
MEMORIALE SOMMARUGA, LUGLIO 2022
Circa una decina di giorni fa, mi trovavo nel territorio marsalese e casualmente ho avuto la possibilità di passare nei pressi del memoriale dedicato al Colonnello Sommaruga, anch’egli eroico protagonista della “Battaglia di Sicilia” al pari di Sergio Barbadoro. E’ stata piacevole la sorpresa di notare come il monumento, dopo l’articolo che ad esso dedicammo nel luglio 2018, fosse stato restaurato e ripulito nell’ottobre 2019. Pensavo, allora, proprio alla luce di quanto avevo osservato, che in occasione dell’imminente anniversario del suo martirio, le associazioni d’arma e non dico le cosiddette “autorità”, ne avrebbero ricordato ed onorato doverosamente la memoria. Purtroppo mi sbagliavo, poiché lo scorso 25 luglio, trovandomi nuovamente e senza averlo preventivato in zona, ho potuto appurare che nessuno aveva lasciato alcun mazzo di fiori o corona in loco; io stesso non essendo preparato ho potuto solamente onorarlo con una preghiera ed il mio personale “Presente”! Ma non basta! …mi sono detto, ed allora per rimediare all’altrui silenzio, oggi, sebbene in ritardo, lo vogliamo ricordare nuovamente NOI fascisti de “IlCovo” chi era e cosa ha fatto la “Medaglia d’oro al Valor Militare” ERMINIO SOMMARUGA per l’ITALIA e per il POPOLO ITALIANO!
Era nato nel 1893 a Pavia e si era diplomato a Piacenza come perito agrimensore nel 1911, due anni dopo ammesso al corso allievi ufficiali presso il 3° artiglieria da fortezza e nel novembre 1914 venne nominato sottotenente di complemento. Destinato al 10° artiglieria da fortezza, partecipò dal maggio 1915 alla prima guerra mondiale congedandosi nel 1920 col grado di capitano. Ritornato alla vita civile, venne assunto come geometra prima al Consorzio Bonifiche dell’Alta Italia e poi dal 1930 al Consorzio Bonifiche della Piana di Catania. Promosso maggiore a scelta nel 1934, dopo un mese di richiamo nel 1939 presso il 24° reggimento artiglieria divisionale, fu mobilitato il 31 maggio 1940 ed assegnato al 22 reggimento artiglieria Palermo. Tenente colonnello nel dicembre 1942, fu destinato nell’aprile 1943 al 287° reggimento costiero, in posizione nei pressi di Marsala… e fu li che dovette fronteggiare gli invasori angloamericani nelle giornate del 23 e 24 luglio di quell’anno.

PARTICOLARE del MEMORIALE, LUGLIO 2022
La mattina del 23 luglio Egli era al comando della postazione, ed ostacolò coi suoi uomini per due giorni l’occupazione di Marsala da parte delle truppe statunitensi, durante i quali, l’eroico Comandante del XX° Gruppo Misto in forza al 287° Reggimento Costiero, alla guida di un caposaldo in posizione dominante lungo la via che porta a Salemi, tanto sul versante costiero che sul versante di terra, continuò a far fuoco con le artiglierie, sia sulle navi nemiche Alleate che si trovavano ormai a ridosso della costa e che cannoneggiavano la posizione, quanto sui mezzi corazzati e le truppe U.S.A., bloccate dalla demolizione del ponte sul fiume Sossio. Nelle prime ore del 24 luglio, le truppe statunitensi, ricevuti rinforzi ed oltrepassato il ponte, lo stringevano d’assedio. Avendo intanto il presidio italiano esaurite le munizioni di artiglieria si diede mano alle mitragliatrici ed alle armi di piccolo calibro, ma strettosi l’assedio del nemico ed esaurite progressivamente le possibilità di difesa, rifiutando ugualmente qualsiasi proposta di resa, l’eroico difensore italiano venne fucilato dai militari U.S.A. …di seguito la motivazione ufficiale della Medaglia d’oro alla memoria conferitagli nel 1946:
“Esaurite le munizioni di artiglieria del gruppo ai suoi ordini, prese il comando di un importante caposaldo costiero attorno al quale si addensava il nemico, cui rivolse il fuoco delle poche mitragliere disponibili. Circondato da presso, mentre i pochi uomini rimasti attorno a lui aderivano alla resa, con nel cuore l’amarezza della ineluttabilità di un avverso fato, decise di continuare da solo l’impari lotta e morire sul posto. Allontanati energicamente alcuni civili che andavano incontro al nemico con drappi bianchi, in segno di resa, si slanciò sulla mitragliatrice rimasta per spegnervi con la fiamma della sua grande anima l’ultima cartuccia. Indi al nemico scoprì il petto gridando: eccovi un bel bersaglio, volle che i battiti del suo nobile cuore fossero spenti dalla mitraglia. In un tristissimo momento della storia italiana affermava col cosciente sacrificio supremo il sentimento del dovere e la capacità di valore dell’ufficiale italiano, esempio di virtù adamantine per i viventi e per i posteri.”
– Marsala, 23 – 24 luglio 1943.

STELE del MEMORIALE
…COLONNELLO ERMINIO SOMMARUGA! …PRESENTE!
IlCovo