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L’ennesima testa dell’Idra antifascista asservita ai padroni atlantici!

“L’Italia è una pseudo-repubblichetta antifascista, asservita al governo americano e fondata sulla menzogna”. Questo dovrebbe essere l’articolo di apertura della “costituzione” dell’entità fantoccio Italy-ota. Sulla menzogna, sul raggiro, sull’ “arte del turlupinare” i propri cittadini si basa tutta l’impalcatura di quell’ignobile baraccone traballante senza sovranità che è la repubblica delle banane antifascista. In primis riguardo la cosiddetta “sceneggiata politica”. Infatti, oltre ad essere fondata sulla menzogna e sul crimine, tale “repubblichetta” è fondata anche sulla NOIA e sulla monotona mancanza di inventiva, anche perchè il suo “pubblico” è esso stesso annoiato e ormai chiaramente poco ricettivo, come mostrano desolatamente le urne elettorali sempre più disertate dalla popolazione. Il “baraccone” partitocratico  non fa nemmeno la “fatica” di “indorare” la pillola in modi presumibilmente diversi. Non c’è bisogno! Oggi, con “protagonisti” in teoria “nuovi” (solo anagraficamente), le sceneggiate restano sempre le stesse. Dopo la pantomima dei “populisti-sovranisti”,  talmente “sovrani” da genuflettersi ed obbedire a tutti i pluto-massoni globalisti conosciuti (e forse anche a quelli sconosciuti, qui), il palinsesto elettorale Italy-ota disperatamente a caccia di votanti, manda in onda la pagliacciata dei cosiddetti “neo-fascisti”, o “fascisti del terzo millennio” che a lume di Dottrina mussoliniana fascisti non sono mai stati né mai lo sarannoma che in qualità di “fascisti” devono comunque apparire al grande pubblico, visto che questo è il “ruolo elettorale” che il sistema pluto-massonico mondialista gli fa assumere! Un anno di preparazione mediatica a base di “allarmi antifascisti” è servita a prepararci anche a questo! Ed ecco servita sulla prossima scheda elettorale, per gli elettori grandi e piccini…: “Casa Pound”!! Venghino avanti signore e signori!! A qualunque latitudine politica pensate di appartenere, o qualunque parte politica pensate di dover fermare, adesso il sistema pluto-massonico vi fa sapere che non avete più scuse per non andare più a votare!! Eccovi servita la grande novità! Magari non proprio nuovissima, poichè tale presenza è stata sapientemente preparata già all’indomani della “scomparsa” fasulla del MS-FT del fu Rauti Giuseppe, anche lui piazzato li come uomo di fiducia della CIA.Immagine correlata

 A sua volta erede dell’altra precedente novità assoluta, preparata nientemeno che nel secondo dopoguerra dal governo statunitense, vero padrino di quell’aborto politico mostruoso  chiamato Movimento Sociale Italiano, per intenderci! Ecco, “Casa Pound”  incarna perfettamente tale eredità politica, la “corrente socialista nazionale” di rautiana memoria, ossia, tradotto dal linguaggio “neo-cameratesco”, un partito radical-keynesiano, perfettamente inserito nella logica SocialDemocratica moderna del sistema partitocratico antifascista!

Il che per questa gente potrebbe anche essere, come di fatto è (stando alle affermazioni ufficiali), un vanto! Tale è l’obiettivo primario: il binomio missino “non rinnegare, non restaurare” è perfettamente incarnato dai “nuovi capi” di CPI. Anche la retorica anti-Finiana, è buona solo per la proliferazione fasulla delle “correnti”, che, dopo la “fine” di AN, e lo smembramento del MS-FT , si sono frammentate negli “eterni filoni” e spifferi che caratterizzano da sempre la frastagliatissima galassia radical-destrorsa. Buoni per “raccogliere” i voti dei fessi, pardon, dei “militanti-simpatizzanti” di tutti gli orientamenti, da convogliare nel candido “mondo partitocratico della repubblichetta bananara” di cui sopra. Sì, sarebbe ora di farla finita con la buffonata dei “tradimenti”, del “Fini rinnegato”, del “noi non ci scusiamo”, su cui si è basata la retorica da quattro soldi di questi soggetti, sempre pronti alla bisogna a recitare la parte dei contestatori “anti-sistema”, insieme agli “altri” frammenti atomici dell’ “area neo-fascista”, salvo poi ritrovarsi tutti  schierati sempre dalla parte del Sistema! La realtà risulta molto meno prosaica e, depurata dai fronzoli mitologico-elettorali, viene descritta in tutta la sua chiarezza adamantina in questo nostro articolo: Almirante: non voglio morire Fascista! Il “gendarme” Gianfranco Fini, fu voluto, pensato e preparato esattamente per “traghettare definitivamente” gli “ex-fascisti” verso l’abbraccio con la “Costituzione della Repubblichetta Italy-ota” ed ha fatto tutto quanto doveva fare, proprio in ossequio alla più perfetta fedeltà all’ideale di Giorgio Almirante, co-fondatore di quella serpe atlantica chiamata Movimento Sociale Italiano! Gianfranco Fini non ha, in questo senso, nessun demerito! Anzi! Ha avuto il “merito” di dire la verità’, ha accettato la “parte del traditore”, che doveva recitare solo per fornire un alibi agli “altri riottosi”, che ancora non digerivano l’ archiviazione definitiva dell’aborto M.S.I. Ma “Casa Pound” incarna alla perfezione lo spirito missino succitato, l’unica cosa ufficialmente rimasta all’ “interno” dei “partiti d’area” era, ed è, solo la strumentalizzazione di un “sentimento nostalgico di per sé sterile” (infatti cosa ha mai fatto di rivoluzionario e di  fascista  il movimento sociale in tutta la sua inutile storia rimane ancora un mistero da svelare!) da sfruttare per meri fini elettorali, dunque pienamente in sintonia con i desideri della repubblica delle banane antifascista.

Ecco che allora si spiega l’altrimenti ingiustificato presenzialismo sui media plutocratici ufficiali e la pubblicità di cui beneficia questa realtà politica di per sé marginale e trascurabile. Infatti, dopo i grandi “successi elettorali” (qui) recenti, “Casa Pound” risulta stranamente onnipresente nei media generalisti. Per affermare che cosa? Ebbene, vogliamo mostrarvi una delle ultime interviste rilasciate dal suo borghesissimo rappresentante, commentandola dettagliatamente nei punti-chiave (qui) che confermano potentemente tutto quello che denunciamo da sempre, ricalcando pedissequamente e totalmente lo schema di quello che fu anche il modo di comunicare  “Almirantiano-Finiano” e mostrando il navigatissimo “politichese” pre-elettorale degli intervistati. Una preparazione che evidentemente non è casuale, tanto quanto le risposte che vengono date all’intervistatore. Ma procediamo per ordine:

…voi siete davvero fascisti
«Siamo i discendenti del fascismo, ma la stessa Repubblica Sociale aveva superato la dittatura, quando divenne chiaro che lo Stato totalitario favoriva la creazione di consorterie, che sono quelle che il 25 luglio tradirono. Nei 18 punti della Rsi era prevista l’ elezione di un presidente e l’esistenza dei partiti. Oggi noi pensiamo che la democrazia sia uno strumento possibile per realizzare lo Stato che vogliamo e che questa Costituzione lo consenta».

Questa risposta, esempio di una studiata e ambigua doppiezza nonché di distorsioni storico-politiche, come da “doppio-standard missino” (per l’appunto) serve per due scopi: 1) a confermare tutta la vulgata antifascista in merito alle presunte e inesistenti “anime” del Fascismo, che consente anche agli altri “spifferi” dell’ “area neo-fascista” di sentirsi autolegittimati; 2) mentendo si afferma che la R.S.I. negasse la natura ideologica intrinsecamente totalitaria del Fascismo e che avesse in qualche modo “accettato” la regola “demoliberale” delle elezioni a maggioranza e del pluripartitismo (i 18 punti, che non costituiscono un provvedimento ufficiale del Governo della R.S.I. ma un manifesto programmatico redatto al Convegno del Partito Fascista Repubblicano a Verona,  rappresentavano una piattaforma contingente e più che provvisoria, uno “strumento di discussione politica” che doveva essere per sua stessa natura e dichiarazione svolto e riveduto a fine guerra) , mentre ciò corrisponde a un falso storico. Ma tale  menzogna, perpetrata attraverso questi servitori del sistema antifascista, ha lo scopo di consolidare la vulgata della “repubblichetta delle banane Italy-ota”. Nessun esponente ufficiale del Regime mussoliniano ha mai nemmeno ipotizzato la possibilità di instaurare un regime “demo-liberale”, in quanto la Rivoluzione Fascista aveva lo scopo precipuo di superare politicamente tanto il Liberalismo che il Socialismo. Negare ciò, significa negare la natura rivoluzionaria del Fascismo. Le “consorterie” che hanno favorito la caduta dello Stato Fascista non lo hanno fatto “in virtù dello Stato Totalitario Fascista” ma CONTRO lo Stato Totalitario Fascista, che invece, qualora pienamente realizzato, avrebbe costituito la fine politica per le suddette consorterie! Dal 1946, tutti i gruppi della destra radicale finto-fascista, hanno svolto su mandato anglo-americano il compito di cancellare persino il ricordo dei contenuti effettivi della Dottrina del Fascismo, inventandosi che la cosiddetta “democrazia di importazione”  sia uno strumento positivo per realizzare uno stato popolare efficiente, ed affermando che la “costituzione della repubblichetta antifascista” lo consente! Ed è esattamente questo ciò che i discendenti non del Fascismo, ma del M.S.I. dei vari Michelini, Almirante, Fini, Rauti, etc. hanno da sempre il compito di ottenere! Tale “costituzione”, frutto di compromessi, ambiguità, negazioni, all’insegna dell’obbedienza ad uno Stato straniero e invasore, rappresenta l’esatto inveramento del cerchiobottismo partitocratico fondato sulla truffa e la legittimazione dell’annullamento della sovranità del popolo italiano. Inoltre, e non è affatto marginale, contrariamente a quanto sostenuto dalla propaganda antifascista, la forma che si è data il Regime Fascista, non è mai stata definita ufficialmente quale mera “dittatura” ma, a lume di Dottrina ufficiale, come segue (Cfr, La Dottrina del Fascismo, di Benito Amilcare Andrea Mussolini): “Gli individui sono classi secondo le categorie degli interessi; sono sindacati secondo le differenziate attività economiche cointeressate; ma sono prima di tutto e soprattutto Stato. Il quale non è numero, come somma d’individui formanti la maggioranza di un popolo. E perciò il Fascismo è contro la democrazia che ragguaglia il popolo al maggior numero abbassandolo al livello dei piùma è la forma più schietta di democrazia se il popolo è concepito, come deve essere, qualitativamente e non quantitativamente, come l’idea più potente perché più morale, più coerente, più vera, che nel popolo si attua quale coscienza e volontà di pochi, anzi di Uno, e quale ideale tende ad attuarsi nella coscienza e volontà di tutti… La ragione, la scienza – diceva Renan,  che ebbe delle illuminazioni prefasciste, in una delle sue Meditazioni filosofiche – sono dei prodotti dell’umanità, ma volere la ragione direttamente per il popolo e attraverso il popolo è una chimera. Non è necessario per l’esistenza della ragione che tutto il mondo la conosca. In ogni caso se tale iniziazione dovesse farsi non si farebbe attraverso la bassa democrazia, che sembra dover condurre all’estinzione di ogni cultura difficile, e di ogni più alta disciplina. Il principio che la società esiste solo per il benessere e la libertà degli individui che la compongono non sembra essere conforme ai piani della natura, piani nei quali la specie sola è presa in considerazione e l’individuo sembra sacrificato. E’ da fortemente temere che l’ultima parola della democrazia così intesa (mi affretto a dire che si può intendere anche diversamente) non sia uno stato sociale nel quale una massa degenerata non avrebbe altra preoccupazione che godere i piaceri ignobili dell’uomo volgare. Fin qui Renan. Il Fascismo respinge nella democrazia l’assurda menzogna convenzionale dell’egualitarismo politico e l’abito dell’irresponsabilità collettiva e il mito della felicità e del progresso indefinito. Ma, se la democrazia può essere diversamente intesa, cioè se democrazia significa non respingere il popolo ai margini dello Stato, il Fascismo poté da chi scrive essere definito una “democrazia organizzata, centralizzata, autoritaria”.

Più chiaro di così! Ma andiamo avanti, e leggiamo cosa questi presunti e auto-proclamati “discendenti” del nulla vanno affermando:

…Assaltare i giornali o fare irruzioni in circoli di immigrati però
«Ma quello lo fanno gli altri. Gli elettori hanno capito la differenza tra noi e la destra radicale. I blitz contro i giornali aiutano chi vuol tenere alta la tensione contro i fascisti. Fanno comodo alla sinistra. Noi siamo diversi, più strutturati, come si vede dai numeri, e laici, mentre loro hanno una forte impronta religiosa».

Classico esempio di “bue che dal del cornuto all’asino”! Come se il ruolo svolto da entrambi i soggetti della destra radicale ( l’esempio citato, infatti, allude ai recenti fatti di cui si è reso protagonista il gruppo di Forza Nuova, di cui abbiamo già discusso Qui) non facesse parte dell’eterna sceneggiata svolta ad uso e consumo del sistema antifascista da entrambi i suoi gendarmi.  Interessante il riferimento ai numeri che li distinguerebbero, gli déi della “democrazia serena”, feticcio dei “laici”, che sacrificano sugli altari del nulla la vita degli uomini, e si definiscono pure “senza dio”! Mentre “gli altri” (chi? Tutti e nessuno, in questa sceneggiata) avrebbero una “forte impronta religiosa”. Gli “altri”, a cui il soggetto intervistato sta dando metaforicamente un calcio nel didietro, sono i “kamaraden di Forza Nuova”, i quali sarebbero “integralisti religiosi”! Ferma restando l’identità interna del partito di Fiore, il quale strizza l’occhio alle Religioni, declinate al plurale, ma al suo interno favorisce, come il maestro Almirante insegna, la proliferazione di “correntifissate nel binomio Social-Razziale ( qui ). Inutile, vista la prosa ignorante dell’intervistato, citare nuovamente la medesima Dottrina Fascista, che definisce il Fascismo NON concezione laica bensì “Concezione Religiosa“.

Cos’ è il fascismo oggi?
«Comunemente è una parola utilizzata per evocare una dittatura ma è una visione sbagliata. Lo Stato totalitario può avere diversi colori: rosso, nero, ma può anche avere una parvenza di democraticità, come è avvenuto in questi anni con l’ Unione Europea, che è tutto tranne che rappresentativa dei popoli. Dall’ euro al bail in al fiscal compact, hanno deciso tutto gli eurocrati. Ma l’ Europa non è il solo caso».

Di nuovo calci di rigore a porta vuota in favore della vuota retorica del “politicamente corretto”, che abbiamo abbondantemente smentito (p.e. qui e qui). Il Fascismo, OGGI, DOMANI, E SEMPRE, E’ E SARA’ LA PIU’ GRANDE IDEA DI CIVILTA’, ITALIANA ED UNIVERSALE, MAI CONCEPITA SULLA FACCIA DELLA TERRA, DOPO ROMA! 

Sporcare il nome altissimo del Fascismo, associandolo all’usurocrazia della BCE, anche solo per ossequiare polemicamente il “politicamente corretto” e mettersi ginocchioni davanti ai giornalisti generalisti, si commenta da sè, manifestando una natura politicamente servile .

Mi faccia altri esempi
«La legge Scelba dice che chi cerca di zittire gli avversari con la violenza di fatto ricostruisce il partito fascista. Bene, seguendo il dettato della legge, dovrebbero sciogliere i 400 centri sociali presenti sul territorio: se non ci fossero loro, non esisterebbe violenza politica in Italia oggi. No global e affini pensano di essere depositari del diritto di sfasciare e picchiare».

Ulteriore prova di accettazione della logica bi-partitica demoliberale, secondo cui la “violenza” e la “rivoluzione” si esprimono in canoni ben definiti, ovviamente utilissimi al Sistema. Trattasi in realtà di teppismo e/o sfogo di rabbia generalizzato (ovviamente programmato sapientemente), che si concretizza nella contrapposizione tra fazioni fintamente contrapposte e che si esaurisce nella violenza urbana, utile alibi per le forze di governo del sistema antifascista. Inoltre, tutto ciò costituisce l’ennesimo avallo della (il)logica affermazione “partito fascista=violenza”, dove addirittura, si ribaltano polemicamente i termini in questione, contribuendo alla divisione politica tra presunti falsi opposti!!

Sarete di destra ma avete un programma di sinistra
«Mussolini era socialista. Noi però non siamo di sinistra, perché siamo per il libero mercato, entro determinati confini e regole, per abbassare le tasse. Non facciamo la guerra al “padrone”, ma al capitale, siamo per la casa e il lavoro sicuro per tutti e per far tornare gli italiani a fare figli. Le grandi aziende vanno bene, ma se perseguono l’ interesse della nazione, non devono delocalizzare. Mi piaceva l’ Iri».

Di nuovo le “anime” di destra e sinistra e altre simili amenità, con i soliti proclami generalisti che potrebbero sottoscrivere tutti i gruppi della partitocrazia antifascista ( le chiacchiere non costano niente a nessuno!). La frase “Mussolini era Socialista”, che dal punto di vista storico e politico non significa assolutamente nulla, se non che si vuole alimentare la falsa storia delle “anime del fascismo” (Benito Amilcare Andrea Mussolini, in un’adunata che a chiacchiere piace tanto ai “discendenti” del nulla, affermava: “Esaminando il nostro programma vi si potranno trovare delle analogie con altri programmi; vi si troveranno postulati comuni ai socialisti ufficiali, ma non per questo essi saranno identici nello spirito, 23 Marzo 1919, Piazza San Sepolcro, Milano),  non è “buttata là” per caso. Ma per mostrarsi esattamente come il navigato giornalista afferma in seguito…

Siete un po’ democristiani?
«Siamo italiani. Servono regole in economia. Lasciato a briglia sciolta, il capitale si alimenta da solo e mangia l’ uomo, come sta succedendo».

La risposta verace a questa domanda, se l’interlocutore fosse stato sincero, avrebbe dovuto essere un solennissimo SI! Le “tartarughe”, però, hanno dimenticato anche quando, “futuristicamente” (secondo loro) si definivano “EstremoCentroAlto”, visto che polemizzavano con chi li definiva di destra e/o sinistra. Polemizzavano; ma oggi no! Oggi non c’è bisogno che si definiscano Democristiani , o “CentraliAlti” (le solite contorsioni verbali per affermare e negare ad un tempo) perché cosa essi rappresentano risalta in modo evidente!

Sorvoliamo sul politichese da caffè che ammicca al “Conducador” Berlusconi, così come agli altri alleati del Centro-Destra che però non è Destra ma “Sinistra” perché “Mussolini era Socialista”!!! Come non ci dilunghiamo anche sui presunti finanziamenti di CPI. Andiamo al sodo:

Perché se hanno tanta paura di voi non vi sciolgono?
«Perché dovrebbero motivarlo e non possono: non siamo razzisti, non siamo xenofobi, la nostra posizione contro l’ immigrazione ha delle basi socioeconomiche».

Siete antisemiti?
«Il fascismo è di natura inclusivo con tutte le identità della nazione e fino alle leggi razziali lo fu anche con la comunità ebraica: conosce Ettore Ovazza, l’ ebreo fascista? O il ministro fascista dell’ economia Guido Jung anche lui ebreo? Con le leggi razziali commettemmo un grave errore. Comprendo la rabbia della comunità ebraica nei nostri confronti ma noi non siamo antisemiti».

E gli sfottò ad Anna Frank
«Gli imbecilli in cerca di visibilità sono un male dei nostri tempi, non bisogna parlarne. Chi lo fa incoraggia i pazzi a esibirsi. Oggi fare un’ idiozia ti porta a finire sulle prime pagine dei giornali, ma questo solletica malate manie di protagonismo».

Mussolini fece un altro tragico errore: trascinò l’ Italia in guerra…
«Se vuoi essere una potenza mondiale non puoi chiamarti fuori da un confitto del genere».

Ma si schierò con i nazisti…
«Erano gli alleati del tempo, e ancora non si sapeva dell’ Olocausto».

Che però il Fuhrer non avesse tutti i venerdì a posto si intuiva…
«Nella guerra mondiale ognuno partecipa in ragione del proprio interesse nazionale. Noi volevamo espanderci in Africa, il nemico era l’ Inghilterra. La guerra doveva scoppiare a inizio anni Cinquanta, per dare all’ Italia il tempo di ricostruire l’ esercito dopo le campagne d’Africa e di Spagna. Hitler sui tempi fece una forzatura».

Ecco una domanda semplicissima, a cui si dovrebbe dare una risposta altrettanto semplice: se i gruppi della destra radicale finto-fascista corrispondono in pieno all’immaginario fasullo del fascista elaborato dalla propaganda antifascista, perché tali gruppi non vengono disciolti d’autorità? Perchè vengono mantenuti in attività gruppi ipoteticamente “pericolosi” (come afferma la martellante propaganda dei media del sistema pluto-massonico)? Le risposte sono due, e non eludibili:

  1. I gruppi in questione NON SONO ANTI-SISTEMICI !
  2. I gruppi in questione SONO UTILI AL SISTEMA, a prescindere da come essi si definiscono!

TERTIUM NON DATUR!

Infatti, tali “gruppi” vengono lasciati proliferare tranquillamente, al netto degli attacchi propagandisti fasulli effettuati a mezzo stampa contro di essi. Chi invece – tanto da far arrivare nel “parlamento” leggi specifiche, non generiche – viene realmente attaccato direttamente è il Fascista strictu sensu, davvero tale, non rozzo, non razzistoide, non teppista! Guardate un po’ (qui e qui )! Delle due, l’una! Poi appare evidente che le Tartarughe leggono quello che andiamo sbandierando ovunque, purtroppo però distorcendone il contenuto e utilizzandolo sempre e solo per colpire ancora il Fascismo! Infatti, le “leggi antisioniste”, di cui abbiamo scritto, furono un errore per come vennero stese e per la propaganda che le anticipò e le seguì, causata da fatti irripetibili di politica estera del tempo. Ma tali leggi non esclusero affatto la comunita’ ebraica in quanto tale ! Non sarebbe necessario che i “nostri” si  rileggessero l’articolo sul Fascista OVAZZA (prima e dopo le leggi rimasto tale!), ma semplicemente le stesse leggi! Ma capiamo che ci vorrebbe un coraggio da leoni ad affermare in mondovisione, come facciamo noi, che l’Italia Fascista non conobbe mai il razzismo propriamente detto! Mai! Prima e dopo le cosiddette “leggi razziali”! La “rabbia” della “Comunità ebraica” Italy-ota contro il Fascismo e Mussolini (perché il resto del mondo ha delle diversificazioni assolutamente rilevanti al riguardo), da sempre gelosa della propria unità e compattezza, sta nel fatto che le “leggi antisioniste” spaccarono per la seconda volta nella loro storia millenaria (la prima avvenne con la predicazione dei Santi Pietro e Paolo nel I° secolo d.C.) la Comunità ebraica italiana, e che oltre 6.500 (diconsi seimila cinquecento) ebrei su circa 39.000 presenti in Italia nel 1941, dopo la promulgazione dei “provvedimenti per la difesa della razza italiana”chiesero ed ottennero dal Governo di essere riconosciuti pienamente quali cittadini italiani fascisti, mentre al giugno del 1942, erano al vaglio della burocrazia statale, in attesa di essere evase, ulteriori 8.000 attestazioni di fedeltà al regime fascista da parte di altrettanti ebrei italiani, sempre finalizzate al pieno riconoscimento della piena cittadinanza italiana! Il che significa che circa 15.000 ebrei, diconsi quindicimila, avevano di fatto optato per la fedeltà al Fascismo prima di quella tribale e religiosa  all’ebraismo (1), e tutto ciò, lo ripetiamo, DOPO LA PROMULGAZIONE DELLE LEGGI del 1938! E’ questo che le “Tartarughe” dovrebbero aver il coraggio di affermare, accettando di essere davvero attaccati: non facendo finta come ora!! Ma, ovviamente, questo è quel che dovrebbero dimostrare dei Fascisti veri, cioè consci del valore della Dottrina del Fascismo, che volessero perseguirne realmente e concretamente gli obiettivi, sostenendo l’Ideale di Benito Mussolini! Precisamente quel che le Tartarughe e tutti i loro omologhi della destra radicale mai sono stati e mai hanno fatto. La loro errata e fuorviante interpretazione del Fascismo, invece, corrisponde perfettamente alla descrizione, falsa, espressa da Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti!

Nulla di nuovo sotto il sole, dunque. Solo il proseguimento sciagurato della “sceneggiata elettoralistica” allestita dall’atlantismo  per distrarre i sudditi dell’asservita “Repubblichetta delle banane Italy-ota”.  Tutto il resto è davvero NOIA, con le solite battute ripetute da decenni, dove tali soggetti continuano a prendere per imbecilli i loro critici, accusandoli di “inattivismo”, poiché il loro presunto fine  reale sarebbe nientemeno che la “rivoluzione”, il cambiamento; loro addirittura starebbero solo “imitando il pragmatismo di Mussolini”, facendo in realtà il “doppio gioco”, preparandosi a dare il ben servito alle istituzioni antifasciste! Ecco la “foglia di fico” data impunemente in pasto da 70 anni ai fessi che abboccano a tali scempiaggini (già dal tempo del fu M.S.I.), che ha prodotto decenni di magnifiche “rivoluzioni” e “rinascite” che vediamo sotto i nostri occhi. Per questo noi fascisti, gridiamo a gran voce: NO AL VOTO! I fascisti NON VOTANO PER NESSUNO!

IlCovo

Nota

1) Cfr. M. Piraino, S.Fiorito, L’identità Fascista – Edizione del Decennale, 2007 – 2017, Lulu.com, p. 323.

3 commenti su “L’ennesima testa dell’Idra antifascista asservita ai padroni atlantici!

  1. Ciao ragazzi vorrei condividere alcuni pareri personali

    Punto 1

    E’ improbabile che il proseguimento della Rivoluzione sboccasse in un pluripartitismo. Molto più probabile che una volta che la Camera dei Fasci e delle Corporazioni avesse cominciato a funzionare si sarebbe arrivati ad una elezione dei rappresentanti dal basso: questo è in linea con il pensiero di alcuni fascisti ma il parlamentarismo è antitetico al fascismo stesso: questo Di Stefano lo sa bene

    Punto 2

    Mah. Laico è diverso da laicista chissà cosa avrà voluto dire. Conosco molti ragazzi di Casapound nessuno è anti-religione ne tantomeno antiteista.

    Punto 3

    Si è contraddetto mille vote. Mussolini socialista poi….Avrebbe dovuto dire socialista a modo suo. Cioè fascista.

    Punto 4

    Purtroppo il 100% dei simpatizzanti di casapound che frequentano le loro testate online sono di un razzismo becero che più becero non si può. I vertici non lo sono ma per accaparrare voti e click stanno usando l’arma (a doppio taglio) del razzismo: quando parlano dei problemi relativi all’immigrazione l’immagine principale è sempre quella del centroafricano, con l’obbiettivo chiaro di suscitare sentimenti xenofobi. (ovviamente un nero appare diverso immediatamente)

    Sono rimasto esterrefatto che una testata come L’Intellettuale Dissidente prenda per buona l’interpretazione gramsciana del fascismo. Che è ovviamente ASSURDA.

    • Concordo con quanto afferma,Signore.Purtroppo,anche frequentando vari profili fb,il razzismo raggiunge dei livelli da far rabbrividire Rosemberg in persona.

  2. Punto 1

    L’idea centrale della concezione Fascista dello Stato, ribadita e attuata fino alla sua definitiva sconfitta militare, dunque anche durante la RSI (art. 4 del “Manifesto del PFR”) è quella di una “democrazia organizzata, centralizzata, autoritaria” (cit). E’ una forma di Stato NUOVA, non catalogabile secondo convenzioni pre-esistenti. Definita Stato Etico-Corporativo Fascista, descritto dagli ideologi più illustri, che noi abbiamo nuovamente diffuso. Tale forma di Stato è di tipo ORGANICISTICO, secondo una forma ORIGINALE, ovvero Fascista. L’accesso ai punti-chiave dello Stato da parte di TUTTI i cittadini, senza discriminazioni di alcun tipo, è dato dalla GERARCHIA a cui si deve approdare. La Gerarchia Fascista è identificabile e accessibile nella acquisizione di MERITI! Ora: come IPOTIZZAVA il Manifesto (i termini usati sono “sembra”…”per esempio”, ecc, che evidentemente sfuggono ai “socialisti del terzo millennio”), tenuto conto dell’irrinunciabile forma Statuale Fascista, che è GERARCHICA, potrebbe esserci , a date condizioni (quelle del 43-45, ad esempio!) un intervento di designazione “dal basso” in alcuni ambiti politici. FERMA RESTANDO LA BASE GERARCHICA DEL FASCISMO. Ovvero: IL MERITO! Esempio:se per ricoprire una carica, esistono 100 Fascisti meritevoli, la designazione dell’incarico potrebbe avvenire attraverso una forma di votazione. Ma OLTRE, come IPOTESI, non si è mai andati. E il fatto è CHIARO. Non è “oscuro”, non c’è bisogno di “Interpretazioni”, non c’è bisogno di “riletture” o di parlare di presunte quanto inesistenti “eredità democratiche della RSI”. Il fatto è che non c’ è una “interpretazione carente”, oppure una “sincera volontà di partecipazione” a questo baraccone indecoroso da parte di CPI! NO! Qui, SCIENTEMENTE, si FALSIFICA la Storia e la Politologia! E’ QUESTO IL PROBLEMA! CPI, e tutti gli altri atomi, si definissero socialisti nazionali, nazional-popolari, populisti, o come vogliono loro, MA NON FASCISTI! Visto che non lo sono, lo dicono, lo ribadiscono, lo sbandierano, perchè sarebbero “moderni, migliori, democratici” , ecc, ecc, MA PERCHE’ NON SI DEFINISCONO IN ALTRO MODO, MA NON FASCISTI? Questa, purtroppo, è una domanda retorica! Che DI Stefano “sappia bene” che il Fascismo sta all’opposto delle sue “concezioni” è un dato di fatto. Il problema è che proprio per questo, fa quello che fa…

    Punto 2

    La tecnica precipua di CPI, e di TUTTI i “movimenti d’area” è esattamente la “FUSIONE DI OPPOSTI”. All’interno troverai TUTTO E IL SUO CONTRARIO, proprio perchè questo favorisce una indistinta “Galassia” politica che può strumentalmente assumere varie facce, all’occorrenza. Vi è la “faccia ufficiale”, che viene di tanto in tanto espressa da alcuni responsabili. Traspare, in questa “ufficialità”, una parte “ambigua”, come in questo caso, che è APPOSITAMENTE fatta emergere per mantenere un “doppio profilo interno”, nel quale ficcarci tutto e il suo contrario. In questo modo, si favorisce la proliferazione di “anime” ma soprattutto di militanza eterogenea al punto che può essere diretta in vari “porti”, con il fine di vedersi accreditata nell’ “arco costituzionale”. Questo è quanto. Il termine “laico” visto il contesto in cui è pronunciato, è declinato nel senso social-democratico. Ma appositamente inserito in una frase secca. Così tutti i “militanti” possono vederci tutto, e il suo contrario.

    Punto 3.

    Le “contraddizioni” sono studiate. L’uso della frase “Mussolini era socialista” è strumentale. Questa solfa, dal tempo del “Camerata Beppe Niccolai” è usata scientemente, perchè fa parte di una delle vulgate coniate dall’antifascismo di stato (vedi definizione del Fascismo di Antonio Gramsci), e accettate in senso polemicamente positivo dai presunti “fascisti di sinistra”, presunti “oppositori del blocco atlantico”, ma in realtà “ossigenatori” del medesimo blocco, che si auto-alimenta con proprie nemesi da sconfiggere. Anche noi, inizialmente, siamo stati ficcati nella “grande famiglia del socialismo nazionale”, da li abbiamo ricevuto i “migliori” adescamenti, e, quando li abbiamo rifiutati, siamo stati messi nella “lista dei cattivi”. Mussolini “era Socialista” è una frase che non ha senso. E’ come dire “San Paolo era Fariseo”. Ma ha senso nell’ottica di cui sopra.

    Punto 4.

    Il discorso “razzista”, fa anche quello parte del “doppio profilo” di cui sopra. Lo sono, ma non lo sono. Si ma anche no. No ma anche si. Dipende. Poi loro hanno 2 interlocutori: i media generalisti, e la base. Che è istruita alla tecnica di comunicazione generale dei responsabili. Anche in questo caso potrai trovare dei militanti sinceramente NON RAZZISTI, come anche dei responsabili NON RAZZISTI. Altri che lo sono, in senso “materialista”, altri ancora che lo sono in senso “xenofobo” o Socialistico. TUTTO E’ FATTO APPOSITAMENTE.

    Riguardo l’Intellettuale Dissidente, foglio che è apprezzabile in alcuni ambiti, non fa che riportare l’interpretazione CANONICA del Fascismo, aggiunta di qualche elemento di “novità” rispetto alla vulgata marxista, in genere aggiornata davanti alla dimensione nazionale e popolare, potentemente Italiana, del movimento Fascista. Con stretta osservanza della “regola marxista” di piegare la realtà al dogma socialistico, Gramsci ammette qualcosa, ma la ri-porta al dogma del suo “dio”. Lo stesso Togliatti.Davanti a queste vulgate, una opzione, ovviamente che noi ripudiamo, è quella di “sposarle ma rivoltandole a proprio favore”, cioè ammettendo la cancellazione del Fascismo o addirittura la sua stessa INESISTENZA come Idea e Prassi, per identificarlo strumentalmente in presunti “eredi”…

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