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Strage della stazione di Bologna: la vittima è l’intero popolo italiano

imagesMentre ancora oggi, e in modo indegno, campeggia la scritta mendace “terrorismo fascista”, sulle “lapidi commemorative” scolpite senza arrossire dai “servi dei padroni” a stelle e strisce, ricordiamo uno dei tristemente innumeri atti di crudele ed efferato delitto, perpetrato ai danni dell’interno nostro popolo. Un Popolo, quello italiano, che patisce rovina e oppressione da quel tremendo giorno, il 25 aprile 1945, in cui la nostra Libertà nazionale è stata letteralmente svenduta agli occupanti anglo-americani, ai quali è stato consegnato vilmente il comando assoluto sulle nostre vite…

Ebbene, oggi, continua e si rafforza l’orripilante “Strategia della Tensione”, di cui abbiamo sempre ed abbondantemente parlato e di cui anche questa tremenda tragedia fa parte.

Per “ricordare”, a nostro modo, dunque attento esclusivamente alla Verità, abbiamo pensato di radunare gli articoli e le pubblicazioni del nostro blog sull’argomento, in modo da rendere più semplice l’approfondimento dei temi trattati. Sperando che, nel nostro “piccolo”, il lavoro portato innanzi, e la nostra abnegazione, possa essere un mattone sull’edificio della Libertà Nazionale, IlCovo vi augura buona lettura.

“STRATEGIA DELLA TENSIONE GLOBALE PERMANENTE”

Sul Forum IlCovo:

  1. Scomode verità sul DC9 inabissatosi ad Ustica?
  2. Sulla Strage di Bologna
  3. 11 settembre…anniversario strage Torri Gemelle
  4. Come si inventa la rivolta araba MADE IN USA
  5. Primavera Araba o Turca? Fratelli Musulmani e simili

Sul Blog “Biblioteca Fascista del Covo”

  1. Come previsto, si espande ulteriormente la “strategia della tensione globale” voluta dal sistema demo-pluto-massonico
  2. Strategia dell’Inganno Globale
  3. Strategia dell’Inganno Globale, Parte II
  4. STRATEGIA DELLA TENSIONE…GLOBALE! : l’ignobile pratica del cosiddetto “occidente democratico” per mantenere il potere!
  5. GIU’ LA MASCHERA! …strategia della tensione e controllo serrato sull’informazione,ecco la reazione delle demoplutocrazie ipocrite!
  6. L’ITALIA VITTIMA PERENNE DELLA STRATEGIA DELLA TENSIONE !

Pubblicazioni

  1. L’inganno NeoFascista
  2. L’Attualià del Covo

POST SCRIPTUM

A margine delle recentissime dichiarazioni indegne del “signor” Mattarella riguardanti la strage del 2 agosto 1980, personaggio che anziché rappresentare gli interessi del popolo italiano tutela da sempre esclusivamente quelli dei “padroni occupanti atlantici”; affermazioni grondanti palese ignoranza storica ed evidente malafede politica, rilasciate in riferimento alla presunta “giustizia fatta” riguardante la punizione dell’altrettanto presunto “terrorismo fascista” (che fascista non è MAI stato, trattandosi in tutti i casi di marionette dei servizi segreti italy-oti, a loro volta esecutori asserviti ai voleri dei padroni della C.I.A. statunitense), e al fatto che ora resterebbe “soltanto” da identificare i mandanti (questo in opposizione anche ai fatti emersi di recente, in merito al ritrovamento dell’innesco dell’esplosivo: qui). Ci preme notare che, caso strano, il Mattarella essendo virtualmente il capo delle forze armate Italy-ote e dunque anche dei servizi segreti (sappiamo bene che in realtà chi comanda davvero è il Governo U.S.A.), già oggi stesso potrebbe svelare a televisioni unificate mandanti e retroscena politici di tutti gli eventi tragici della storia della sua pseudo-repubblica. Ma dovrebbe con ciò denunciare tutti i precedenti capi di governo ed i responsabili istituzionali che lo hanno preceduto, dovrebbe sopratutto denunciare gli uomini del partito dal quale proviene… Ebbene, rinfreschiamo la memoria del Mattarella… vogliamo infatti sottoporre al giudizio dei nostri lettori quanto di seguito mostriamo:

Proprio in riferimento al cosiddetto “terrorismo fascista” che, lo ribadiamo, NON E’ MAI ESISTITO, senza tornare a quel che abbiamo più volte detto, preferiamo citare telegraficamente quel che già scrisse a suo tempo Vincenzo Vinciguerra…al riguardo mai smentito perché non smontabile…

A mio avviso esiste un errore di fondo, nel quale tutti incorriamo, che è quello di continuare ad utilizzare il termine “neofascismo” riferendoci al mondo dell’estrema destra italiana. Sappiamo che il Movimento Sociale Italiano è stato costituito, il 26 dicembre 1946, con i doppiogiochisti della Repubblica Sociale Italiana (meno alcuni che puntualmente se ne andranno dal partito nel giro di pochi anni) dal Vaticano, la Democrazia Cristiana, i servizi segreti americani e la Confindustria. […] Sappiamo, in definitiva, che la costituzione del Movimento Sociale Italiano rappresentava lo strumento necessario per sottrarre centinaia di migliaia di reduci della R.S.I. ai partiti di sinistra, socialista e comunista, nei quali sarebbero confluiti in odio alla democrazia borghese ed al capitalismo. L’inganno iniziale è stato via via perfezionato nel corso degli anni, sostituendo all’ideologia fascista il pensiero di Julius Evola che fascista non è mai stato. L’estrema destra ha, di conseguenza, finito per rappresentare la conservazione più radicale, per la quale era naturale schierarsi dalla parte dello Stato, della legge e dell’ordine, del cattolicesimo più intransigente nella battaglia contro il comunismo ateo. Nessun gruppo di estrema destra si è sottratto a questa logica perché i gregari degli anni Sessanta erano gli allievi di Giorgio Almirante, Arturo Michelini, Pino Romualdi e Julius Evola che il fascismo, sul piano ideologico, lo avevano fatto dimenticare e, sul piano storico, si erano riallacciati ai “congiurati” del 25 luglio 1943, gli stessi che ritenevano il fascismo una “fazione” da sacrificare per salvare la Nazione. […] Rientra nella logica di un mondo che non sapeva più cosa fosse il fascismo, come ideologia, e che disconosceva perfino la sua storia. È il partito padre, il Movimento Sociale Italiano, che porta tutti gli altri gruppi che ad esso resteranno sempre legati, al “servizio dei Servizi”, ovvero dello “Stato sano” contrapposto al regime corrotto e corruttore. Certo, un fascista non si sarebbe mai posto al servizio dello Stato antifascista, ma un conservatore ed evoliano lo avrebbe fatto. E lo hanno fatto! […] Ha ragione Anna Bellini: il termine “fascista” ha fatto comodo al potere politico democristiano (sono stati Aldo Moro e Paolo Emilio Taviani a denunciare per primi il “pericolo fascista” che non esisteva), che in questo modo ha dato spessore alla favola degli “opposti estremismi”, ed ha coperto la durezza e la ferocia dello scontro all’interno del mondo anticomunista, non solo nazionale, negli anni Settanta. La pregiudiziale anti-Atlantica nel mondo della destra conservatrice ed evoliana viene a cadere già nei primi anni Cinquanta, quando viene a mancare anche quella anti-monarchica, così che negli anni Sessanta i tempi sono maturi per portare i giovani ed i giovanissimi militanti a schierarsi, senza riserve, con i traditori francesi dell’OAS ed i loro protettori americani ed atlantici.

Vincenzo Vinciguerra, Carcere di Opera, 3 luglio 2013.

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