L’associazione “IlCovo” nata da oltre un decennio, porta avanti la sua battaglia culturale e politica affinché il patrimonio ideologico-dottrinale del Fascismo mussoliniano non sia disperso e cancellato. Nei nostri numerosi anni di ricerche, tutti dedicati infaticabilmente al campo storico-politico, è emerso in modo plateale che, parallelamente all’azione svolta in più di 70 anni dalle forze politiche dichiaratamente antifasciste della cosiddetta “repubblica nata dalla resistenza”, rivolta alla cancellazione e/o alla mistificazione dei principi e delle azioni politiche che hanno animato l’esperienza storica fascista dal 1919 al 1945, si è consumata occultamente un’altra lotta, più subdola ma ugualmente sorda ed implacabile, anch’essa rivolta a mistificare e cancellare l’autentico patrimonio ideologico tramandato dal Ventennio fascista alle generazioni future. Tale azione è avvenuta ad opera delle forze politiche cosiddette “neofasciste”, che pure ufficialmente proclamavano la propria continuità ideale con l’esperienza storica maturata negli anni del regime di Mussolini. E’ titolo di merito della nostra associazione l’aver svelato di già anni addietro la storia, le cause, i mandanti, le modalità ed i fini di una simile manovra, avviata già nel secondo dopoguerra e tutt’ora in corsa.
Una storia che facendo parte a pieno titolo dell’identità fascista (meglio sarebbe dire della sua negazione!) va raccontata e che pertanto abbiamo inserito nella “Edizione del Decennale” del nostro lavoro. Una storia che in occasione dell’anniversario del 23 marzo, data ufficiale della fondazione dei Fasci italiani di combattimento, dunque, data di nascita del FASCISMO, vogliamo (QUI) mettere a disposizione di tutti i nostri lettori. Riteniamo che questo sia il miglior modo di onorare degnamente la memoria delle migliaia di italiani che per quell’ideale sacro, nato 99 anni fa, hanno immolato persino la loro vita!
IlCovo
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