Vista la strumentalità del tema in oggetto, vogliamo radunare le nostre chiarificazioni, richieste dai lettori (qui):
Daka: I simboli fascisti sono vietati dalla legge italiana
romainvictaaeterna: Intanto corre l’obbligo di precisare che di “legge italiana”, tecnicamente, non si può parlare. Le “leggi” in vigore nel territorio italiano sono imposte militarmente da terzi. Detto questo, che chiarisce anche l’eventuale legittimità di tali atti, i “simboli fascisti”, anche a riguardo della XII norma “transitoria” (che tale sembra non essere, visto che il “transito” è ancora in corso…), non sono vietati. Ciò che è esplicitamente vietato è il riesumare i simboli e la formazione del “partito fascista” sic et simpliciter. Ovvero, risuscitare un morto. Il partito fascista è impossibile da rifondare, così come è impossibile ri-usare i suoi simboli e il suo statuto! Non ci sono più, poiché sconfitti, nè gli uni nè gli altri. Insieme agli uomini che ne erano eredi (in verità, massacrati quasi tutti). Ed è precisamente per questo motivo, che la Repubblica americana nata dalla sconfitta, ovvero l’ente italofono che amministra la penisola, per non incorrere nell’accusa di aver “liberamente ” istituto il reato di pensiero e opinione, ha fatto ricorso a sentenze della cassazione che specificano il limite e il caso in cui si può ravvisare un tentativo di “ricostituzione”. Il simbolo del fascio, poi, è sovrafascista, pur essendo irrinunciabile per una formazione che voglia rappresentare i valori da esso espressi. Come abbiamo dimostrato. Questo è il motivo per cui è stato di già usato. Consentito, proprio per non incorrere dell’accusa di “costituzione del reato di opinione”, nella “repubblica delle libertà”. Poi, ovviamente, ci sono i processi politici e intimidatori, come quello recente intentato contro i cosiddetti “Fasci del lavoro”, che sono stati e sono predisposti A PRESCINDERE dalla stessa “legge”. Ma sono intentati per fini immediatamente antifascisti e quindi senza nessuna attinenza nemmeno con lo stesso contesto giuridico attuale! E, proprio nel caso citato (quello dei fasci del lavoro), si nota come il problema principale è che di fascisti NON CE NE SONO. Chi si affibbia tale aggettivo, è SEMPRE, nei fatti, un usurpatore. E torniamo al principio: ovvero al motivo per cui siamo nati.
Claudio Scortecci: Buonasera, perdoni la domanda ma qui leggo: “Ovvero, risuscitare un morto. Il partito fascista è impossibile da rifondare, così come è impossibile ri-usare i suoi simboli e il suo statuto! Non ci sono più, poiché sconfitti, nè gli uni nè gli altri. Insieme agli uomini che ne erano eredi (in verità, massacrati quasi tutti)”, ancora “si nota come il problema principale è che di fascisti NON CE NE SONO. Chi si affibbia tale aggettivo, è SEMPRE, nei fatti, un usurpatore”. Nel manifesto de Il Covo leggo tra l’altro: “IlCovo è movimento nel senso Fascista del termine, vuole cioè agire sulla realtà circostante alla luce dei principi della Dottrina politica Fascista che esso proclama apertamente”, “IlCovo è Scuola di Mistica Fascista permanente”, “IlCovo è Associazione Culturale Fascista… per diffondere la conoscenza della Dottrina Fascista”, “Fondamento de IlCovo sono i principi fascisti” ecc. Dunque il Fascismo e i fascisti ci sono o siamo anche noi morti senza essercene resi conto perché crediamo ancora nella Dottrina e nell’idea di civiltà Fascista? Ho seguito tra l’altro la discussione tra Il Covo e gli esponenti di Socialismo Nazionale vertente appunto sul Fascismo, è stata dunque una discussione sul niente, la lotta sulle spoglie dell’eroe caduto?
Marcus:Salve a lei, mi sembra strano che dopo aver letto sul nostro blog molte discussioni non abbia ancora ben chiaro quello che è invece il concetto fondamentale che sta a monte di tutto il nostro operato. Forse non siamo stati sufficientemente chiari, chissà! Umilmente provo a rimediare. Premettendo che le suggerisco di scaricare e leggere con attenzione il recente Pdf. de “Attualità del Covo”, le sintetizzo molto brevemente la questione. Il disciolto (con un colpo di Stato militare!) Partito Nazionale Fascista, non esiste più dal 1943; i suoi vertici politici sono tutti morti da decenni (ammazzati o per cause naturali); l’entità politica creata sul suolo italiano dagli occupanti anglo-americani, sempre dietro loro ordine, ne proibisce la riorganizzazione; i servizi di sicurezza americani, in concorso con l’apparato politico e giudiziario dell’entità da loro creata sul territorio italiano, da 74 anni oltre ad imporre pubblicamente il dogma antifascista con tutti i mezzi a loro disposizione, hanno pure creato un finto-fascismo, col compito di rieducare politicamente anche i nuovi possibili simpatizzanti di quell’esperienza politica, affinché seguissero e professassero ideali che nulla hanno a che fare con l’ideologia espressa dal precedente Regime. Questa è la cornice politica nella quale viviamo. Noi fascisti de ilCovo (fascisti perché tale realtà appena descritta l’abbiamo afferrata, fascisti perché il Fascismo lo abbiamo studiato e compreso, fascisti perché la Dottrina del Fascismo l’abbiamo assimilata ed accettata) ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo capito che se si vuol discutere seriamente di Fascismo e proporre concretamente il Fascismo al popolo, si DEVE ripartire da zero. Il primo passo è far conoscere e far capire principi e finalità di quel fenomeno politico alla gente, che non ne sa nulla e che anzi, peggio, ha un’idea sbagliata e distorta inculcata da decenni di propaganda avversa. Ecco come far nascere nuovamente i veri fascisti che, va ribadito, nulla hanno a che vedere con le tragicomiche barzellette dei vari gruppuscoli del cosiddetto “neofascismo”, tutti in servizio permanente effettivo e contigui all’entità politica antifascista creata dagli occupanti anglo-americani. Speriamo che stavolta il concetto risulti finalmente chiaro.
Claudio Scortecci:Buonasera Marcus, la ringrazio per la solerte risposta. Voglio precisare che i miei interventi non sono mai polemici, faccio delle domande perché voglio capire sempre più a fondo una materia, la politica, alla quale mi sono avvicinato, per lo meno in modo consapevole, da relativamente breve tempo. Entrando nello specifico della sua risposta le dico che la parte storica che riguarda “la cornice” nella quale viviamo mi era ben chiara già da prima di scoprire Il Covo e mi trova perfettamente d’accordo. Per il resto lei dice “noi fascisti del Covo” dunque vede che i fascisti ci sono, non sono tutti morti! Saremo 50, 10, 100, 1000 ma ci siamo! Naturalmente sappiamo bene che l’apologia di fascismo e il tentativo di riformare in qualsiasi modo il disciolto partito fascista è reato e noi non vogliamo assolutamente commettere alcun reato, vogliamo e siamo anzi cittadini onesti e rispettosi della legge. Detto questo mi permetto umilmente (lo dico sinceramente perché fra me e lei sono io quello che ha da imparare) di dirle che per il vostro preziosissimo lavoro non siete ripartiti da zero, ma dal Fascismo, che è una pietra solida su cui poggiare i piedi, una montagna granitica e inscalfibile direi! (Se poi ripartire da zero voleva dire escludere tutta l’immondizia del neofascismo e del falso fascismo certo che sono d’accordo). In questo luogo pubblico non oso dire altro (a proposito organizzate degli incontri fisici tra associati?), la saluto e le auguro una buona notte.
romainvictaaeterna: Buonasera.I Fascisti ci sono. Nel senso vero del termine, si contano sulla punta delle dita di una mano. La cornice nella quale viviamo, applica una persecuzione poliziesca nei confronti dei Fascisti “veri”, che sono pochi ma di solito sono cittadini probi ed esemplari, che soffrono le pene dell’occupazione militare e della persecuzione politica; la persecuzione è invece sapientemente “dimenticata” o semplicemente “messa in scena” a riguardo del “neofascismo”. Il quale, imperterrito, nonostante i fatti di cronaca di cui si è reso protagonista per conto terzi, rimane a svolgere il suo compito. Che è precisamente quello di fornire l’alibi ai persecutori. La nostra Associazione, che non è un gruppo esoterico o misterico, ma è un Sodalizio costituito secondo le leggi vigenti ( qui ), da quando è nata si è data uno scopo. Il suo programma è elencato qui . Siamo nati con la consapevolezza indiscutibile che il “disciolto partito fascista” NON E’ COSTITUIBILE e non vogliamo in nessun modo e con nessun mezzo “ricostituirlo”. E’ antistorico, oltre che idiota, pensare possibile una “ricostituzione del disciolto partito fascista”, poiché il partito fascista era una Milizia motivata dalla concezione politica che ne era a base, con uno statuto e degli uomini, così come con dei mezzi e dei fini, che oggi semplicemente sono IRRIPETIBILI, IRRIPRODUCIBILI E SEMPLICEMENTE CRISTALLIZZATI NELLA STORIA. Il “tentativo di ricostituzione”, così come previsto dalla legge, è stato verificato in rarissimi casi. Precisamente, quando chi “tenta”, lo fa con lo scopo della guerriglia, l’organizzazione paramilitare, la volontà di negare la società civile (tutte cose, queste, che erano estranee ai fascisti “veri”). Uno degli scopi precipui della nostra Associazione, è dare il nostro contributo alla pacificazione. Questo perché l’occupante, USA strategicamente divisioni FITTIZIE per distruggere il tessuto sociale del nostro popolo, per meglio opprimerlo. Così denunciamo gli inganni posti in essere, coloro che se ne fanno banditori, e le logiche che vi sono alla base.
Noi, in questo luogo pubblico e ovunque, diciamo quello che pensiamo SENZA NESSUN TIMORE, usando il cervello e il cuore. Agiamo come persone ONESTE E SINCERE, dunque non temiamo NULLA E NESSUNO. Questo lo facciamo sia sui nostri media, che nella vita vissuta. Dalle tribune che fin qui abbiamo calcato. Chi vuole, e ritiene che quello che abbiamo in animo sia condivisibile, COLLABORA. Chi non lo ritiene utile, non lo fa. Ad oggi, visto il mondo in cui viviamo, di censori ne abbiamo trovati molti. Ma di disinteressati MOLTO POCHI! Siamo qui anche per cercare di allargare passione e disinteresse, così magari da vedere più FEDE, senso etico e amore per gli ideali. Che, SOLO, può smuovere le montagne. Grazie