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LETTERA APERTA AI RAPPRESENTANTI DEL “POPOLO RUSSO-SOVIETICO” IN ITALIA!

Sono Tutti Antifascisti - Biblioteca del Covo

All’ambasciata della Federazione Russa e per conoscenza a tutto il Popolo italiano!

Egregi “rappresentanti del popolo russo-sovietico“, ci vediamo obbligati a scrivere questa nostra, in qualità di “Associazione IlCovo – Studio del Fascismo e Scuola di Mistica fascista“, perché chiamati direttamente in causa in varie vesti, dopo aver letto la vostra “lettera aperta” (qui), indirizzata ufficiosamente ad uno dei giornali generalisti del globalismo mediatico nostrano, ma più in generale all’opinione pubblica italiana tutta.

Dunque, Noi vi scriviamo e rispondiamo nella triplice veste di Italiani, di Studiosi di Storia e Scienze Politiche e di veraci Fascisti, che sono le tre categorie chiamate in causa nella lettera aperta, redatta dal vostro Ambasciatore uscente Sergey Razov, ma che, come egli stesso ribadisce a più riprese, rappresenterebbe la posizione ufficiale della maggioranza del “popolo russo-sovietico”. Iniziamo subito col dire che l’uso che stiamo facendo del termine “sovietico”, associato alla Russia odierna, non è affatto frutto di confusione storica, tantomeno sottende alcun intento sarcastico. Voi stessi ufficialmente, a partire dal Cremlino (in ciò supportati da Londra sino a Washington!), avete contribuito a perpetuare la narrativa criminale della “strategia della tensione permanente“, che fu tanto dell’internazionale comunista quanto lo è da decenni del cosiddetto “occidente democratico a trazione anglo-americana”, evocando perennemente gli schemi mentali e le simbologie politiche di già applicati nella stagione della cosiddetta “guerra fredda”, che nessuno dei suddetti presunti “contendenti” vuole dismettere per logiche di mero squallido opportunismo politico. In tempi niente affatto sospetti, alla “questione ucraina”, abbiamo dedicato ampio spazio su questo stesso blog (es: qui e qui ), identificando immediatamente la medesima matrice farsesca e disgregante che ammanta la tragedia in atto. Quindi, se c’è chi non si è affatto stupito per il reiterato utilizzo propagandistico degli stereotipi messi in campo dai rispettivi fronti “opposti/uguali”, né dei reali e malcelati obiettivi perseguiti da entrambi i “contendenti”, quelli siamo proprio noi fascisti de “IlCovo”. Purtroppo, la vostra becera propaganda (intendendo con tale aggettivo quella sciorinata da ambedue gli schieramenti finti-opposti), deve tendere sempre e comunque ad ingannare e turlupinare la pubblica opinione a mezzo dello stesso vecchio disco (ormai logoro e ripetuto in modo ossessivo alla nausea), per quanto vi siate sforzati al massimo grado di sfruttare l’ambiguità dei classici “specchietti” per attirare le proverbiali “allodole”, che spesso si rivelano più che altro degli “allocchi”. Ma, vista la natura stessa della nostra Associazione, che dell’opposizione alla “strategia della tensione” ed ai suoi “burattinai e burattini” di ogni latitudine politica ha fatto uno dei propri caratteri distintivi (es: qui e qui), nel nostro caso tale sceneggiata di quart’ordine non poteva chiaramente “far breccia”. Dall’inizio della cosiddetta “operazione militare speciale” varata dal Cremlino, i pezzi del mosaico si sono gradualmente ricomposti rivelando un gigantesco (come sono soliti dire i vostri dirimpettai della “controparte”!) “false flag”. Una “falsa bandiera” appositamente messa in scena subito dopo la pseudo-pandemia, che ovviamente, come in tutte le tragedie planetarie che occupano ormai stabilmente le cronache del nostro tempo, sta mietendo vittime a iosa; ma dove chi ci rimette concretamente sono gli uomini, le donne e i bambini “contemporanei”, “sovietici” o meno che siano. Come sempre per i vostri (il plurale indica i rappresentanti della Federazione Russa – alias U.R.S.S. – e della N.A.T.O. e soprattutto chi manovra entrambi!) piani di egemonia e contro-egemonia, pagano le rispettive popolazioni. Mentre voi facenti funzione per conto della plutocrazia-massonico globalista – in qualità di finti contendenti – non pagate mai! Ciò è specificamente provato anche dall’indegna sceneggiata legata alle pseudo sanzioni, rivelatesi platealmente un indegno “gioco delle tre carte”, dove “Tizio il cattivo, vende a Caio il buono, e Sempronio il brutto, ufficialmente “arrabbiato” con Tizio, ne compra i beni da Caio”, una farsa oscena che in realtà non ha messo e non sta mettendo “in ginocchio” nessun altro soggetto, se non in immediato i cittadini europei e sul lungo periodo tutti coloro che rappresentano l’obiettivo reale di questo indegno teatrino satanico: ossia la razza umana (es, qui ). Il registro della sceneggiatura è il medesimo in relazione all’inizio della cosiddetta “operazione militare speciale rus-sovietica”, annunciata dalla NATO (si esatto, dalla NATO! [vedi Qui] che sbandierava in anticipo e con precisione persino il giorno dell’attacco!) ed avviata con puntualità certosina dal Cremlino! Fatalità, da quel momento in poi, la cosiddetta U.E., ha pubblicamente “srotolato” la pergamena del “Ragnarok globale” in virtù di tale pretesto, avviandosi ufficialmente a strozzare in modo definitivo quel che rimane dei popoli e delle nazioni d’Europa, secondo i propri piani prestabiliti da decenni (e di cui scrivemmo già diversi anni addietro, qui), che non confliggono concretamente in nulla con gli interessi della dirigenza “rus-sovietica”! Ovviamente, in questa congiuntura e complementarietà di obiettivi, i governi finti opposti si sono rivelati come i due bracci dello stesso indegno “mostro infernale”, la cui battaglia politica è incentrata sull’antifascismo e il messianismo internazionale. Precisamente in linea con questo scopo, rivolto a perseguire tali obiettivi a spese dell’intera umanità, voi eminenti “rappresentanti del popolo russo-sovietico” avete scritto la vostra “lettera aperta”, trasudante propaganda di bassa lega che si diffonde semplicemente in fandonie ad usum delphini, inscritte pienamente nella campagna mediatica globalista di stampo antifascista ed anticattolico tutt’ora in corso, con ciò calando quella maschera che per noi fascisti de “IlCovo” risulta ormai palesemente tale da diversi anni! (come già rilevammo, qui

“La tesi blasfema”

L’indignazione “a comando” da cui è scaturita la lettera aperta scritta dall’ambasciatore Razov, suscitata dall’articolo del giornale generalista summenzionato, attiene l’utilizzo fuorviante ma reiterato di una definizione molto, ma molto diffusa, fino ad oggi, nel settore della disinformazione mediatica generalista, secondo cui la Russia sarebbe diventata una “nazione Fascista”. Lo stereotipo propagandistico menzognero e vigliacco del “Fascismo male assoluto” non è affatto nuovo, tanto nell’Europa a “trazione atlantica” quanto nella “Federazione Rus-sovietica” (lo usate anche voi contro i mercenari NATO dell’Ucraina!) e viene affibbiato, in genere, a tutti coloro che vengono identificati come “nemici dell’umanità” dai “padroni del discorso”, ovviamente per motivi tutti strumentali. Il termine “fascismo” ha assunto in virtù della falsa definizione stabilita e propagandata per prima dall’internazionale comunista, un significato associato arbitrariamente a “crimine” contro la collettività. In ragione di tale mendace propaganda globalista diffusa in modo martellante ovunque nel mondo (noi stessi in Italia ne abbiamo fatto le spese, basta leggere qui), si mettono in scena da decenni a “beneficio” dell’umanità, tutte le finte contrapposizioni politiche, con contorno di vere ecatombi, pianificate a tavolino dagli apparati governativi mondiali che fanno capo alla plutocrazia-massonica e ritenute da quest’ultima idonee a perseguire i propri scopi prefissati. Il dramma ucraino rientra pienamente in questi scenari. Alla fin fine, ormai risulta evidente – per chi vuol vedere – come i plutocrati, massoni, messianisti che detengono il potere a spese della razza umana, non sono affatto interessati a far trionfare l’uno o l’altro dei due pseudo-contendenti, giacché entrambi “facce della stessa medaglia” (1) e bracci differenti del medesimo regista “occulto”! Quel che però deve rimanere fermo per costoro, risulta essere lo scopo generale finale, di addivenire con tutti i mezzi ad un mondo che a mezzo dell’antifascismo sia sempre più anticattolico e massonico, decimando miliardi di persone da costoro ritenute un inutile “surplus”. Ogni elemento di tale scenario, se razionalmente osservato, conduce in modo palese verso questo risultato. Nella pantomima allestita tra “Russia contemporanea” e NATO, il filo dell’ambiguità ha giocato anche sulla presunta “rinascenza” Russa in merito ai propri valori storici tradizionali, legati innegabilmente alla Civiltà di Roma. Fatto sta che, però, tale elemento è solo frutto dell’ennesima impostura sapientemente etero-diretta. La “dottrina” politica egemone al Cremlino, nella “Russia contemporanea”, è ascrivibile essenzialmente a quella del teorico Alexander Dugin (qui). La sua “quarta teoria”, mostra chiaramente un orientamento deista esoteristeggiante, che rivede il comunismo in chiave nazionale, comunitarista e federativa. La cosiddetta “Eurasia” vagheggiata da Dugin, rappresenta una Unione delle Repubbliche Comunitariste, dove gli “dei” (quali che siano) sono parte del tessuto sociale atto ad unire i singoli gruppi federati; la visione di Dugin assomiglia molto, in questo, alla filosofia americanista che sta a fondamento della Costituzione della Repubblica Stellata, ma che spinge molto sul solidarismo localistico. La fusione sincretica presente nella teoria di Dugin, tra gli elementi Politici e Sociali di Liberalismo, Fascismo e Comunismo, ha permesso di diffondere volutamente una serie di equivoci, in modo da coinvolgere tutte le finte parti opposte in causa e rinverdire la putrescente strategia della tensione della NATO. Così, voi, egregi odierni “Rus-sovietici”, potete diffondere anche le vostre fandonie, difendendo il “dio antifascista” dalla “blasfema frase” che vi indigna tanto sulla presunta ancorché inesistente svolta politica fascista della Russia (2). Essa però non indigna (fintamente!) solo voi, ma repelle sinceramente soprattutto noi, in qualità di fascisti sinceri! Giacché, a motivo di tale sceneggiata, palesemente anche voi partecipate in modo oggettivo alla de-cattolicizzazione retroattiva della Civiltà Romano-Cristiana, basamento su cui invece poggia tanto il Fascismo quanto tutta la vera Civiltà Europea, provando a confondere gli allocchi nell’imbastire sceneggiate pseudo-religiose, che falsamente danno ad intendere (a chi non ha occhi per guardare e cuore e mente per comprendere!) di osservare una autentica alternativa al globalismo pluto-massonico. Invece, basta andare poco oltre la “cortina fumogena” della propaganda, per osservare che il “moto” verso cui è diretto il mondo (governato anche da voi per conto terzi, a mezzo di “demolizioni controllate” e ricostruzioni pianificate da lungo tempo ed in tutti i campi), è satanicamente “rettilineo ed uniforme”, indirizzato verso il messianismo anticattolico e la religione del benessere materiale per pochi; dove di fatto, ciò che può variare negli schemi programmati dai burattinai che stanno in “sala di regia”, attiene esclusivamente la velocità ed il metodo, più o meno radicale, con cui realizzare tale nefando progetto globale, ma nulla di più (3).

“L’odiosissima parola fascismo che, com’è noto, ha origine italiana”…

Ebbene, quando l’ambasciatore Razov scrive che la parola “Fascismo” (per lui e chi come lui, “odiosissima”) ha origine italiana, su questo non mente affatto! Essa ha origine tutta e completamente Italiana, poiché il Fascio Littorio è l’emblema della Giustizia e dell’Ordine Divino della Civiltà italico-Romana da quasi Tremila anni, ed è un vanto ed orgoglio del nostro Popolo, poiché tale simbolo riassume quella specifica concezione politica che incarna e sublima millenni di Civiltà Romano-Cattolica (qui), la quale storicamente trovò la forza di rispondere a quel movimento di distruzione generale (qui) che, proprio dopo la sconfitta del Fascismo nell’ultima guerra mondiale, ha devastato l’interno mondo. Se tomisticamente “contro i fatti non valgono argomenti”, allora la prova lampante delle fandonie propalate dall’antifascismo universale è di già “semplicemente” rappresentata dal mondo stesso di oggi, così come è “uscito” da quel tremendo conflitto, voluto fortemente da tutti quei soggetti politici che poi lo hanno “concluso” a suon di olocausti nucleari e sterminii di massa delle nazioni sconfitte. Ma, proprio voi che ora vi appellate all’origine italiana della parola per voi “incriminata”, siete però tra i primi che tendono a “dimenticarla” sapientemente, quando si tratta di definire in modo netto l’identità di tale dottrina politica Fascista, che sempre affiancate in perfetta malafede al suffisso “nazi”, annullando la realtà dei fatti storici e le stesse Scienze Politiche, che dimostrano al di là di ogni ragionevole dubbio, che il Fascismo Italiano è una dottrina politica complessa e con una identità specifica, che non ha nulla a che vedere con nessun’altro ideale, coevo o successivo (qui). Il fatto che le odierne istituzioni “Rus-sovietiche” continuino ad utilizzare il medesimo linguaggio politico della fu internazionale comunista, definendo il termine Fascismo come “odiosissima parola”, costituisce una ulteriore prova a carico nei vostri confronti, che vi denunzia inappellabilmente come parte dello stesso tragico teatrino messo in piedi dalla plutocrazia massonica globalista… ed è per questo motivo che odiate davvero quel termine, al pari di tutte le componenti dell’antifascismo di ogni latitudine e nazionalità! Noi de “IlCovo”, che facciamo conoscere il Fascismo a tutti i popoli desiderosi di sapere la Verità, ormai  abbiamo ben compreso da tempo tutto ciò! 

Sono tutti antifascisti 3 - Biblioteca del Covo

“Sinonimo di ideologia antiumana e razzista”…

L’insistenza nel definire il Fascismo “ideologia antiumana e razzista” da parte di chi contestualmente scrive esaltando il “popolo Sovietico” e l’ “Unione Sovietica”, definendola come la Nazione che ha “sacrificato 27 milioni di uomini” (e il loro sacrificio per Noi non è in discussione!) adducendo però a motivo di tale sacrificio “intenzionale”, la “libertà” e/o la liberazione dalle “dittature” e dalle idee inumane (e questo è in discussione!) denota una spudoratezza senza limiti; addirittura nell’additare con sarcasmo la presunta ignoranza e la mancanza di studi seri di chi affermasse il contrario, se non fosse tragico farebbe anche sorridere! Infatti il Partito Comunista internazionale e l’Internazionale Socialista, in modo complementare al Nazional-Socialismo, si imperniano esattamente sul razzismo! Proprio Karl Marx, in una delle sue Opere, afferma:

…Se Bauer domanda agli ebrei: dal vostro punto di vista avete voi il diritto di chiedere l’emancipazione politica? Noi [comunisti] domandiamo a nostra volta: il punto di vista dell’emancipazione politica ha il diritto di esigere dagli ebrei l’abolizione del giudaismo, e dagli uomini in generale l’abolizione della religione? …Consideriamo l’ebreo reale mondano, non l’ebreo del Sabbath, come fa Bauer, ma l’ebreo di tutti i giorni… Qual è il fondamento mondano del giudaismo? Il bisogno pratico, l’egoismo. Qual è il culto mondano dell’ebreo? Il traffico. Qual è il suo Dio mondano? Il denaro… Il monoteismo dell’ebreo è perciò, nella realtà, il politeismo dei molti bisogni, un politeismo che persino della latrina fa un oggetto della legge divina. Il bisogno pratico, l’egoismo, è il principio della società civile, ed emerge come tale puramente, non appena la società civile abbia completamente partorito lo Stato politico. Il Dio del bisogno pratico e dell’egoismo è il denaro. Il denaro è il geloso Dio d’Israele, di fronte al quale nessun altro Dio può esistere…(4) 

Il pregiudizio razzista sopra descritto è condiviso in pieno dai Nazional-Socialisti, i quali, a differenza degli Internazional-Socialisti (ovvero voi), lo fanno derivare non dalla religione ma dalla razza biologica, mentre tutto ciò è inesistente nella nostra idea Fascista (esempio qui, inoltre meriterebbe un discorso a parte la politica coloniale dell’Italia Fascista, ma non vogliamo estendere troppo il tema)! E voi “Rus-sovietici” vorreste dare lezioni di antirazzismo a chi? Ma lasciamo che siano due ebrei che pur non essendo affatto fascisti, risultano decisamente più credibili nel parlare dell’Italia Fascista. Iniziamo da Hannah Arendt, cronista del processo Eichmann a Gerusalemme:

“L’Italia in Europa era l’unica vera alleata della Germania… I Nazisti sapevano bene che il loro movimento aveva più cose in comune con il Comunismo Staliniano che col Fascismo Italiano e Mussolini, dal canto suo, non aveva né molta fiducia nella Germania, nè molta ammirazione per Hitler. [Ma] le differenze profonde, decisive, tra il Fascismo e le altre dittature non furono mai capite dal mondo nel suo complesso. Eppure queste mai risaltarono con più evidenza come nel campo della questione Ebraica… Il sabotaggio italiano della “soluzione finale” aveva assunto proporzioni serie, soprattutto perché Mussolini esercitava una certa influenza su altri governi Fascisti…  Finché l’Italia seguitava a non massacrare i suoi ebrei, anche gli altri satelliti della Germania potevano fare altrettanto”. (5)

Ecco invece una testimonianza diretta del medesimo processo, quella espressa della Professoressa Hilda Cassuto Campagnano: 

“Una pagina d’onore per l’Italia”, ha dichiarato il vice procuratore generale Bach. “Tutti gli ebrei in Italia debbono la loro vita alla popolazione italiana” ha dichiarato stamane, concludendo la propria deposizione al processo Eichmann, la professoressa Hilda Cassuto, vedova, Campagnano, comparsa come testimone sulle persecuzioni tedesche in Italia. La professoressa Cassuto vive ora a Gerusalemme con suo figlio ed insegna matematica alle scuole medie. Il padre era professore di lingue semitiche all’università di Roma ed ora a quella di Gerusalemme dove emigrò nel 1939 con una figlia. La professoressa Cassuto rimase a Firenze con un fratello che era rabbino capo di quella comunità. Ha perso nelle deportazioni tedesche il marito ed il fratello che furono portati allo sterminio a Bilkenau; sua cognata, moglie del rabbino, fu portata ad Auscwítz, ma fu fatta poi proseguire attraverso i campi di Belsen, Treblinka e infine a Theresienstadt dove fu salvata dai russi avanzanti. La professoressa ha iniziato la sua deposizione raccontando come malgrado la legislazione razziale varata dal governo fascista,gli ebrei italiani non ebbero in pericolo né la loro vita né la loro libertà; le loro restrizioni furono soltanto di natura economica”. “Gli impiegati dello stato” – ha detto la signora Cassuto – “persero il loro posto ma potettero trovare altre sistemazioni onorevoli ed anche adeguatamente lucrative. Io già professoressa di matematica mi sistemai in una scuola ebraica che fu subito costituita. Non abbiamo avuto preoccupazioni fino al 10 settembre del 1943”. La testimonianza della professoressa Cassuto Campagnano, che rimase impressa nella memoria di tutti per quello che affermò e per quello che negò, conteneva tra l’altro una frase molto interessante, che nessun giornale italiano si sognò di riportare: « …fino all’ 8 settembre 1943 » disse tra l’altro la signora Campagnano «gli ebrei di tutta Europa conobbero un solo rifugio sicuro: l’Italia fascista ». (6)

I superficiali possono pure soffermarsi sull’occupazione da parte dell’Armata Rossa qualificandola come presunta “liberazione” dei prigionieri avvenuta all’ingresso dei Sovietici nelle aree già occupate dai NazionalSocialisti. Per come si sono svolti i fatti, prima e soprattutto dopo la guerra, si capisce però perfettamente che quelle “liberazioni” avevano esclusivamente un valore politico propagandistico. 

L’ultima citazione, a proposito della cosiddetta ideologia “antiumana e razzista”, la prendiamo in prestito dall’antifascista Carlo Silvestri, che testimoniò al riguardo il proprio pensiero in un’altro celebre processo politico del dopoguerra:

…”Identificare ancora oggi, febbraio 1949, in quest’aula di giustizia, nel fascismo italiano il nazismo tedesco, e mettere sulla stessa linea con Hitler e Himmler, Mussolini e Graziani, è fare il giuoco dei nemici del nostro Paese, è lavorare contro gli interessi storici dell’Italia. Nel 1944-45 i campi di sterminio tedeschi e le camere a gas ebbero il loro riscontro italiano nel campo di concentramento di Lumezzana, in provincia di Brescia, consistente in un buon albergo dove non si viveva affatto male: il paradiso rispetto all’inferno”… (7)

Dunque, proprio voi “Rus-sovietici” ci vorreste venire a dare lezioni di “umanità”? …voi la cui eredità politica criminale non è seconda a nessuno per uso sistematico e capillare della violenza razzista e sterminatrice, ovunque voi abbiate posato il vostro piede, ad iniziare dalla “Santa Madre Russia”, per cui il popolo che avete oppresso per decenni ha patito per primo e più degli altri il “sorgere” del vostro radioso “sole dell’avvenire”, rosso del sangue di milioni e milioni dei vostri stessi cittadini, eliminati solo perché cristiani o contadini o più semplicemente perché distanti a livello ideale dalle idiozie marxiste-leniniste, frutto dell’influenza e del controllo politico della plutocrazia-massonica? (come si può leggere Qui)

“Tanti lutti e devastazioni sul territorio dell’Unione Sovietica”…

Similmente all’accusa di “inumanità”, vale il discorso per l’addebito da voi mosso al Fascismo e inerente i “lutti e devastazioni” portati “sul territorio dell’Unione Sovietica”, che lasciate intendere effettuati secondo voi proditoriamente; un’accusa che essendo rivolta ad altri proprio da chi per primo ha portato in Europa una devastazione di cui si vedono ancora i segni, ovvero voi “Rus-sovietici”, avrebbe dovuto al riguardo spingervi prudentemente solo a tacere, almeno per carità di Patria! Ma in chi palesa l’attitudine al doppiopesismo storiografico, in quanto realizzatore di doppi fini politici, facendo concretamente da stampella alla stessa NATO, che pure si dice di contestare (a chiacchiere!), evidentemente il pudore risulta una virtù sconosciuta! Voi che millantate di aver “studiato la storia”, dovreste evidentemente ripassare meglio quella dell’Unione Sovietica, giacché forse “dimenticate” che l’inizio della Seconda Guerra Mondiale è da imputare espressamente tanto all’azione del vostro Governo, quanto a quello della Germania NazionalSocialista, con la quale fino al 1941 valse il Patto di non aggressione da entrambi stipulato nel 1939 e che va sotto il nome dei rispettivi Ministri degli Esteri, Ribbentrop-Molotov. Grazie alle clausole di tale Patto scellerato, voi Internazional-Socialisti russi, insieme con i Nazional-Socialisti tedeschi, vi spartiste la Polonia ed le nazioni baltiche, dando così inizio alla Seconda Guerra Mondiale, secondo i reali ma inconfessabili desiderata di “Londra” e “Washington”. Nel contesto di quella guerra, i cosiddetti “liberatori” Sovietici,  hanno sterminato, tra gli altri, anche un numero imprecisato di migliaia di soldati polacchi, seppellendoli in massa a Katyn. Ma per Mosca (spalleggiata da Londra!), tale orrendo delitto doveva essere de-rubricato a “crimine comune” e non considerato quale “crimine di guerra”(!). Al contrario vostro e dell’esercito tedesco, invece, l’Esercito dell’Italia Fascista nell’ultima guerra mondiale, in ogni teatro bellico di sua pertinenza, dunque anche nella “Crociata anti-bolscevica” in terra russa (ma non contro il popolo russo!), ha applicato una politica di occupazione autonoma e diversa, improntata sulla ricerca del giusto compromesso tra esigenze militari e politiche. All’interno di questa condotta, è inscritta la gestione inerente la “questione della razza” che, come ricordato dalle citazioni degli antifascisti di cui sopra, da parte italiana ha permesso di salvare un numero imprecisato di vite, di civili perseguitati principalmente dai nazionalsocialisti… e da voi “Rus-sovietici”! Sì, perché quando il C.S.I.R. (Corpo Spedizione Italiano in Russia) entrò in Unione Sovietica, la popolazione locale, già decimata e semidistrutta dalle vostre persecuzioni interne, inaspettatamente accolse i nostri soldati con disponibilità. Di seguito citiamo in proposito una testimonianza ufficiale:

“Ho assunto il comando della Divisione “Torino” al fronte russo nel mese di Gennaio del 1942. A causa delle perdite subite nella dura battaglia di Natale e del gravoso servizio richiesto dall’ampio e delicato settore difensivo affidato alla “Torino” vi era nei reparti un diffuso senso di stanchezza cui bisognava metter riparo d’urgenza per evitare sorprese spiacevoli… Nell’attuare le provvidenze in questione sono stato molto agevolato dall’ambiente stesso nel quale la Divisione operava. Ciò può sembrare strano dato che eravamo in territorio nemico, ma la realtà era esattamente questa: noi pur combattendo contro i russi eravamo in ottimi rapporti con gli abitanti. Tale fatto, che ha del paradossale, ebbe maggior rilievo nella zona di Kikowo, dove trovai la divisione “Torino” quando ne assunsi il comando e dove sostammo a lungo. A Kikowo i nostri rapporti con l’ambiente civile furono agevolati dal fatto, credo unico al fronte russo, che il Sonderführer della zona era un ufficiale italiano, e precisamente il capo Ufficio affari civili del Comando di Divisione. I tedeschi, scarsamente rappresentati da qualche piccolo reparto inserito nel nostro fronte e da specialisti incaricati del ripristino di stabilimenti industriali, non avevano per contro, ingerenza diretta sulle questioni riguardanti la popolazione civile naturalmente cercavano di interferire quando ciò faceva loro comodo ma noi difendevamo al massimo le nostre posizioni, sostenuti sempre dal pieno consenso della popolazione. (8)

Tale scenario conferma le motivazioni per le quali l’Italia Fascista è intervenuta contro l’Unione Sovietica, e non contro il Popolo Russo. E ciò perché si fa finta di dimenticare che l’Unione Sovietica aveva precedentemente svolto per anni una attività politica internazionale contraria al Governo Fascista, tanto in Italia quanto in vari scenari europei e teatri di guerra, il più importante dei quali era stato quello Spagnolo, dove la teppa bolscevica non mancò di prodursi in massacri e distruzioni a danno della religione cattolica e dei religiosi. Solo dopo i continui attacchi subiti, e dopo l’eclatante accordo Ribbentrop-Molotov, a cui l’Italia Fascista rispose sostenendo direttamente lo sforzo bellico della Finlandia, aggredita proditoriamente proprio dall’Unione Sovietica, la stessa Italia Fascista partecipò successivamente alla campagna militare contro l’U.R.S.S. Dunque i “lutti e le devastazioni” presenti sul territorio dell’Unione Sovietica sono da addebitare principalmente all’azione politica svolta per anni dallo stesso Governo dell’Unione Sovietica dominato da Stalin, che ha applicato il metodo della Guerra di Classe internazionalista a livello mondiale, oltre che contro un numero imprecisato di categorie sociali e religiose della propria popolazione, includendo in tale persecuzione sterminatrice anche circa 600.000 ebrei russi, come riportato dall’inchiesta di Louis Rapoport (9). I Nazional-Socialisti tedeschi, va detto chiaramente, rappresentano il secondo responsabile, in ordine di gravità, perché, come ben ricordato dalla Arendt, avevano in comune con i Sovietici lo stesso metodo della violenza sistematica ed ideologica. L’Italia Fascista, invece, non può essere incolpata di nulla al riguardo, men che meno può essere accusata dello scoppio della guerra mondiale, il cui Governo, in quel frangente, era anzi l’ultimo a voler che deflagrasse un conflitto su scala globale e pertanto si prodigò come nessun’altro per evitarlo! (come riconosciuto obiettivamente persino in campo accademico da alcuni ricercatori certamente alieni da simpatie politiche per il Fascismo, leggi QUI!)

“Sul buon senso degli italiani”…

Per concludere, anche noi fascisti de “IlCovo” contiamo sul “buon senso degli Italiani”, che non hanno mai avuto davvero nulla contro il popolo della Russia, ma quella Vera! …cioè quella secolarmente legata, per il tramite di Costantinopoli, alla Civiltà di Roma! Gli Italiani veri rappresentati dal Fascismo, invece, hanno molto da ridire sia contro i “pupazzi sovietici” che contro i loro “pupari” pluto-massoni globali, di cui anche voi “Rus-sovietici” siete gli odierni manutengoli! Il mondo è precipitato ancor di più nel caos infernale, proprio dopo quel cataclisma mondiale da voi iniziato nel 1939 insieme alla Germania Nazional-Socialista, perché COSI’ doveva andare secondo piani già predisposti in quel di Londra e Washington dai “soliti noti”! Gli stessi burattinai che oggi stanno completando la distruzione del mondo, già da allora predisposta. Così voi, che siete solo degli attori di un’unica tragica farsa, insieme con i vostri opposti/uguali, state contribuendo attivamente a che tale scenario distopico si realizzi; per questo motivo, non solo non potete dare lezioni di etica e morale a nessuno, ma ne condividete appieno le stesse responsabilità! Un solo modo esiste, per il mondo intero, di rialzarsi in piedi e superare la tempesta che si prepara, ossia, riabbracciare religiosamente la Croce di Cristo e politicamente la Dottrina del Fascismo! …e vi assicuriamo che, al riguardo, l’esempio lo ha dato sempre per prima l’Italia, come anche in tutti i campi spirituali e materiali dell’Umana vita ha SEMPRE fatto negli ultimi 3000 anni!

IlCovo

NOTE

1) Secondo gli studi di insigni uomini di fede e cultura, che ci invitano a guardare la realtà dei fatti nel profondo, senza fermarci in superficie, esistono due “vie” o “metodi” nel globalismo messianico odierno, per addivenire ad un unico risultato: ovvero la distruzione del mondo come costruito dalla civiltà Romano-Cattolica. Il metodo definibile “unipolare”, palladista di matrice anglo-americana, e quello “sinarchico”, di matrice massonica francese. Tali due metodi differiscono per le forme usate, e generano la finta contrapposizione tra presunti “conservatori o progressisti”, come nel caso trattato in questo articolo. Ma, la radice e l’obiettivo finale risulta il medesimo, non mettendo in discussione mai i fondamenti del globalismo (Es: qui). Vi sono studi specifici ancor più approfonditi, che confermano questa lettura, seguendo i nomi di coloro che “proteggono” i “potenti del mondo”, che, alla prova dei fatti, sono gli stessi per tutti i finti opposti schieramenti.

2) Non a caso,  il Governo “Rus-sovietico” si è fatto promotore e realizzatore del Primo Congresso Internazionale Antifascista tenutosi a Mosca nel 2022, come è possibile leggere digitando Qui

3) Come argomenta in modo ben documentato ed assai convincente Don Curzio Nitoglia nel suo lavoro “I Lubavich e i potenti del mondo” (2021, Viterbo, edizioni Effedieffe)…“Per comprendere il mondo attuale è necessario capire l’odierno Giudaismo post-biblico e la lotta senza esclusione di colpi che sta avvenendo all’interno di esso. Ma se il Giudaismo sostanzialmente è uno, esso però ha diverse ramificazioni accidentali e questi diversi rami di un medesimo albero si accapigliano agitati e sbattuti l’uno contro l’altro dal vento, come due diverse cosche mafiose, entrambi all’origine profonda delle vere forze in campo. Difatti, tale opposizione interna all’ebraismo sta agitando “il gran mondo che conta” a partire dagli USA sino alla Russia e alla Cina. Nell’attuale congiuntura […] ci si trova di fronte ad uno scontro feroce tra le due principali ramificazioni del Giudaismo: I “Cabala/democratici” di “sinistra” (Soros e Bill Gates) contro i “Cabala/conservatori” di “destra” (gli Chassidim o Lubavich di rabbi Schneersohn). Lo Chassidismo (ebraismo cabalistico/pietista esoterico) — sostenuto da Trump/Putin — incarna lo Stato, la Nazione, la Patria e la Politica dei Governi nazionali contro il Mondialismo estremo ossia, la Banca e la Loggia, il Gran Kahal e il potere dell’alta finanza giudaico/massonica o setta dei Mittnaggedim (che sono i successori dei Farisei del tempo di Gesù). In breve ci si trova di fronte a due rami (Cabalismo chassim e Talmudismo) del medesimo albero (Giudaismo postbiblico) attualmente in lotta e accidentalmente diviso tra Lubavich e Rabbinato ufficiale. In termini geopolitici, il contrasto odierno tra il Deep-State della “Loggia Soros/Rothschild, Rockefeller” e gli Chassidim è quindi una divergenza accidentale quanto al potere della guida del Nuovo Ordine Mondiale (modus agendi). Infatti sia che prevalga il Deep-State oppure il “Partito dei Patrioti”, a vincere sarà comunque il Giudaismo talmudico/cabalistico, il quale rappresenta una sola “Entità misteriosa e preternaturale” e il cui fine è la morte del Cristianesimo”… (digitare Qui)

4) Cfr. Gli annali Franco tedeschi, “La Questione Ebraica”, K. Marx, 1843.

5) Cfr . H. Arendt, “La banalità del male”, Feltrinelli.

6) Cfr. Il Popolo – Roma – 12 maggio 1961.

7) Cfr. Carlo Silvestri, “MUSSOLINI GRAZIANI E L’ANTIFASCISMO”, Milano, 1949, Longanesi.

8) Cfr. “Relazione del Gen. Roberto Lerici Comandante della Fanteria della 852a Divisione Torino al Gen. Giovanni Messe”, (Leggere qui).

9) Cfr. ad es. L. Rapoport, La guerra di Stalin contro gli Ebrei, Milano, 2002, Rizzoli.

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BUONA PASQUA DI RESURREZIONE! …omaggio all’Italia della Conciliazione Fascista!

Religio et Patria Fascista - Biblioteca del Covo

« E’ lo spirito che doma la materia; è lo spirito che crea l’eroismo e la santità; è lo spirito che sta dietro le baionette e i cannoni; è lo spirito che ai popoli che se la meritano, come il nostro, dà la vittoria e la gloria! » BENITO MUSSOLINI

La “Biblioteca fascista del Covo” nell’augurare a tutti i suoi lettori una Buona Pasqua di Resurrezione, approfitta della santa ricorrenza per portare all’attenzione di amici e nemici le parole de “L’Italia della Conciliazione”, pronunciate da un valentissimo Uomo di Dio nonché Fascista, il sacerdote Don Angelo Scarpellini, che merita di essere ricordato ed additato al popolo italiano (soprattutto a certi cosiddetti “cattolici” che confondono erroneamente il termine cristiano con democristiano!) quale esempio di virtù cristiane e fasciste, le cui parole chiarissime ed estremamente attuali, riaffermano, se ce ne fosse ancora bisogno, la innegabile complementarietà storica tra il Cattolicesimo Romano ed il Fascismo, da noi fascisti de “IlCovo” inoppugnabilmente ribadita a più riprese su questo stesso blog negli ultimi dieci anni (l’ultima volta, in ordine di tempo, QUI) :

…”La Religione è, in primo luogo, luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo in ordine ai suoi eterni destini, guida che ci insegna « ad amare e servire Dio in questa vita per andare a goderlo eternamente nell’altra ». Però è innegabile che la Religione ha altresì la missione terrena di santificare tutte le nobili idealità della vita, quelle che rendono la vita stessa degna d’esser vissuta. Nessun movimento politico moderno ha riconosciuto e messo in valore questa verità come il Fascismo. Nella crisi moderna di un mondo senz’anima, in corsa sfrenata verso i piaceri caduchi, l’atteggiamento che il Fascismo, sotto la guida del Duce, ha assunto fin dal suo sorgere di fronte alla Religione, ha un’importanza degna di speciale rilievo. Era un ossequio esplicito verso gli ideali religiosi: ideali che non possono essere ignorati e tanto meno avversati e calpestati senza tradire i diritti fondamentali dell’uomo e i suoi eterni destini. Conseguentemente a quell’atteggiamento — che non significava confusione tra dottrina politica e dottrina religiosa, giacché il movimento fascista restava pur sempre sul proprio terreno — il Fascismo, fin dagli anni della vigilia e della lotta cruente, non solo professò rispetto alla Religione, ma se ne fece difensore contro l’oppressione che veniva da parte delle sette e soprattutto del bolscevismo. Non di rado i martiri della Rivoluzione Fascista furono anche veri e propri martiri della Fede. Nell’incalzare vorticoso degli avvenimenti, nella distrazione tutta propria dell’uomo dell’epoca nostra, le verità più indiscutibili, i fatti più sacri cadono facilmente nell’oblio; ma allorquando il Fascismo difendeva la libertà religiosa, gli altri partiti, gli altri regimi e governi, in Europa e fuori d’Europa, di fronte alla Religione si professavano agnostici e indifferenti, o si dichiaravano apertamente ostili. E’ inoppugnabile che il Fascismo, sia come movimento rivoluzionario, sia come regime, ha riconosciuto, in via di principio e in via di fatto, i valori religiosi quando questi erano ignorati o calpestati. D’altra parte la dolorosa esperienza fatta in molte parti della terra ha dimostrato falsa un’affermazione che un tempo correva sulla bocca di molti. Si è detto che l’ossequio alla Religione poteva essere un comodo « strumento di regno », un espediente machiavellico per meglio dominare le folle. Ciò che è avvenuto in alcuni Stati sta a dimostrare che le folle sono invece sensibili alle attrattive dell’irreligione e dell’ateismo. Se per assurda ipotesi, un calcolo perfidamente politico avesse potuto ispirare la politica religiosa del Fascismo, questo calcolo l’avrebbe spinto, ai più sfrenati eccitamenti antireligiosi; più certamente ancora una siffatta perfidia politica avrebbe risparmiato al Fascismo i risentimenti e gli odi implacabili che le sette antireligiose di tutto il mondo gli hanno giurato. Si sa troppo bene che la furibonda ostilità contro il Fascismo sorta nelle nazioni data per l’appunto dall’epoca della Conciliazione.

“FAME E SETE DI GIUSTIZIA”

Nessun contrasto nei Vangeli è messo in tanto rilievo come quello che si manifesta fra il mondo farisaico e l’insegnamento di Gesù Cristo, nessuna condanna è così severa come quella che colpisce i rappresentanti di tale mondo pieno di finzioni e di egoismo. I Farisei non si limitarono a deridere il Salvatore: arrivarono, come tutti sanno, alle forme estreme di opposizione, alla calunnia, all’insidia, alla violenza. I Vangeli non dicono se i Farisei fossero spinti a tanto furore dal loro fanatico attaccamento alla Legge, oppure dall’interesse che avevano a mantenere intatto l’ordine di cose nel quale si trovavano bene; notano però incessantemente che sono ricchi, che fanno elemosina per essere visti dagli altri, che si vantano di pagare le decime, che la loro avidità li spinge fino a spogliare le vedove e i pupilli. Lo zelo per la Legge era dunque la maschera dei loro volti, la vernice di sepolcri imbiancati. E tuttavia servì loro ottimamente per sobillare la folla e ottenere la condanna del Salvatore. Nella storia non si è mai avuta una deformazione così grave come quella che della divina persona e dottrina del Cristo fece farisaicamente un motivo di scandalo e di condanna; però qualche cosa di simile è accaduto ogni volta che s’è affacciata nel mondo una grande idea. Sempre le accuse più enormi hanno cercato di far apparire quei movimenti, che in realtà rappresentavano forme superiori e più cristiane di vita collettiva, come altrettanti fenomeni di diabolica malizia; in mala fede, gli interessati a mantenere l’ordine, anzi il disordine stabilito, l’hanno sempre difeso additando negli avversari altrettanti nemici del genere umano. Oggi assistiamo ad un fatto analogo. E’ il movimento verso un ordine nuovo, un ordine più conforme alle esigenze vitali dei popoli, alle loro conformazioni e capacità, alle leggi naturali del mondo. E’ questo un principio di giustizia destinato ad aprire un’epoca nuova nella storia. Nessuna meraviglia che tale principio, giusto per se stesso e maturo all’attuazione, appaia ingiusto e funesto agli Stati privilegiati: nessuna meraviglia che le accuse più spaventose, le deformazioni più strane avvengano da parte loro o dei loro dirigenti, contro nazioni che lottano per quell’ideale e che in esso trovano le loro supreme ragioni di vita. 
Difatti, alle nazioni povere restavano due sole vie: o prostrarsi come schiave davanti ai ricchi epuloni della terra, o fare appello alla solidarietà nazionale, al sacrificio, alla volontà di vivere. Il Duce, eletto dalla Provvidenza restauratore della nuova Italia, ha additato agli Italiani la seconda via ed ha creato il Fascismo. Il quale non è stato e non è solo un determinato orientamento di politica interna, ma un moto di vaste ripercussioni, che, ripudiando tutte le teorie atee e materialiste dell’800, eleva la società tutta in una sfera di idealità e di spiritualità. Questa fisionomia gli dà l’impronta dei grandi movimenti che hanno inizialo epoche nuove nella storia. Non si può tacere che il grande movimento verso l’ordine nuovo nel mondo sia sorto e si sia affermato in Italia prima che in qualsiasi altra nazione. Tutta l’opera del Fascismo, sotto la guida del Duce, è stata rivolta all’alta meta. Lotta anti-bolscevica e lotta anti-massonica, pacificazione delle classi ed elevazione sociale, riforma della scuola e redenzione della terra, sindacati e autarchia, Conciliazione con la Chiesa e fondazione dell’Impero, sono altrettante fasi d’un movimento improntato dall’anelito verso una più alta giustizia: un anelito forse oscuro a coloro che sono unicamente presi dalle apparenze episodiche, dalle contingenze del momento; ma all’occhio attento e sereno non sfugge la linea di svolgimento, la profonda logica interiore del Fascismo, in quanto rivolta ideale contro un ordine superato, un orientamento verso un ordine più rispondente alla realtà, alla giustizia, al vero bene della società. Nello spirito del movimento l’anelito religioso è evidente. L’aspirazione ad una verace giustizia, l’avversione alle abominevoli ipocrisie sociali e internazionali, il fastidio per la libertàuguaglianzafratellanza, in quanto erano ridotte a mera convenzione ed equivoco, tutto ciò è profondamente cristiano. Pertanto non solo come italiani, ma anche come cristiani cattolici troviamo motivi di compiacimento nel fatto che il movimento verso l’ordine nuovo sia nato in Italia. Solo il Fascismo è riuscito a riassumere in sé ed esprimere con successo, nelle forme che la lotta politica comporta, la ribellione contro il sistema universale di oppressione non si sa se più economica o spirituale, l’anelito alle conquiste materiali attraverso il culto dei valori spirituali“… AMEN!

(estratto da: Sac. Angelo Scarpellini, “L’Italia della Conciliazione”, Bologna, 1942)

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LA BIOGRAFIA SU MUSSOLINI SCRITTA ALL’APICE DELLA PARABOLA DEL REGIME FASCISTA!

Biografia Mussolini - Biblioteca del Covo

Cari lettori, amici e nemici, sull’onda della ricorrenza del decennale di attività della “Biblioteca fascista del Covo”, simbolicamente tale anniversario non poteva che culminare con un doveroso omaggio al fondatore del Fascismo, alla cui opera venne dedicata la biografia redatta all’apice della parabola politica del Regime da un grande giornalista, nonché fedelissimo esempio di fascista integerrimo, che mai scese a compromessi con la propria coscienza politica restando in tutti i casi uno scrupoloso osservatore del suo tempo nonché esempio di correttezza non comune. La biografia mussolinana di Giorgio Pini, fu uno dei libri più venduti di quegli anni (ben diciannove edizioni tra il 1926 e il 1942), trovando ampi consensi tanto in Italia quanto all’estero, essendo stata tradotta in diverse lingue. Essa restituisce al lettore la vera immagine che il Popolo dell’Italia fascista aveva del suo Duce! Potete scaricare gratuitamente il PDF. in lingua italiana digitando QUI! …oppure digitando nei link sottostanti in lingua portoghese o spagnola… buona lettura!

IlCovo

Dedica - Biblioteca del Covo

  TESTI IN LINGUA PORTOGHESE :

1) “MUSSOLINI” (scarica digitando QUI)

2) “O Estado Corporativo” (scarica digitando QUI)

3) “Autarquia” (scarica digitando QUI)

4) “A Obra Nacional Dopolavoro” (scarica digitando QUI)

5) “Bonificacao integral na Italia” (scarica digitando QUI)

  TESTI IN LINGUA SPAGNOLA :

1) “MUSSOLINI” (scarica digitando QUI)

2) “El Estado Corporativo” ( scarica digitando QUI)

3) “El Sabado Fascista” (scarica digitando QUI)

4) “La Autarquia” (scarica digitando QUI)

5) “Bonificacion Integral en Italia” (scarica digitando QUI)

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2013 – 2023, DECENNALE DELLA “BIBLIOTECA FASCISTA DEL COVO”!

Decennale Biblioteca del Covo

Carissimi lettori, amici e nemici, il 23 marzo, anniversario della nascita ufficiale del Fascismo, la “Biblioteca Fascista del Covo” – che tra di noi scherzosamente chiamiamo “la formica fascista” – ha festeggiato anche i suoi 10 anni di attività! Come sapete, nelle nostre Linee guida e negli Statuti è presente anche la “vocazione” dell’Associazione, che è precisamente quella di formare ideologicamente e di espandere la diffusione dei contenuti dottrinali di cui siamo latori, principalmente attraverso articoli e convegni tematici. Questa la “strada maestra” che abbiamo iniziato a percorrere quasi all’indomani della stampa dei nostri primi lavori. Purtroppo, fatalità, subito dopo, iniziò in modo manifesto l’opera di sabotaggio “ad extra” ed ammutinamento “ad intra” a nostro danno. In seguito, è stato vibrato un ulteriore attacco, ancor più grave, portato a segno a livello politico istituzionale, che ha visto coinvolto in prima persona uno dei nostri fondatori, ma indirettamente anche l’Associazione, in quanto oggetto di una campagna stampa antifascista. Anche in questo caso, grazie a Dio, ne siamo usciti nuovamente vincitori (QUI), proprio in virtù della particolare forma e della missione da noi assunti, che si confermano perfettamente confacenti in relazione all’ambito politico in cui viviamo, nonché una formula decisamente vincente in virtù degli esiti ottenuti. Tuttavia tali intralci rivolti ad arrestare il nostro cammino virtuoso, sono stati peggiorati anche dalla cosiddetta pseudo “emergenza sanitaria”, che di fatto per mesi, come cittadini italiani, ci ha relegati forzatamente tutti nelle case e messi in condizione di non poterci muovere. Nonostante questo, però, i risultati della nostra Associazione hanno dell’incredibile, proprio a fronte di tali problematiche, che ci hanno oggettivamente decimato e ulteriormente ostacolato a livello organizzativo, ma in nessun caso smosso dal preciso fine che ci siamo dati. 

Forum e Blog

Il forum de “IlCovo”, nato nel 2006, come in molti già sapete è precluso ad ogni possibilità di interazione dal 2014. Nonostante questo, il totale degli accessi (che sono le visite che compie un singolo indirizzo Ip alle pagine, i cui dati statistici rivelano quante persone diverse effettivamente ci visitano) supera gli 800.000! …a fronte di più di 15.000.000 (!!!!) di pagine visitate da codesti accessi unici! Per un forum CHIUSO è un dato sconcertante. Addirittura Il Forum “IlCovo” risulta tutt’ora in vetta nella classifica del gestore “MasterTopForum”, per la sua categoria! Invece, il blog, che nasceva come “Biblioteca fascista del Covo” esattamente dieci anni fa – dunque dedicato a un ambito tematico preciso e specifico assai ristretto – mostra risultati ugualmente sorprendenti. Abbiamo avuto sinora 260.000 accessi unici totali, dove l’anno 2020 costituisce una anomalia in senso positivo, poiché eravamo tutti costretti dentro casa e gli accessi sono schizzati alle stelle! Vorremmo che la vostra attenzione si concentrasse sui 10 articoli più letti in assoluto, da questi 260.000 indirizzi. La statistica del blog ci informa che il primo è quello sulla storia del simbolo del Fascio, e sul suo uso nel Fascismo. E’ paradigmatico che il secondo siano le nostre linee guida!!! Poi la pagina della Dottrina del Fascismo. L’altra particolarità è costituita dall’Articolo in merito al Trinomio Dio-Patria-Famiglia secondo Benito Mussolini. Non è inaspettato, invece, che figuri anche l’articolo sul rapporto fascismo-ebraismo. Mentre degno di nota risulta sia l’interesse anti-massonico dei nostri lettori, sia il seguito che continua ad avere la polemica contro il cosiddetto “socialismo nazionale”. Interessante anche la diffusione della nostra critica alla costituzione e l’articolo sulla “Civiltà Fascista”. A chiudere, c’è l’articolo che tratteggia e sollecita la “rivoluzione morale” fascista valevole per il Mondo intero. Fuori dalla classifica dei “primi 10”, vi sono articoli che sicuramente la sfonderanno abbondantemente. Uno è rappresentato dal caso editoriale dell’anno trascorso: la pubblicazione di James Barnes sugli “Aspetti universali del Fascismo” (attualmente si va verso le 1000 copie digitali, e il nostro articolo è stato diffuso molto da canali esterni, quali quello di Blondet)! In merito alla “attualità”, i due articoli più letti, al di fuori di questa classifica, sono quelli, divisi in due parti, sul tema del “razzismo fascista” (su “Italia Razzista?” parte Iparte II). Anche questo non stupisce vista la tematica. Va ricordato, inoltre, che il gestore del blog, solo da luglio 2019 ha inserito nelle statistiche quelle relative ai download delle copie digitali che distribuiamo gratuitamente nonché quelle che riguardano le visualizzazioni dei nostri video. Anche in questo ambito c’è di che stupirsi. Le opere di carattere ideologico-dottrinario svettano senza alcun dubbio. Le più scaricate in assoluto sono quelle attinenti la Mistica Fascista; seguite a ruota dagli scritti di Sergio Panunzio e di Alfredo Rocco, siamo nell’ordine delle migliaia di copie. Subito dopo ci sono le versioni digitalizzate delle varie edizioni del nostro “Attualità del Covo” (l’ultima, qui), che raccoglie gli articoli più rappresentativi pubblicati sul nostro blog, inerenti tanto la stretta attualità politica quanto l’ortodossia ideologica; infine, ultimi ma non ultimi, i due capitoli tratti dall’Edizione del Decennale de “L’Identità Fascista” inerenti “il Fascismo come Concezione politica religiosa” e “l’inganno neofascista dell’estrema destra”, che in poco più di un’anno sono stati scaricati circa 1500 volte! Altra particolarità degna di rilievo: la distribuzione delle copie digitali ideologiche nelle lingue iberiche (spagnolo e portoghese): di già alcune migliaia le copie scaricate e in continua ascesa! 

Espansione mediatica del Covo 

IlCovo ha al suo attivo tre conferenze tematiche che hanno avuto tutte un notevole impatto positivo sulla nostra espansione. La prima, tenuta col compianto Don Ennio Innocenti, è stata quella della “ripresa”. Purtroppo, siccome si è svolta nel 2018, non abbiamo la statistica di quell’anno sulla visualizzazione dei video. La abbiamo invece per quella sulla “strategia della Tensione” e quella con Don Curzio Nitoglia (video-conferenza divisa in due parti). Quest’ultima svetta, e sta andando oltre le 2500 visualizzazioni uniche per le due parti in modo equo!

La risposta alla Crisi – Parte I
 
 
La risposta alla Crisi – Parte II
 
 
A seguire c’è quella sulla strategia della tensione, sempre divisa in due parti. La prima parte, quella storico-ideologica, è quella che ha collezionato in assoluto più visualizzazioni.
 
 
Strategia della Tensione permanente – Parte I
 
 
Strategia della Tensione permanente – Parte II
 
 
A chiudere c’è la conferenza con Don Innocenti, ma il dato è da ritenersi sottostimato per i motivi detti.
 
Presentazione Edizione del Decennale de “L’Identità Fascista” – Parte I
 
 
 
Presentazione Edizione del Decennale de “L’Identità Fascista” – Parte II
 
 
Tra i nostri video creativi, ovvero quelli montati in studio, primeggia incontrastato quello sulla “Minaccia fascista” (circa 4000 visualizzazioni uniche).
 
La “MINACCIA
 

Anche questo video è stato ripreso ufficialmente da un’altro canale, “InformalTV”, ma nel controllo fatto sui link esterni al nostro sito che vi hanno acceduto, gli accessi che provengono da quest’ultimo sono ridotti, poiché il gestore NON HA incorporato il nostro video, ma lo ha scaricato e montato con una propria introduzione, ricaricandolo sul suo canale. Ovviamente ha inserito nell’articolo il link al nostro blog, ma i “clic” sono stati effettuati solamente da chi colà ha voluto vedere la “fonte” e non invece ad ogni riproduzione del video. Per questo motivo non sappiamo quante volte sia stato effettivamente visionato sul canale suddetto.

IlCovo si confronta

Come sapete, la vocazione de “IlCovo” è di confrontarsi con i propri interlocutori per render ragione alla Dottrina politica di cui è banditore per sua convinzione e per guadagnare ad essa ulteriori sostenitori. Il primo confronto di rilievo è stato quello con la testata, ora chiusa, “PapalePapale”, che era gestita da un giornalista indipendente, già collaboratore con varie testate nazionali: Antonio Margheriti. L’articolo da noi confezionato per l’occasione e da pubblicare su quel media, ha riscosso un discreto successo e suscitato un vivace dibattito teso a smentire la tesi antifascista di matrice democristiana (qui). Abbiamo, inoltre, ricevuto alcune richieste di recensire testi di autori indipendenti, tra cui l’interessante “Giuristi e Stato Corporativodi Antonio Esposito, nonché l’ottimo Libro “Vangelo e Moschettodi Raffaele Amato, il quale ha lodevolmente citato gli studi de “IlCovo”, insieme al quale abbiamo tenuto la Conferenza con Don Nitoglia. L’editore Solfanelli ha inoltre pubblicato la nostra recensione al Libro nella propria Rivista periodica. Dopo la conferenza con Nitoglia, l’interesse per “IlCovo” è innegabilmente aumentato nell’ “ambiente cattolico tradizionale”. E’ recente il contatto, CHE NOI NON ABBIAMO CERCATO, con il professor Porfiri, che ci scriveva chiedendoci un breve enunciato originale da inserire in un suo libro su Don Innocenti. Lo abbiamo redatto ed è stato pubblicato! (il libello è questo!) Sempre senza nessuna richiesta da parte nostra, il Porfiri ci ha domandato un articolo su di un tema a nostra scelta che fosse attinente alle elezioni politiche tenute nell’autunno 2023, che poi pubblicò, insieme ad altri, sul proprio blog.

Un piccolo “Caso editoriale”!

Giusto per darvi un’idea di massima sul significato complessivo di tali sforzi, va dato atto che il nostro operato si qualifica a suo modo ma senza ombra di dubbio come “caso editoriale”! Difatti, pur non volendo entrare nel merito di quel che è stato il vero nucleo primigenio del catalogo librario dei “nostri” testi, ossia quelli messi in vendita dalla Biblioteca Fascista, volendo invece limitarci esclusivamente a quelli diffusi gratuitamente nelle versioni digitali, tenendo sempre conto del tema centrale assai circoscritto e specifico di cui ci occupiamo noi, ebbene, dal 2019 le copie finora scaricate dai lettori della nostra “Biblioteca fascista” superano abbondantemente la cifra di 20.000! …e stiamo parlando de “IlCovo”, non del Gruppo editoriale Rizzoli! Per concludere, con questo breve resoconto abbiamo voluto che aveste una cognizione, sebbene solo parziale, approssimativa e pallida, di quel che con Fede immutata abbiamo concretamente messo in opera, affrontando avversità di ogni genere per l’amore infinito e la devozione sconfinata che tributiamo al nostro ideale! Che Dio ci assista ancora in questa fatica! Evviva la Dottrina del Fascismo! …evviva la “formica fascista” che non demorde ma tira dritto!