi orientati (dunque alla luce della retta ragione) si palesa un quadro molto chiaro sulla etero-direzione degli avvenimenti salienti intrapresa dalla cosiddetta “Società globale(ista)” a danno dell’umanità. Abbiamo già affrontato a più riprese l’argomento su questo stesso blog in tutti i suoi aspetti (ad esempio, l’ultima volta qui) e disgraziatamente per tutti noi, gli avvenimenti confermano potentemente la correttezza e la logica coerenza di tale lettura del tempo presente. Per rendere più chiaro lo scenario satanico e distopico in cui la nostra società è stata volutamente precipitata, possiamo avvalerci di ulteriori strumenti interpretativi, capaci di esplicitare la realtà contemporanea in modo ancor più comprensibile, ad esempio utilizzando quella che comunemente è conosciuta come “Finestra di Overton”, dal nome del Sociologo Statunitense che formalizzò tale tesi.
Cos’è la “Finestra di Overton”!
Accennavamo ad Overton, che comunque non inventò nulla, in quanto concretamente si limitò a descrivere il metodo di manipolazione delle masse adottato dalle cosiddette “istituzioni democratiche occidentali”, attraverso l’attenta osservazione dello stesso e dei risultati conseguiti in base ad esso. Secondo la descrizione fornita dal ricercatore omonimo, tale “Finestra” rappresenta lo sviluppo del grado di accettazione di alcuni “provvedimenti politici” attraverso la progressiva ed apposita diffusione nella società di determinati messaggi, ovvero della possibilità, a mezzo di una ben organizzata “campagna propagandistica”, di far considerare alla cittadinanza come “normalmente condivise” idee o principi in precedenza da essa stessa socialmente rifiutati, nonché tutte quelle norme impositive attuate a livello istituzionale al fine di permettere a tali idee nuove di poter essere imposte pubblicamente senza incontrare ostacoli lungo tale percorso di affermazione occultamente indotta dall’alto. All’esterno della Finestra, si trovano gli elementi definiti “non accettabili” dal pubblico. Ciò non significa che essi non siano accettati in assoluto, ma solo che tali elementi si trovano momentaneamente fuori dalla Finestra di accettabilità. La freccia che vedete nell’immagine che abbiamo inserita, costituisce la base della teoria. Infatti, essa rappresenta la “gradualità” adottata dal “potere” per introdurre nella Finestra di accettabilità sociale ciò che prima era ritenuto come totalmente irricevibile. Infatti, la stessa regola della gradualità, a mezzo della “disputa” interna alla società (quest’ultima appositamente creata ad arte ed etero-diretta, giacché la diatriba è fondamentale per l’accettazione finale, così come lo è la diffusione della percezione dello status di “vittime” da attribuire a coloro che sostengono le idee prima impensabili!), è necessaria per lo spostamento in “avanti” della Finestra, fino ad arrivare al centro. Per farvi alcuni esempi, possiamo citare l’idea della “Eutanasia”, termine con cui si definisce il “Suicidio assistito” (la modifica dei termini è una fase essenziale per l’accettazione!). Prima ancora quella delle “Nozze gay”, altro modo per istituzionalizzare il relativismo sessuale. Ancor prima quella della “IVG”, Interruzione volontaria di gravidanza, ovvero, l’aborto procurato: dicesi l’uccisione di bimbi nel grembo materno. Il metodo della Finestra viene a palesarsi immediatamente quando viene introdotta nel dibattito pubblico (è questo il campanello di allarme) una idea universalmente giudicata inaccettabile sino a quel momento. Infatti, principii giudicati inammissibili, in quanto tali non dovrebbero nemmeno essere discussi, ma semplicemente riprovati. In realtà, la possibilità di discuterli e quindi, infine, di accettarli, è stata resa possibile dal relativismo in cui, secondo la plutocrazia massonica globalista che occultamente tira i fili della politica e dell’economia a livello mondiale, deve affogare la società contemporanea (qui). Tale approccio filosofico risulta essenziale per l’applicazione della teoria di Overton. Notate che la freccia della finestra ha DUE sensi non a caso. Difatti, ciò determina che l’ingresso in finestra di alcune idee, può seguire l’uscita dalla finestra di altre idee. Ad esempio, ciò che prima era universalmente giudicato socialmente accettabile, come l’illegalità dell’aborto, adesso è diventato per il potere costituito ed i suoi media un tema tabù persino da discutere!
“Emergenza”
Come abbiamo già argomentato nell’articolo sopra citato (“CONTRO LE MENZOGNE“), lo “Stato di Crisi” artatamente creato, è stato trasformato gradualmente in “emergenza permanente”. Tale elemento risulta essenziale ed irrinunciabile per poter svolgere la progressività della Finestra di Overton. Senza le “emergenze”, le istituzioni delle liberal-democrazie non avrebbero il pretesto per manipolare emozionalmente lo stato d’animo delle Collettività, nonché di riformare arbitrariamente in base al proprio tornaconto (o del potere occulto che le sostiene!) le leggi della collettività. Può sembrare paradossale, ma è proprio il concetto di “emergenza perenne” a costituire l’essenza stessa della liberal-democrazia di marca “anglosassone”, ormai impostasi a livello globale nel corso dei secoli con la forza! Così come, senza le immancabili ancorché presunte “vittime” di turno, quelle portatrici delle “idee inaccettabili” in quel frangente dalla società, non è possibile generare collettivamente quel sentimento di “pena” per costoro, fondamentale poi per trovare “un modo” per poi renderle accettabili alla società medesima, trasformando così le “nuove idee” nella effettiva “nuova normalità” socialmente vincolante e di conseguenza trasformando le precedenti idee – quelle che rifiutavano la cosiddetta nuova “normalità” – in idee prima desuete e poi fuorilegge! Ecco perché non si può affatto addurre a circostanze fortunose il fatto che in questa ultima manciata di anni, il mondo abbia subito davvero molte presunte “emergenze”, pure troppe rispetto ai decenni precedenti; tutte concentrate, tutte inanellatesi una dopo l’altra (mai contemporaneamente!) ma che sostanzialmente convergono fatalmente tutte verso un unico scopo, che è quello riassunto nel titolo del presente articolo ed in tutti gli scritti di denuncia esposti nel corso degli anni su questo blog! Si è iniziato dalla “Crisi del debito” (e vi facciamo notare che non è mai stata superata, ma solo passata in sordina); si è proseguito con la Crisi delle “rivoluzioni primaverili e colorate” con contorno di attentati; continuando con la “Crisi pandemica”; passando per la “Crisi energetica”; culminando con la “Crisi Climatica”. Tutte queste pseudo “crisi”, hanno dato luogo alle relative “Emergenze” istituzionali. L’ultima in ordine di tempo, nel caso italiano è quella scaturita dall’Alluvione nella Romagna e nelle Marche, durante la quale sono stati diffusi dei video fatti dagli stessi alluvionati, che documentano tanto la mancanza di manutenzione e interventi strutturali sui letti di fiumi e dighe (paventando che questi problemi dovuti all’incuria o all’incompetenza amministrativa siano atti deliberati!) quanto la concomitanza di voli di aerei “sospetti”, con il consueto rilascio di “scie …ignote” (un fenomeno che su questo stesso blog denunciammo con largo anticipo anni addietro – ad esempio qui). In questo caso, però, da parte dell’informazione istituzionale non si è soltanto gridato al “complottismo” né si è stigmatizzato il fatto da parte dei soliti “cacciatori di bufale” sguinzagliati dalle istituzioni medesime. Evidentemente, tornando alla progressione esposta nella “Finestra”, nel momento presente siamo al passaggio di tale tesi dallo stadio “inaccettabile” a quello “radicale”… Sì, perché proprio su uno dei programmi generalisti più “ufficiali” della “Tv spazzatura” italy-ota, ovvero “PiazzaPulita” (qui, dalla ora 1:19 in poi) si è visto mandare in onda la diffusione di tale denuncia, addirittura in prima serata! Ovviamente non è stato affermato che in Romagna l’alluvione sia avvenuta in modo programmato, ma è stato affermato ufficialmente, citando gli esempi degli Emirati arabi, che da decenni (!) si sperimentano metodi per far piovere o non piovere (alluvioni e siccità a comando). Ma non lasciatevi fuorviare! Tutto avviene sempre per uno scopo e il motivo vero per cui è stata fatta questa ulteriore ammissione diviene chiaro alla fine del monologo. Ovvero, il disprezzo per l’Essere Umano in quanto tale, quello che un ex ministro definì come “parassita”! Inoltre, il video in questione nella requisitoria contiene anche un “cavallo di Troia”. Il fatto di far piovere o smettere di piovere a comando, visto che in teoria sarebbe l’uomo il primo colpevole del “cambiamento climatico”, alla fine non viene riprovato in sé da chi ascolta, tali ammissioni servono solo per alimentare la diatriba prossima-ventura (elemento fondamentale per la Finestra di Overton), al fine di rendere un domani, prima accettata e poi “legale” tale operazione di geo-ingegneria (legalizzare, per controllare e far definitivamente accettare!).
La “Protezione” delle istituzioni liberal-democratiche!
Più in generale, proprio a seguito della “Emergenza”, che viene poi trasformata in stato di crisi permanente, a livello istituzionale si da ad intendere che bisogna pervenire “di necessità” ad una “Protezione” per “garantire (si presume!) l’incolumità dei cittadini” e quindi farla non solo accettare dagli stessi ma anche desiderare con forza. Ovviamente il termine “Protezione” in realtà è solo l’eufemismo per qualificare la schiavizzazione che infine porta alla eliminazione sociale (esempio eclatante di tale scenario, l’ormai tristemente famoso “passaporto verde” attuato in ragione del pretesto pseudo-pandemico!). Ma senza l’utilizzo della tattica esposta nella Finestra di Overton, non si sarebbe arrivati a tale ribaltamento del senso delle parole e della stessa realtà dei fatti. Resta inteso che un preciso elemento risulta comunque necessario allo svolgimento di tale “protezione”, cioè l’identificazione di un “nemico terribile” (qui), da cui, per l’appunto, la cittadinanza deve essere protetta. La possibilità di indicare a chi o a cosa corrisponda l’archetipo del “male”, ovviamente, resta appannaggio esclusivo dell’oligarchia di potere che, in modo del tutto arbitrario, stabilisce di volta in volta, in base alla propria convenienza, chi debba vestire i panni del “nemico assoluto”. Il fine, però, lo ribadiamo, non è soltanto quello di generare una profonda divisione interna al corpo sociale (se uniti si vince, all’oligarchia pluto-massonica basta dividere per dominare!) giacché essa è di sicuro propedeutica allo scopo ultimo, il quale, però, resta uno solo: l’odio per l’Uomo fatto ad immagine e somiglianza di Dio, la volontà di decimazione dell’Umanità, la conclusiva instaurazione di un “regno messianico” secolare, dove un ristretto numero di auto-eletti, schiavizza per l’eternità i pochi che essi hanno deciso di lasciar sopravvivere, ovviamente ridotti a nullità umanoidi, androgini, deboli, sottomessi e svuotati della loro anima, giacché il fondamento anti-cristico di tale messianismo, che in quanto formalmente ateo divinizza il potere, per costoro resta irrinunciabile. Pertanto, solo entrando in questo ordine di idee, si riesce a comprendere davvero come la “politica vera”, quella che eleva materialmente, moralmente e spiritualmente l’Uomo-cittadino, sia stata in concreto cancellata dalla struttura della Società; specificamente, nel caso italiano, già dopo lo svolgimento del rituale massonico di Piazzale Loreto, successivo alla uccisione di Benito Mussolini (di cui abbiamo già ricostruito gli ultimi giorni – Qui), il quale post mortem (come si evince chiaramente nelle tristi immagini storiche di quella giornata!) niente affatto casualmente venne prima “dotato dello scettro” e poi “appeso per i piedi”. Tale messinscena non fu affatto il frutto casuale di un clima di contingente brutalità da “macelleria messicana”, come di solito si suole descrivere tale orrendo baccanale, ma esattamente un preciso atto rituale massonico, che ha rievocato due specifiche carte dei Tarocchi (qui).
Quel rituale inscenato alla fine ed a suggello della Seconda guerra mondiale quale lotta della plutocrazia massonica contro il Fascismo, ha esplicitato pubblicamente (per chi era in grado di comprenderne la valenza simbolica del gesto!) chi stesse prendendo davvero le redini del mondo, perché ed in spregio a cosa. Non per nulla, la società che ne è derivata, plasmata appositamente nel corso di quasi 80 anni, soddisfa pienamente i desiderata di costoro nel pervenire alle caratteristiche che essi volevano gradualmente raggiungere. Dunque, anche la creazione programmata di “problemi”, risulta necessaria affinché gli stessi soggetti che li creano, possano appositamente “risolverli”… ovviamente a loro modo! Ecco che allora il medesimo dissenso che matura in alcune minoranze appositamente marginalizzate, è sapientemente etero-diretto, in modo che rimanga ancorato ai fondamenti del globalismo (qui). Le medesime oligarchie di potere, seminano indizi come le famose briciole della favola di Pollicino, ma in questo caso esse riportano dentro la gabbia e non fuori di essa (qui). In modo “sapiente” i fatti vengono diffusi per dirigere l’opinione pubblica verso l’unico vero scopo convergente: il materialismo individualista edonistico, finalizzato alla decimazione dell’Umanità, il cui presupposto irrinunciabile è l’odio, generato dal fratricidio permanente. Un ulteriore esempio concreto che possiamo portarvi è rappresentato dalla pantomima legata ai due presunti “campioni globali” del cosiddetto “sovranismo “, ovvero D. Trump e V. Putin. Di fatto, i due personaggi sono pienamente inseriti nella logica mondialista, benché utilizzino due metodi differenti per “ammortizzare” la veemenza del cambiamento progressivo (rappresentando così due dei “gradini” sulla linea della Finestra di Overton). Una delle più “grandi” idee delle oligarchie di potere, infatti, è quella di mettere in pratica alcuni programmi, a mezzo di chi si presenta pubblicamente come “oppositore” degli stessi. Rispetto al ruolo della Russia di Putin ci siamo espressi di recente (Qui) ma allo stesso modo vale anche per Trump; ad esempio, in merito all’unico attacco militare vibrato ufficialmente dal cosiddetto “occidente liberal-democratico” contro la Siria. Avvenimento che, oltretutto, non ha fatto battere ciglio a coloro che presumibilmente “dissentono” sventolando il “vessillo di Donaldo”, benché l’atto sia stato formalmente di una gravità estrema e nonostante che da quel momento la Siria venga comunque bombardata in modo premeditato, ma stavolta col consenso universale. La stessa gravità vale per l’omicidio del Generale iraniano Soleimani, ugualmente orchestrato da Stati Uniti ed Israele durante il suo mandato. Leggendo tali fatti, dunque, si può osservare il fine convergente di tutte le parti in causa, che nessuno scalfisce davvero, ma che anzi a mezzo di tali sceneggiate si rafforza… ed il fine resta comunque, quale che sia la modalità stabilita dalla Plutocrazia massonica e ritenuta più idonea, giungere all’eliminazione della maggioranza della popolazione umana.
La lotta anti-cristiana per proclamare l’uomo-dio!
Di recente don Curzio Nitoglia in un apposito testo – che unisce al consueto pregio della massima chiarezza anche l’indispensabile dote della sintesi, per rendere il tema fruibile al grande pubblico – ha trattato del piano diabolico di servirsi della genetica, unitamente all’informatica e al pensiero filosofico deviato, per modificare l’essere umano, onde arrivare al Transumano, ossia al Superuomo o all’uomo che si fa Dio con le sue forze naturali. L’epoca sognata dagli gnomi della Silicon Valley — la “razza superiore” dei super-tecnocrati della cibernetica di cui un personaggio come Yuval Noah Harari è un portabandiera — dovrebbe essere segnata dall’abolizione di ogni limite, poiché il nuovo uomo o il superuomo è in sé stesso illimitato e infinito, avendo distrutto il senso religioso, squalificato a narrazione vecchia e fondata su falsi miti, “innalzandosi” come Prometeo, vicino a diventare esso stesso una divinità. Nella visione infernale descritta da tali esseri, le tecnologie “hackereranno” (il termine usato da Harari) ossia prenderanno il controllo della psiche e del corpo umano, avvertendoci (bontà loro!) che un tale cambiamento “potrebbe diminuire la nostra libertà”. Ma costoro, in tutti i casi, affermano con assoluta sicurezza che tali mutamenti sono ineludibili, anzi ineluttabili, senza essere mai sfiorati dal dubbio che tutto quel che potenzialmente si può fare non sempre vada comunque fatto! Tale modo di sragionare, che non a caso riecheggia quanto si legge nei vangeli a proposito della superbia di Satana, ha “vinto” la battaglia presente e ci ha condotto alla guerra batteriologica la quale ci fa capire quale sia lo scopo della pandemia mondiale, a cosa ci potrebbe portare la guerra tra Russia e Ucraina, quale sia la natura e il fine del Grande Reset e della Quarta Rivoluzione Industriale, di cui ha scritto Klaus Schwab, il guru del World Economic Forum. Tutti codesti squallidi personaggi (referenti della plutocrazia massonica mondialista!), affetti da delirio di onnipotenza, stanno cercando di arrivare all’auto/divinizzazione o, se non riuscissero nel loro intento, almeno di distruggere l’intera umanità, illudendosi di restare loro soli sul pianeta terra (qui).
l’Uomo Integrale Mistico-Fascista vero antidoto al superuomo-satanico-transumano!
Esiste però con certezza assoluta la nemesi politica di tale satanico superuomo, come sanno fin troppo bene proprio i pupari pluto-massoni (quelli che tirano i fili degli oligarchi e dei governi demo-liberali!), a motivo della quale tutti codesti soggetti, indistintamente sono uniti e concordi nell’attaccarla con ogni pretesto, palesando così quale concezione politica rappresenta effettivamente il vero e solo “nemico politico” giurato del mondialismo, ovvero IL FASCISMO; che non a caso viene additato sempre, anche dai cosiddetti pseudo-oppositori, come responsabile immaginario di ogni male! Il perché di un tale accanimento è presto detto, basta infatti andare a rileggere la documentazione originale del regime fascista sul processo educativo da esso posto in essere per formare la gioventù italiana:
“… Il dovere della preparazione spirituale fin dalla giovinezza si presenta d’immediata necessità e pari ad un compito da affrontarsi gagliardamente per incentrarsi sempre meglio nell’ambito e nella realtà della Nazione fascista. E Nazione — nel tempo Fascista — vuol dire vita. Una vita esaltata dal religioso sentimento di Dio e della Patria, nobilitata dall’incanto e dalla fatica del lavoro, affascinata dalla presenza e dal conforto del Capo. In questo modo possiamo constatare come il giovane italiano pervenga all’esatta comprensione di questi tre significati: famiglia, società, Nazione. Una volta che il giovane pervenga ad una prima completa comprensione di queste tre cellule, la sua preparazione non può ancora considerarsi totale. Conoscendo il senso della famiglia, della società e della Nazione, il giovane pure conosce i diritti ed i doveri che da questi elementi conseguono: egli inizia un’esistenza dove tutto è coordinato, nella quale gli è comandato di vivere attivamente, d’essere un membro utile, al quale tutto — in ogni tempo ed in ogni luogo — efficacemente si possa richiedere. Meglio è dunque nemmeno parlare di preparazione: si tratta invece di una raggiunta educazione… (qui)
… Il compito dell’educazione è lo sviluppo dell’individuo secondo determinate finalità in modo che egli, giunto in possesso della pienezza della sua personalità, dia alla sua libertà un contenuto di pensiero e di azione rispondente a quei fini. Com’è ovvio, tali fini debbono essere particolarmente atti ad attrarre le forze spirituali dell’uomo e ad assecondarne lo sviluppo, poiché se, all’opposto, essi non fossero rispondenti alla sua spiritualità e parlassero ai suoi istinti inferiori, non educazione si avrebbe, ma corruzione e danneggiamento della natura umana. L’educazione è, quindi, un aspetto di quella tendenza innata nell’uomo che lo porta a non volere esaurita nei limiti della propria vita fisica la propria vita spirituale, ma a continuare oltre di quella come azione e pensiero. Da quest’esigenza sorge il bisogno per ogni società di assicurare la propria continuazione nelle generazioni che vengono, rendendole partecipi del proprio patrimonio di sentimenti e di idee e mettendole in condizione di rafforzarlo e di arricchirlo. L’educazione fascista è precisamente diretta a creare nelle nuove generazioni la coscienza di questa solidarietà ideale, nell’ambito della quale soltanto l’azione può chiamarsi azione, nel cui seno trova piena e completa giustificazione l’affermazione delle forze individuali. La prassi educativa è diretta precisamente a questo fine, eliminando dalla vita sociale quelle forme individualistiche che furono care alla società liberale, e riducendo alle loro giuste proporzioni quelle solidarietà che, come le economiche, tendono a venire in contrasto con le più alte solidarietà della Nazione e dello Stato. In concreto, l’educazione fascista insegna alle giovani generazioni che l’uomo è nella sua opera e questa vale solo in quanto si aggiunge come costruzione al patrimonio sempre crescente dei beni, materiali e spirituali della nazione. […] Tale fine viene conseguito subordinando tutta l’opera educativa a quelle esigenze largamente politiche ed essenzialmente morali che costituiscono l’impulso e il contenuto dello Stato fascista. Pertanto, l’educazione fascista è l’opposto della liberale che si interessa il meno possibile dei valori etici e tutto ciò che è etico, ciò che tocchi la religione, la morale, la vita sociale, non entra nelle aule e, quando vi entra, è sentito superfluo. Tutto ciò è frutto di quel presuntuoso razionalismo internazionale, da cui dovevano uscire i sapientoni della massoneria e della democrazia. (qui)
… Notiamo ancora come le tre cellule della famiglia, della società, della Nazione, sulle quali pressoché completamente s’innesta la concezione dello Stato Fascista si presentino all’individuo nell’ordine, e in un tempo successivo l’una alle altre. Possiamo anzi concludere che la conoscenza dell’una si rafforzi e completi con la conoscenza delle altre, perché è appunto sulla famiglia che si fonda l’ordinamento sociale ed è appunto d’uno specificato gruppo societario che consiste la Nazione. Passando attraverso i tre diversi stadi della famiglia, della società, della Nazione, il giovane conquista una sua maturità spirituale. Perché la Nazione Fascista è una realtà nuova, che non risulta di sovrapposizione ad altri elementi, ma che si afferma per virtù di creazione. E’ dunque una realtà viva ed operante, che s’impone e manifesta con l’evidenza dell’autorità. Ed a questa autorità potente della Nazione l’individuo deve contribuire, egli stesso appartenendovi con la sua attività ed essendone in parte manifestazione. Giustamente Benito Mussolini ha voluto affermare come il Fascismo non si preoccupi di ricostruire le forme della vita umana — essendo esse vane e transitorie, — ma il contenuto di essa: l’uomo cioè, il suo carattere e la fede. Perché il carattere — che consiste nella volontà e nel sacrificio — e la fede — che scaturisce da comprensione e da amore — sono intima essenza dell’uomo Fascista. Essenza eroica ed umana, che si manifesta nel rifiutare l’inerzia e ritrovare la massima esaltazione nella realtà della lotta, che ugualmente ama il dolore così come ama la gioia. Quando l’uomo possiede ed è animato da carattere e da fede, allora egli diventa parte operante e vitale della Nazione. Perché allora nasce ed esiste per lui l’insuperabile conforto di conoscere e concepire la vita e la morte esattamente, così come uno splendido dovere. (qui)
… Questo è l’essere umano in senso fascista, vale a dire un uomo insieme politico, economico, religioso, santo, ma soprattutto, innanzitutto, sempre guerriero, l’Uomo Integrale. Educare, dunque, per conseguire non il cittadino che all’occorrenza diventi soldato, ma il soldato, costantemente milite dell’ideale fascista, che, in tutte le contingenze della vita, appunto perché soldato ideale, vale quale ottimo cittadino. Educare, affinché gli italiani tornino ad essere popolo, in quanto erede di Roma repubblicana, imperiale, cattolica e fascista; affinché possano ritornare a difendere l’affermarsi ovunque nel mondo dell’unico retaggio rivoluzionario, che ha il valore, la potenza e il carattere universale della Civiltà per antonomasia. L’Italia deve difendere un mondo… il mondo romano, difendere una ragione di vita umana, limpida, feconda, ardente, corale, religiosa, contro i mostri della modernità plutocratico-massonica. Perciò dovrà combattere contro i mostri delle invadenze e delle oppressioni meccanico-cibernetiche, che tentano di schiacciare tutto con gli idoli d’oro, d’argento, di ferro, infangando le fonti, distruggendo i solchi, imbruttendo la grazia, uccidendo la poesia, negando la divinità, stupefacendosi e stupefacendo delle proprie illusorie alchimie sproloquianti di progresso, prodotte in serie, nelle loro torri babeliche globali”… (qui)
Ebbene, già alla luce di queste poche e brevi citazioni telegrafiche, risulta lampante come un raggio di sole il perché la concezione dottrinale fascista, lungi dall’essere quel “male assoluto” di cui straparla ossessivamente da un secolo la propaganda antifascista, rappresenta invece il più verace e concreto antidoto politico alla distopia satanica di cui abbiamo scritto in queste righe.
Per questo motivo, chiediamo ai nostri lettori di riflettere seriamente ed in modo approfondito, su come svegliarsi realmente dal torpore sociale e morale indotto, di cui governi e istituzioni corrotte, al servizio di una oligarchia criminale internazionale di satanisti, intendono avvalersi per cancellare l’umanità vera, quella dell’Uomo fatto a immagine e somiglianza di Dio. Noi fascisti de “IlCovo” sappiamo con certezza che per imboccare la via della salvezza, occorre guardare e tornare, oggi più di ieri, alla Civiltà Romano-Cattolica, rappresentata dalla Croce e dal Littorio! Forse è giunto il momento che lo comprendiate anche tutti voi!
IlCovo