
Novembre 1914 – Novembre 2024
110 anni dalla Fondazione de “Il Popolo d’Italia”, in via Paolo da Cannobio, IlCovo
“Militia est vita hominis super terram“. Questa frase della Bibbia cattolica potrebbe riassumere la “Dottrina del Fascismo”. Come anche questo brano..
“Non è felice il popolo che siede : è felice il popolo che marcia, non importa se marcia contro un nemico in armi o contro la miseria, il vizio, la prepotenza, il delitto…Non bisogna… figurarsi il Fascismo come un attaccabrighe smanioso di menar le mani. Tutt’altro! Se ama la lotta, preferisce farla in casa propria. Elevare il popolo, perfezionare le industrie, migliorare l’agricoltura, allargare i commerci, dare a ogni cittadino larghi beni materiali e spirituali sono per il Fascismo altrettante nobili lotte da sostenere, nelle quali la vittoria è gloriosa non meno di quelle riportate sui campi di battaglia. E prepararsi ad esse e combatterle significa ugualmente difendere la Patria. Perchè non è guerra pericolosa e micidiale soltanto quella che si fa con le mitragliatrici e i cannoni.. Questo insegna il Fascismo, maestro di vita. Torniamo dunque ad affermare che bisogna servire la Patria con diuturno sacrificio…Non è eroe soltanto chi muore per un’idea, come generalmente si crede. E’ eroe anche colui che vive e soffre per un’idea.E’ eroe il solitario contadino che, a prezzo di lunghe rinuncie e di inenarrabili fatiche, riesce a fare di una sterpaia paludosa un campo di grano; è eroe la giovane vedova che, votandosi tutta intera al bene del figlioletto, lavora, lotta, soffre per assicurargli un posto meno ingrato nel mondo. Se tu ti guardi intorno, di questi eroi oscuri ne troverai in ogni casa. Tutti quelli che lottano e soffrono per un nobile scopo, senza debolezze e senza rimpianti, sono eroi. Anche se la vittoria non arride ad essi; perchè non è il risultato dell’atto che fa l’eroe, ma la volontà di sacrificio che l’ha preceduto (Cfr. A. Bajocco, Cosa è e cosa vuole il Fascismo, Collana Educazione Fascista, 1940 e: “La Minaccia“)
Da giovane studente – proveniente da un ambente familiare che rispecchia esattamente ciò che è scritto nel brano di cui sopra; ambiente di contadini, nelle generazioni precedenti, soldati e di lavoratori instancabili, che con il loro sacrificio mi hanno “parlato” ogni giorno della mia vita – mi accorsi del disastro in cui versava la nostra (ex) Nazione, dal quantitativo di odio “istituzionale” in cui venivamo letteralmente “addestrati” in ogni momento delle nostre giornate. Questo fu il primo “rifiuto” che si affacciò nel mio animo, che, naturalmente, fu accompagnato dalla voglia di comprendere, di conoscere la “Verità” (termine tanto usato, quanto sfruttato per ignobili fini). Cosa stava accadendo intorno a me, e perchè esisteva un disastro delle proporzioni che vedevo? Perchè venivamo addestrati all’ odio contro un tempo inesistente? E come poteva l’odio essere costruttore di “bene comune”? Ovviamente, la mia educazione risentiva di valori profondamente radicati nella tradizione italiana, in quell’humus “contadino e lavoratore” il quale, ogni volta che si iniziava una nuova giornata, Rendeva grazie a Dio, pregando che il lavoro e il sacrificio fosse coronato, e che le lotte quotidiane fossero benedette dal Cielo. Questo “humus” mi ha accompagnato, anche da giovane ateo ribelle quale diventai nell’ambiente “sociale” che mi cresceva intorno, e che mi portava a sposare la retorica sociale dei “diritti”. Quando però entrai nel mondo giovanile della “contestazione”, mi accorsi di quanto fosse falso e quanto invece di costruire giustizia, fosse un pupazzo nelle mani di “adulti ignobili”. Il tempo era speso per la rabbia sociale, e quello che per la mia esperienza familiare doveva essere il motore della (ex) Patria, ovvero il lavoro in tutte le sue forme, era solo un “motto di carta”. Da ragazzino ho rischiato spesso di finire nei “nomi da ricordare” nelle ignobili “commemorazioni” di chi invece ci stava usando schifosamente. Volli dunque, in un moto spontaneo e individuale, “cercare”… In seguito, mi colpì che lo stesso Benito Mussolini, nel suo iniziale percorso politico che lo portò alla fondazione del Fascismo, firmava i suoi articoli come “l’uomo che cerca”. Ma, in genere, la ricerca è fatta per giungere alla Verità. Dal Sindacalismo, patriottico e costruttore, a cui approdai per “naturale sbocco” dovuto alla mia educazione familiare, arrivai al Fascismo mussoliniano, a causa di uno studio profondo e serio. Ma, anche quando compresi il motivo dell’odio istituzionale contro un tempo che era solo cronologicamente finito, ma non politicamente, io interpretai quel gigantesco edificio mussoliniano, solo dal punto di vista politico, e non anche e principalmente Mistico e di vera e propria forma di Civiltà, italiana ed universale ad un tempo. Così inizialmente ero un sindacalista, sicuramente al seguito della dottrina politica “costruttrice” del Fascismo mussoliniano, nel suo aspetto sociale, cultore del “motore del Lavoro” per la Patria, alla luce dell’ “Idea, dei valori, della radice della nostra Storia”, ma pur sempre un sindacalista.. Devo però ringraziare questo sindacalismo patriottico che ho assorbito dalla mia famiglia, perchè è stato, come fu per Mussolini, il “volano” che mi portò a comprendere quanto più profondo e grande fosse l’ideale che Egli fondò, perchè compresi che si trattava di una prosecuzione della Civiltà millenaria del nostro continente!
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Non “solo” una dottrina politica, per quanto grande! Si trattava di un mattone nel gigantesco edificio di tremila anni di Civiltà, attualizzato e sviluppato. Quando lessi per la prima volta “LA DOTTRINA DEL FASCISMO”, come appendice ai tanti libri di storia e politologia sui quali studiai, editi dai più svariati autori, provenienti dalle più varie esperienze, ebbi la conferma di quello che pensavo: quello che stavo leggendo, avrebbe dovuto, come i miei amici “contestatori” mi ripetevano, mostrarsi come una “forma di sfruttamento, violenza e razzismo” tra le più deplorevoli esistenti sulla faccia della terra. Siccome mi veniva richiesto di essere un “decerebrato obbediente”, feci l’esatto opposto: constatai che quello che stavo leggendo NON corrispondeva affatto a quello che mi indottrinavano di accettare. Quello fu il momento “zero” della mia vita: da quel momento, misi in dubbio sistematico TUTTO ciò di cui si sproloquiava istituzionalmente. “Se hanno mentito in questo ambito, possono averlo fatto in tutto”. E questo “dubbio” fu confermato. Allora, capii che il modo migliore, l’unico, per “ricostruire pazientemente il tessuto Nazionale”, per poter finalmente realizzare quel “bonum commune” a cui tutti anelano, sarebbe stato solo attraverso il Fascismo mussoliniano, ovvero attraverso la Verità storica e politica su di esso: dunque difendendo il Fascismo e diffondendo la sua dottrina verace. Questo mi portò immediatamente e spontaneamente lontano dal “neofascismo”. Cosa era quella tragica sceneggiata? Una parte della manipolazione, più grande, del nostro popolo…necessaria per mantenerci divisi ed in guerra civile permanente, come la parte finta opposta.
A fronte di questa “rivelazione”, andai davanti al Sepolcro di Mussolini, lontano dalle buffonate tragiche delle “date comandate”, sfruttate anch’esse con il “carnevale” che ne derivava, e feci un giuramento: giurai di spendermi per la Causa più grande, quella del Fascismo, ovvero dell’Unità nazionale, della indipendenza e della vera libertà. Giurai di onorare quell’Uomo, che vedevo come un Martire, che sopportò su di sè non solo il prezzo dei suoi errori, ma di quelli di tutti! Così, con l’aiuto e l’accordo dei miei amici, pensai che l’unico modo per “ricostruire” non sarebbe stato e non poteva essere attraverso le formazioni politiche , ma attraverso un lavoro, sicuramente titanico, di riparazione e ri-edificazione senza soluzione di continuità, per far giungere i miei concittadini alla stessa conclusione a cui ero pervenuto, indicata dalla Realtà dei fatti, arrivando a “rigenerare” i Militi di cui si parla all’inizio. Questo periodo era quello in cui mi avvalsi della Rete Internet, che conosco dal di dentro per la mia competenza specifica a riguardo. Insieme ai miei amici, Giacomo, Paolo – e altri che poi presero chi strade diverse, chi pieghe sconcertanti tradendo il proprio percorso politico – che condividevano con me questo stesso sentire, cercai prima “sponde”, poi persone, per ricominciare da zero. Era il tempo della costituzione dei “Circoli Roma Invicta“, pseudonimo che adottai per riassumere una identità. In quello stesso periodo incontrai Marco Piraino. Egli, sebbene parte di un partito politico, aveva intrapreso un percorso molto simile al nostro, e si mostrò molto interessato al progetto che era ancora nella sua fase embrionale. Infatti, mentre iniziavamo a conoscerci e frequentarci, con scambi sempre più fitti, Marco si affiancò a noi, volendo saggiare quanto stavamo portando avanti. In un forum di cui ormai forse si è perso il ricordo, frequentato dalla gioventù missina, prese corpo la proposta dei Circoli autonomi, che si impegnassero a questa diffusione e ricostruzione veracemente fascista. Ma, quello che accadde, ci fece comprendere che effettivamente la strada che intendevamo seguire era quella giusta. La riunione fondativa dei circoli, con la conseguente elezione del sottoscritto a responsabile generale, fu mandata all’aria, le persone che avrebbero fornito una sede sociale per il primo circolo romano si diedero alla macchia, e il promotore di questo boicottaggio scrisse un messaggio, che mi fu consegnato brevi manu, dove si auto-nominava capo dei raggruppamenti, esautorando il sottoscritto per poi offrigli una tanto inutile quanto assurda “collaborazione”, a patto che avessi accettato le “varie anime dell’area neofascista“. Questo, ovviamente, era un insulto, a fronte del fatto che tale nostra iniziativa era esattamente in opposizione diretta al neofascismo,e a tutte le contraffazioni del Fascismo, create a bella posta per meglio evitare che questo grande ideale, potesse emergere per quello che è, e per la funzione irrinunciabile che ha in merito al domani del nostro Popolo! Così, continuando ad inseguire questo progetto, chiamando a raccolta TUTTI, da qualsiasi parte politica provenissero, facemmo in modo di organizzarci autonomamente, e di aprire il nostro spazio. Anche in questo frangente, subimmo altri attacchi e opposizioni veementi. Da queste esperienze si arrivò, nel 2006, alla fondazione de IlCovo, che avrebbe finalmente organizzato e portato avanti questo “sogno titanico”, che però non ci intimoriva affatto. Tutti noi eravamo certi del Sacrificio che avremmo dovuto accettare di compiere; e che avremmo subito inevitabili persecuzioni. Avevamo, però, una cosa che nessuno aveva: la Fede. Anche grazie a Benito Mussolini, infatti, compresi che la Religione non era quella orrenda caricatura che disprezzavo, ma la Fonte e il Culmine della nostra Civiltà (“Se poco fa sono entrato nel Tempio e mi sono inchinato dinanzi all’Altare, ciò non ho fatto per rendere un omaggio superficiale alla religione dello Stato, lo ho fatto per un intimo convincimento perché penso che un popolo non può divenire grande e potente, conscio dei suoi destini, se non si accosta alla religione e non la considera come un elemento essenziale della sua vita privata e pubblica. Se voi che mi ascoltate adeguerete i vostri atti a queste parole, vi convincerete che la Patria si serve soprattutto in silenzio, in umiltà e in disciplina, senza grandi frasi ma col lavoro assiduo e quotidiano” . Cfr. “Opera Omnia di Benito Mussolini”, a cura di Edoardo e Duilio Susmel – La Fenice – 1951)! Così, imboccammo la strada della ricostruzione… e ne pagammo le conseguenze in più momenti, negli anni. Uno degli ultimi, molto recente, conclusosi da poco e sopportato con coraggio e tenacia da Marco Piraino. L’esperienza del Covo fece comprendere a tutti che il fondamento del Fascismo è esattamente la Mistica Fascista, e che per questo il Fascismo era ed è odiato. Perchè rappresenta, in uno, la Civiltà Romana – Cristiana nel suo sviluppo armonico. Così, il passo successivo più naturale fu intitolare la nostra Associazione alla Scuola di Mistica Fascista di Niccolò Giani, ri-fondandola a suo nome. Anche questa scelta fu confermata nella sua giustezza dalla reazione furibonda che ne seguì.
Quello che è riuscito ad ottenere ilCovo, pur essendo un piccolo mattone nell’immenso edificio della nostra Civiltà, grazie a tutti coloro che vi hanno partecipato attivamente, a vario titolo, ha dell’incredibile: non si spiegherebbe se non alla luce della Fede! Nulla di tutto quello che è stato ottenuto, sia a livello nazionale che internazionale, fu mai nemmeno lontanamente sfiorato da chiunque dalla fine della seconda guerra mondiale, e dall’inizio dell’occupazione militare permanente della nostra Nazione e del nostro continente. Potremmo definire, quale apice della nostra attività, dopo aver Marco pubblicato l’ “Essenza Dottrinale del Fascismo” su una rinomata rivista storica internazionale, e dopo che la prima edizione dell’Identità Fascista fu acquisita dallo YAD VASHEM, prima l’incontro, e poi la collaborazione con il Mons. Professor Ennio Innocenti, già giovane volontario della GNR durante la Repubblica Sociale Italiana, redattore della post-fazione dell’ultima edizione dell’Identità Fascista, e soggetto del libro commemorativo che lo riguarda, che ci chiesero di contribuire a scrivere, e dove ci mostrammo direttamente, chiaramente ed inequivocabilmente per quello che siamo e per cosa peroriamo: ovvero, IL FASCISMO. Per non parlare della video conferenza con il Tomista Don Curzio Nitoglia, insieme al Dott. Raffaele Amato (del quale recensimmo il bel libro “Vangelo e Moschetto”) al quale siamo legati da una sincera amicizia. Così come l’organizzazione delle Conferenze, grazie a Giacomo e Paolo, e il loro lavoro “dietro le quinte”, senza il quale nulla sarebbe potuto avvenire. Questo, però, potrebbe far cadere nell’errore, gravissimo errore, della “soddisfazione”. Nulla di più lontano dall’etica fascista! Ma, allo stesso tempo, non è possibile, pena l’ingiustizia, non considerare la Realtà: la Scuola di Mistica Fascista “Niccolò Giani”, ha posto il suo mattone nell’edificio della ricostruzione! Carlo Alberto Biggini, poco prima della fine delle ostilità, vaticinò questa speranza, che è stata messa in pratica esclusivamente dal Covo! Per questo, l’odio profondo contro questa nostra associazione ha continuato a montare, la reazione rabbiosa del Nemico non si è fatta attendere…ancora una volta.
Così, tutta questa violenza, tutti questi attacchi, non potevano e non possono essere affrontati senza raccogliere tutte le forze. E per questo, in certi momenti, è necessario “fermarsi”. Non per arrendersi, non per riposare: ma per elevarsi. Le responsabilità ed i doveri a cui sono chiamati gli Uomini, sono impellenti in tutti gli ambiti. L’ambito Individuale e Comunitario sono strettamente collegati, e necessitano di un bilanciamento costante. E, innanzi alle sfide sempre più grandi che ci riserva il futuro, è necessario “prepararsi”.
Così, coloro che ci seguono avranno notato un diradamento delle attività associative; una attesa in merito ad azioni annunciate ma non ancora coronate dalla realizzazione. Questo non perchè inerti, ma per l’esatto contrario. Il momento della Lotta aumenta la sua veemenza. E dunque, occorre sacrificarsi ed aumentare la fatica. Per questo, non per altro, è necessario “fermarsi”, sostare in “ripresa”, e guardare il futuro negli occhi.
IlCovo, dunque, si pone sul ciglio del monte. Ci fermiamo, ma non lasciamo la nostra causa. Non lo faremo mai, nemmeno dopo morti. Per cui, inseriremo in questo articolo tutta la nostra produzione, e manterremo, finchè non si deciderà altrimenti in base alla necessità, i nostri spazi aperti.
Pubblicazioni:
- Voce cristianesimo del Dizionario di Politica del PNF
- Polemica antisionista di Mussolini, 1928
- Statuto del PNF – 1938
- IL PARTITO NAZIONALE FASCISTA – 1938
- Pini:Susmel -Mussolini. L’uomo e l’opera. Vol. 4
- Pini:Susmel -Mussolini. L’uomo e l’opera. Vol. 3
- Pini:Susmel – Mussolini. L’uomo e l’opera. Vol. 2
- Pini:Susmel – Mussolini. L’uomo e l’opera. Vol. 1
- La Mistica come Dottrina del Fascismo
- Giani – Ordinameto sociale Stato fascista
- Bortolotto – Dottrina Fascismo
- MURRI, Fede e Fascismo, Idea Universale Roma
- Susmel su Carteggio Mussolini – Churchill
- Pini-Susmel, Ultimi giorni Duce
- MUSSOLINI – di G. Pini, Biblioteca del Covo
- Acerbo – Fondamenti dottrina fascista razza
- Attualità del Covo – Settima Edizione: 2013-2022
- Dopo la Rivoluzione Fascista -Don L. Dilda
- L’Organizzazione del P.N.F. – A. Canepa
- La Marcia su Roma – Biblioteca del Covo
- Autorità e Gerarchia – Biblioteca del Covo
- Barnes, Aspetti Universali Fascismo – Biblioteca del Covo
- Il Fascismo nella crisi d’Europa
- La Conciliazione – Scritti di Arnaldo Mussolini
- Fascismo e antiborghesia
- Europa senza europei
- CONOSCERE IL FASCISMO
- Diz.Pol.Pnf. – Plutocrazia
- Leggi romane e leggi fasciste
- Diz. Pol. Pnf. – Sovranità
- Stato fascista e principio corporativo
- Dizionario Politica P.N.F. – voce Cultura
- Idea-romana-dello-stato-unitario
- Testi Mistica Fascista – Biblioteca del Covo
- Fascisti e Cattolici
- L’Ordinamento dello Stato Fascista
- Fascismo contro Comunismo
- IL POPOLO NEL FASCISMO
- Reginaldo Giuliani – Conferenze patriottiche
- Realizzazione Stato Corporativo
- Superni destini sacra Urbs – Card. Schuster
- Mistica Fascista
- Necessità Mistica Rivoluzionaria
- Mistica Autarchia Fascista
- Fascismo Educatore
- Autonomia Dottrina fascista
- Marcia Ideale Mondo Civiltà Fascista
- Niccolò Giani di F. Mezzasoma
- Coscienza e Dovere
- Rivoluzione Ideale
- Collaborazione di Classe
- Stato e Popolo nei secoli XIX e XX
- Pensiero ed Azione
- Camerata dove sei
- L’Ordine Corporativo Fascista
- Pannese – Etica Fascismo
- A. Rocco
- GS Spinetti – Elem. Dott. Fascismo
- Spinetti – uomo-integrale-di-mussolini
- La Mistica Fascista
- Panunzio – Stato Nuovo
- Il Soggetto dello Stato – Costamagna
Edizioni:
Forum del Covo
Vblog del Covo
Invito, quale Fondatore di questa Associazione FASCISTA, tutti gli uomini di buona volontà al sostegno, fondato sulla FEDE! Questo è il momento di rimanere saldi! Dio ci aiuterà!
AD MAJORA
Stefano Fiorito, RomaInvictaAeterna, Fondatore de ilCovo, Studio del Fascismo Mussoliniano, Scuola di Mistica Fascista “Niccolò Giani”.
vi auguro ogni bene possibile. Non ci abbandonate!
Grazie per il sostegno! No, non vi abbandoneremo!
quando riprenderete?
Quando e come Dio vuole. Per questo invitiamo a intensificare il sostegno fondato sulla Fede
grazie per avermi risposto, avrei delle domande: è vero che Mussolini voleva cacciare via il Papa dall’Italia?e che pio XII ha partecipato alla caduta di Mussolini? Questo mi viene detto da cattolici che rigettano il fascismo e sono conservatori mi potreste chiarire? Grazie
Purtroppo la viltà ha molti volti. Questi “Cristiani conservatori”, che si dicono “alternativi” ma che rinnegano l’unico sistema politico esistente veramente filo-cristiano, in qualche modo devono “giustificare” il loro atto vile. E allora dove non arrivano i fatti e la storia, arriva l’invenzione patentata. Il calderone dei “sistemi politici pagani” è riempito anche col Fascismo, così è più facile scappare dalle proprie responsabilità. Le fandonie sui “segreti piani di Mussolini”, contro Papi, Santi, individui e contro l’intero mondo, sono nè più nè meno che chiacchiere di quart’ordine. Chi volesse davvero avere chiaro di quali fossero i rapporti tra Mussolini e i Papi del suo tempo, specialmente con Pio XII (che chiamava il Duce “Diletto figlio”!), dovrebbe leggere il monumentale “La conversione religiosa di Benito Mussolini”, del compianto don Ennio Innocenti. Se non bastasse, si dovrebbero leggere gli articoli di Mussolini redatti durante la RSI nella corrispondenza repubblicana. In ogni caso, i cosiddetti “conservatori”, sono di fatto quinte colonne dei Massoni che dicono a chiacchiere di voler ostacolare. Ed hanno una delle responsabilità più gravi: quella di concorrere scientemente alla distruzione dell’Europa!
grazie romainvicta in bocca al lupo per tutto
scusate, un’ultima mia curiosità: se Hitler avesse vinto la guerra l’Italia avrebbe conservato lo stesso la sua sovranità nazionale o sarebbe stata influenzata in qualche modo? Io penso che Mussolini avrebbe difeso l’Italia dall’influenza tedesca in caso di vittoria perché senza il lend lease la Russia avrebbe perso
L’Italia, una volta decisa l’entrata in guerra, non avendo ottenuto la conferenza di pace richiesta, ha intelligentemente dato un aspetto politico alla propria partecipazione. Politico e Sovrano. La tanto vituperata formula di “guerra parallela” significava proprio che l’Italia voleva fungere da strumento di equità, pensando ai suoi interessi e anche a quelli degli altri europei. Intanto, se l’Italia avesse vinto, e dunque anche la Germania, non si sarebbe verificato il metodo di vassallaggio attuato poi dai “liberatori” (basta vedere come i liberatori Fascisti si sono comportati in Spagna), ma, si sarebbe verificato un trattato di Pace che avesse rispettato le nazioni sconfitte, e non avrebbe imposto una occupazione permanente. L’assetto politico dell’Italia, che sarebbe diventata il fulcro del Mediterraneo, avrebbe bilanciato la Germania, e, accordandosi con le altre nazioni europee, l’avrebbe sicuramente “chiusa” nel suo spazio vitale. Se queste ovviamente sono solo ipotesi, è però STORIA la volontà Italiana di bilanciamento e di equilibrio in Europa, manifestato durante tutto il corso della guerra. Il libro di Emilio Gin, L’ora segnata dal destino, può essere un utile ausilio. Mai quanto l’insuperata Opera di Susmel che abbiamo pubblicato sul Covo
questo dimostra la grandezza di Mussolini! Altro che burattino di Hitler
…detto dai burattini di Satana, e tenendo conto che Hitler era UN LORO burattino, mosso contro l’Italia
non penso che Hitler sia stato un burattino dei massoni visto che ha distrutto la massoneria su che base lo dite? Hitler sarà stato un caso proprio a parte
La storia della ascesa fulminea di Adolf Hitler, in un partito che non aveva fondato, la sua diretta filiazione alla Società di Thule tedesca, la sua filosofia, i soggetti che lo hanno appoggiato, con la sua approvazione (questo differenzia Hitler da Mussolini. Mussolini fu appoggiato da vari elementi, molti dei quali aspiravano a manipolarlo. Il problema con Mussolini nacque proprio perché rifiutò di farsi manipolare. Mentre Hitler volle collaborare coi suoi pupari) … ecc… Hitler fu espressione di un determinato tipo di concezione esoterico-misterica. La praticò attraverso il partito nazional-socialista. Al suo interno si formarono elites segrete che saldarono sodalizi con i presunti loro nemici (anglo-americani). Galli ha scritto un libro interessante sul Nazismo esoterico. E anche di recente vi sono studi che si occupano di questo particolare aspetto. Il nostro Giacomo-tribvnvs si è occupato incidentalmente anche di questo aspetto nell’articolo riguardante le trattative segrete inglesi e la morte di Himmler
Ah non sapevo, grazie per questa curiosità
https://www.ibs.it/hitler-cultura-occulta-libro-giorgio-galli/e/9788817066617
…faccio seguire alle parole, i fatti. Buona lettura
Stato e Chiesa
(Pubblicato in « Corrispondenze Repubblicane », 14 luglio 1944)
di Benito Mussolini
La formula della legge d’applicazione dei Patti lateranensi in cui si dichiarava, riprendendo l’articolo 1 dello Statuto albertino, essere la religione cattolica apostolica romana religione ufficiale dello Stato, non fu mai vuota affermazione. Si riconosceva con essa la cattolicità del nostro popolo credente e professante, profondamente dotato di spirito religioso, disciplinatamente rispettoso della gerarchia ecclesiastica, fedele osservante dei riti. Il cattolicesimo era ed è, in Italia, una forza viva come forse in nessun’altra nazione. Per questo noi abbiamo, se altri mai, il diritto di chiamarci figli primogeniti della Chiesa.
La politica fascista, prima e dopo il Concordato, si imperniò proprio su questa constatazione; e volle fare dello Stato italiano uno Stato cattolico non soltanto nelle forme esteriori, ma anche e soprattutto nell’intima essenza dello spirito. Si venne a creare cosi un affiancamento costante dello Stato alla Chiesa, di cui non è possibile ignorare la realtà.
I grandi avversari del cattolicesimo, quel comunismo materialista e quella massoneria atea che tante e tante encicliche avevano condannato con parole dure, furono anche gli avversari del fascismo, e la lotta venne condotta con criteri e spirito comuni. La formazione morale e l’educazione religiosa vennero dallo Stato fascista affidate alla Chiesa cattolica, recando ad essa esplicitamente funzione di magistero. Persino il problema sociale venne affrontato con tali identità di vedute rispetto a quello cristiano che si poté parlare di un Toniolo come di un precursore del corporativismo e si poté citare la Rerum novarum come un testo introduttivo alla Carta del lavoro. Il regime concordatario, insomma, con le sue garanzie giuridiche, con la tutela della dignità del clero e con il riconoscimento dei diritti della Chiesa, non non era che una fra le tante espressioni di un più vasto orientamento politico per cui il fascismo spiritualista si affiancava alla Chiesa cattolica.
Di questa collaborante fraternità di spiriti e azione s’ebbero riconoscimenti continui, che vanno dalle dichiarazioni pontificie del 1929 all’atteggiamento del clero nella lotta antisanzionista del 1935.
Si sanava cosi un dissidio che turbò per molto tempo la coscienza del popolo italiano e che fu di danno tanto all’Italia quanto alla Chiesa di Roma.
Oggi l’atteggiamento di molti tra gli esponenti del clero sembra riproporre il dissidio, se pur su basi diverse da quelle di allora. Si tratta forse di fenomeni individuali, ma ormai essi hanno assunto sufficiente ampiezza e portata perché si debba tenerne conto almeno come fatto psicologico. E allora viene naturale di chiedersi quali siano stati i motivi di certe palesi o latenti ostilità ecclesiastiche nello Stato fascista, a chi debba riportarsene l’origine e la causa. Se un distacco si è potuto individuare, vuole dire che un distacco fra i due contraenti lateranensi, almeno in piccola parte, esiste. E giova specificare di chi sia stata l’opera. La risposta è semplice. Non dello Stato fascista, fedele sempre ai principi affermati nelle leggi e nelle dichiarazioni del suo capo, esecutore puntuale e zelante delle clausole concordatarie, ligio ai presupposti sociali e politici che coincidono con quelli più volte espressi autorevolmente dal cattolicesimo.
A certo clero non è forse inopportuno ricordare alcune cose. Anzitutto le questioni di principio che rendono naturale un’alleanza fra la dottrina della Chiesa e quella del fascismo, l’una e l’altra spiritualiste, l’una e l’altra profondamente umane, l’una e l’altra pensose del miglioramento e dell’elevazione della massa. E poi anche il debito di riconoscenza verso l’unico regime che, in una ventennale politica univoca, abbia sempre riconosciuto alla Chiesa tutto quanto alla dignità e alla missione della Chiesa si confaceva. Infine il suo stesso interesse: di fronte al fascismo cattolico stanno oggi le forze dell’anti-Roma e dell’antireligione. Un’alleanza con esse non può essere che temporanea e caduca. Coloro che credono possibile il compromesso con le nazioni anglosassoni dimenticano quanto in esse contino le forze antiromane della massoneria e del giudaismo e quanto dispregiativo sia ancora in Inghilterra e in America il termine di « papista »; coloro che si sono accostati al bolscevismo fingono di non ricordare la lotta contro il clero e la Chiesa condotta con tanta asprezza e con si sanguinosi metodi in Russia e in Spagna e di non vedere come la proclamata attuale tolleranza religiosa di Stalin sia soltanto una mossa diplomatica in un abile gioco di conquista.
Sono, queste, considerazioni di cui dovrebbero tenere conto sacerdoti e fedeli nel risolvere nel foro della loro coscienza i due grandi problemi che hanno sempre costituito il punto di contraddizione del cattolicesimo e più lo sono oggi: la giustificazione o almeno la cessazione della guerra e la conciliazione del patriottismo con l’universalismo religioso.
Se è vero che la Chiesa ha sempre predicato la pace e ha sempre considerato il conflitto armato come un deprecabile evento, è altresì vero – né bisogna citare la storia per rendersene conto – che essa ha saputo distinguere tra guerre ingiuste e giuste; che ha notato come esistano paci più sanguinose di certe guerre perché sono paci iugulatorie; che ha sempre riconosciuto ai popoli ildiritto di tutelare le loro aspirazioni alla vita e la loro dignità nazionale.
E nella guerra, quando la Patria è in pericolo, anche il clero può e deve prendere posizione in nome della Patria appunto. I sacerdoti non possono dimenticare che in loro, al di sotto della veste talare, sta un cuore di cittadino. Il sacerdozio è universale, ma non antinazionale. Il clero è fatto di uomini necessariamente legati alla loro gente e alla loro terra. Dimenticarsi della Patria è anche per un ecclesiastico rinunciare alla parte essenziale della sua personalità umana.
Ma ora la parola Patria si presta a troppi equivoci. Perciò noi precisiamo: questa Patria, quella che è fedele ai patti e che difende la sua esistenza. I motivi per cui il clero dovrebbe essere al nostro fianco sono quelli già detti: perché noi combattiamo contro tutti i suoi secolari e irriducibili nemici; perché noi soli rappresentiamo la tradizione romana e cattolica d’Italia e tentiamo di salvarne l’avvenire.
Se questo non bastasse, il clero dovrebbe ricordare almeno che la sua è sempre stata funzione di ordine e di pacificazione. Ora molti dei suoi componenti sembrano esplicare la funzione opposta: si fanno, consciamente o meno, fautori dell’anarchia, del disordine, dell’opposizione alle leggi, del crimine. Cioè vanno contro all’insegnamento che la Chiesa, dalla frase evangelica « date a Cesare », ha sempre professato. Queste considerazioni non tolgono che la realtà appaia più di una volta diversa da come logicamente dovrebbe essere. Si assiste a quegli sbandamenti morali cui accennava l’episcopato veneto nella sua « notificazione »; sbandamento dei fedeli, sì, ma anche degli stessi pastori, che trova le sue origini in certi atteggiamenti non chiari, in silenzi e parole equivoci, in attività eccessive e soprattutto in prese di posizione da parte di quegli organi politici che, pur non avendo nulla a che fare col corpo mistico della Chiesa, fanno capo tuttavia alla santa Sede.
Bruciano ancora, nel nostro cuore di italiani credenti, alcune parole dette dal santo Padre al ventiduesimo reggimento canadese e più di recente a un gruppo di oltre quattromila soldati invasori. Sappiamo che esse non rientrano nel magistero del Pastore dei popoli e non hanno valore definitivo. Sappiamo quindi che esse non obbligano i fedeli. Ma temiamo che possano ingenerare un ulteriore sbandamento negli spiriti e far confondere con lo spirituale, con i principi della Chiesa, con il dovere dei sacerdoti e dei fedeli, quello che non è se non l’atteggiamento politico contingente di una specifica diplomazia, che risente talora di preconcetti e forse di nostalgie temporalistiche. Temiamo che il gregge non diretto dai Pastore verso l’ovile sicuro si disperda e sia facile preda dei lupi.
grazie per queste documentazioni importanti! Spero che in futuro farete articoli su come il fascismo ha risollevato l’ Italia rispetto a tutti gli altri sistemi politici
Vedere il seguente articolo. Buona Lettura:
https://bibliotecafascista.org/2020/10/21/perche-fascisti-nel-21-secolo/
Cari Camerati (lasciatemi usare questo termine, mi piace), voglio fare a tutti voi gli auguri per un Santo Natale, e che il Signore continui ad illuminarci sulla difficile strada che dobbiamo percorrere in questi tempi amari. Ma con il vostro aiuto ci riusciremo! Forza e coraggio!
Buon Natale del Signore Gesù Cristo
auguri di anno nuovo a tutti i fascisti de il covo, potreste rispondere a questo articolo? https://www.totalitarismo.blog/mussolini-servo-del-capitale/amp/
Tutta la nostra produzione risponde a questa fandonia del “Mussolini servo del capitale”, insieme a tutte le altre sulla “violenza, il razzismo e lo sterminio”. Come nel caso dello “sterminio dei suoi oppositori”, che invece sono quelli che lo hanno ammazzato e appeso per i piedi “come un cane tignoso” (cit. Pertini), dopo essere stati salvati da lui da morte sicura, Mussolini era talmente tanto “servo del capitale” che i Plutocrati che hanno supportato i nemici dell’Italia sono stati gli stessi che lo hanno fatto cadere! Il tipo di Stato Fascista non è catalogabile con le categorie convenzionali. Alfredo Rocco, che abbiamo pubblicato, e Michele Federico Sciacca, allo stesso modo, rendono chiara la peculiarità del tipo di Stato Fascista, che è uno Stato che “trasforma” la realtà politico-economico-sociale, verso il suo proprio modello, che è etico-corporativo. Non è Liberale, nè Socialista. Ma chi ragiona con le categorie di pensiero imposte, criticherà lo Stato Fascista, perchè in “un certo tempo” favoriva la proprietà privata…mentre in un “altro tempo” quella pubblica. Oppure, in un “altro ancora” la Socializzava. Allora, ci sarà un Fascismo non “abbastanza liberale”, un Fascismo non “abbastanza collettivista” …e un Fascismo non “abbastanza Socialdemocratico”. Tutto questo dimostra la pochezza delle interpretazioni antifasciste del Fascismo, e la malafede della propaganda antifascista
Devono infamare il fascismo quando è l’ unico sistema politico umano che si può dire moderno, o fascismo o barbarie! Inoltre non capisco perché durante la resistenza ci furono cattolici che combatterono contro la RSI nonostante il fascismo ebbe fatto molto per la chiesa
…è un discorso che si potrebbe estendere a varie categorie di traditori e criminali. Ma più che cercare una risposta nei benefici che hanno ricevuto dal Fascismo, e che non hanno ricambiato, si deve andare a vedere a CHI SI SONO VENDUTI e perché. Davanti alla scelta tra l’onore la ricchezza e il potere, i “buoni e popolari ” hanno scelto il secondo scenario
Buon anno
Oggi, 27 gennaio 1924, il Duce firmava l’annessione di Fiume all’Italia.
Buon anno a tutti voi, sperando di rivedere prestissimo la consueta attività informativa su queste pagine.
Sursum corda!
approfitto per segnalare che ho dei problemi a lasciare i commenti con le mie credenziali attuali. Per lasciare questo commento e quello precedente, ho dovuto inserire un altro indirizzo email che non esiste, ma il nome utente “Littorius” è sempre quello. Sarebbe possibile controllare?
Grazie!
Gentilmente ci dici con quale indirizzo mail hai il problema? Grazie
eccomi. Le mie credenziali sono:
email: salvatore.besso@outlook.it
nome utente: Littorius
Tuttavia, accedendo con queste credenziali mi viene chiesto di effettuare di nuovo l’accesso con questo messaggio:
Ti viene richiesto di effettuare l’accesso perché salvatore.besso@outlook.it è utilizzato da un account diverso da quello che stai usando ora.
??? Non capisco, poiché non ho ancora fatto l’accesso. Comunque rifaccio l’accesso e ricevo questo messaggio (più o meno):
L’utente Littorius non è autorizzato ad usare questa bacheca…
Questo succedeva ieri. Ora provo ad inviare questo messaggio, sempre con l’indirizzo “vero”, e vediamo cosa succede.
Segnalo inoltre che non è più possibile fare il login su
http://www.ilcovo.mastertopforum.net
ma forse è voluto?
Grazie
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Aggiornamento 1:
ho provato ad inviare il testo sopra questa riga con il mio indirizzo vero. Apparentemente sembra che l’invio sia riuscito, ma non è così, il commento non appare. Ora provo ad usare di nuovo l’indirizzo email inesistente…
credo ci sia un problema specifico su quella mail , che esula dal nostro blog. Vediamo il tuo user, non ci sono blocchi né ne abbiamo messi
consiglio di svuotare cookies e memoria del browser in uso
grazie
a questo punto forse è meglio che cancelli del tutto il mio account, sia quello outlook che quello alice che non esiste; poi proverò a registrarmi nuovamente.
Anche questo commento viene inviato con l’indirizzo inesistente “alice” e sembra funzionare sempre
Si forse una ri-iscrizione può risolvere, se c’è qualche problema sul quell’account
Perdón por no poder expresarme en italiano ¿Tenéis algún artículo, o libro, recomendación, etc que hable en detalle sobre la socialización en la RSI?
Al no conocer el italiano, a pesar de parecerse al español, me pierdo un poco buscando en vuestra página web.
I don’t know if you maybe understand it better this way. Let me know if you want me to reformulate my question in English.
Saluti dalla Spagna!!!