Cari lettori, abbiamo appena manifestato il nostro recente compiacimento in merito alle interpretazioni storiografiche “crollate” sotto i colpi delle Verità da noi tenacemente diffuse negli anni (qui), che già notiamo come anche la nostra critica politica venga ormai ampiamente “acquisita” anche dal punto di vista delle analisi svolte dagli avversari, pur se, naturalmente, con fini opposti ai nostri. Chi ci conosce, già sa che, in qualità di Associazione “ilCovo”, non abbiamo mai mancato di analizzare la realtà che ci circonda (multiforme solo in apparenza!) con spregiudicatezza ma anche con grande attenzione, riuscendone per questo a decifrare con lungimiranza il vero senso, andando al di là della ingannevole superficie. Ad esempio, abbiamo osservato fin dalla nascita dei cosiddetti “movimenti contestatori” come la loro rapida evoluzione in senso intra-sistemico, dovesse già riscontrarsi negli stessi presupposti politici di tali organizzazioni. Infatti, chi volesse davvero analizzare le origini e gli obiettivi reali di tali movimenti, non potrebbe fare a meno di domandarsi su quali fondamenta culturali poggino la propria esistenza e quali valori perorino. Senza essere dei “profeti”, risulta impossibile non notare come l’origine ed i fini delle presunte “contestazioni” maturate parallelamente alle “grandi crisi” artificiosamente inventate nell’ultimo decennio, siano potentemente intra-sistemiche. Ad oggi, il più grande riscontro in merito a questa tesi, si è avuto con la parabola evolutiva del Movimento 5Stelle, la cui genesi ed il cui costrutto avevamo ben identificato già in tempi non sospetti (es: qui), prevedendone facilmente gli esiti odierni. Da quel momento in poi – ma a dire il vero di già con l’esempio della “stagione di tangentopoli”, con quello che essa politicamente ha generato a livello di “reazione popolare indotta” (si ricordi la “scenografia” imbastita all’esterno della Albergo Rafael di Roma, con le monetine lanciate al “capro espiatorio” Craxi) – con precisione cronometrica, si è verificato un fenomeno tanto poco “spontaneo” quanto ben pianificato: la preordinata realizzazione di “valvole di sfogo politico contestatrici”. Il rilievo di queste “valvole“, che si aprono e chiudono secondo comandi ben precisi, varia a seconda della gravità della situazione interna. Più le cosiddette “riforme” ordinate dall’oligarchia finanziaria plutocratico-mondialista ai burattini dei vari “consessi democratici” spingono sull’acceleratore dell’eliminazione dei concetti di Stato e socialità, più i summenzionati fenomeni politici assumono rilievi di grado diverso, via via maggiore. In tempi recenti, a fronte della implementazione dei vincoli economico-sociali europei e con la “fatale” pandemia in corso, il sistema ha scelto di avvalersi del fenomeno del cosiddetto “sovranismo” (ne abbiamo parlato, ad es., qui).
Quelli che potremmo qualificare come “principi informatori” di tale fenomeno, sono assolutamente sovrapponibili al precedente “storico” del Movimento 5Stelle. Vengono però “integrati” da tematiche “nuove”, che risentono, in alcuni casi eclatanti, di elementi che noi stessi abbiamo posto all’attenzione dei nostri lettori, ben prima di costoro, ma che, puntualmente, vengono deformati a bella posta. Ad esempio, per rimanere nella forma dell’ambiguità voluta e progettata da chi regge i fili del “teatrino delle marionette”, il “sovranismo” si mostra come un grande “contenitore“, con basi politiche Social-Democratiche, che nelle sue “frange” più estreme, va gradualmente sempre più spesso assumendo caratteristiche Socialiste Nazionali. Questo modus operandi, ha permesso, ancor più marcatamente che con il Movimento 5Stelle, di allargare l’ambito di partecipazione della cittadinanza, principalmente stanca della situazione economica resa disastrosa dal medesimo sistema e in peggioramento costante. Nonostante l’immancabile professione di fede antifascista della nebulosa “sovranista” (qui), il mantenimento del “doppio profilo” politico e la partecipazione politicamente trasversale alle varie iniziative, volte ufficialmente a contestare la situazione odierna, di molti uomini contigui a questa “federazione” (così viene definita questa “galassia” dagli organizzatori, che sono personaggi sia intra che extraparlamentari, molti dei quali “fuoriusciti” da precedenti movimenti di protesta), ha reso l’accusa strumentale di “fascismo” estremamente semplice nei loro riguardi, e pertanto viene facilmente usata. Il clichè intra-sistemico principale viene così mantenuto e le nemesi restano “intatte”.
Va rimarcato, altresì, come il riferimento politico di tali “Sovranisti” resti stabilmente internazionale, poiché il lettore non distratto noterà certamente come, DA SEMPRE, i movimenti politici europei NASCONO e TORNANO fuori dai confini del continente, in specifico negli Stati Uniti e secondariamente, nella Federazione Russa o nella Cina; emblematici i casi di S. Bannon, e A. Dugin (qui) l’uno statunitense, e l’altro russo. Entrambi, sebbene militino apparentemente su fronti opposti, pare comunque si “incontrino” sulla necessità riconosciuta di “rinsaldare i vincoli” delle Comunità interne alle Nazioni, sulla base di un “socialismo” (in senso letterale) patriottico; meglio: un Nazionalismo di stampo “comunitaristico” e federalistico. Ma a questo punto, la domanda si pone da sé: quali sarebbero le basi generali di tale “idea” politica? Soltanto rispondendo a questo interrogativo (come noi fascisti de “IlCovo” abbiamo già fatto, qui), si può comprendere anche il perché tali “movimenti” rappresentino nient’altro che l’eterno divenire della struttura politico globale affermatasi dalla fine della Seconda guerra mondiale, che si ricicla periodicamente, per poi ri-prendere il cammino a fasi alterne. In breve, è indispensabile prendere coscienza del fatto che il binario morto lungo il quale il Pensiero politico globale è stato forzatamente immesso dal 1945, gira in tondo da quasi ottant’anni, fermandosi sempre e solamente alle stesse stazioni, in sostanza e al netto dei proclami di senso opposto degli attori politici, non si è mai messo in discussione minimamente e seriamente il fondamento individualista e materialista del sistema filosofico e politico “moderno” (non importa in quale “veste” politica si presenti: destra, centro o sinistra), che pertanto vince sempre a man bassa.
Proprio in questo ambito, si inserisce la nostra critica serrata, che sulla base dell’analisi storica approfondita che portiamo avanti da quindici anni, trova puntualmente confermato il seguente assunto: cioè, che se non viene messo in discussione il sistema filosofico e politico dominante, non è possibile, in nessun modo, garantire alcun vero cambiamento. Così, e unicamente per questo motivo, è facile rilevare come non sia vero che il Movimento 5Stelle, ad esempio, abbia “cambiato casacca”, casomai è avvenuto esattamente il contrario: ovverosia, che il Movimento 5Stelle si è “normalizzato” coerentemente ai suoi presupposti filosofico-politici. Difatti, là dove il sistema non viene minimamente discusso nelle sue basi individualiste e materialiste, risulta affatto inevitabile che l’assorbimento da parte del sistema vigente costituisca l’esito finale, in tutte le circostanze. Ciò rappresenta il motivo per cui, grazie a tali espedienti, la cittadinanza accetta da sempre di essere “traghettata” verso la “normalizzazione“. Tale discorso vale ugualmente per il cosiddetto sovranismo.
Ma di recente è stata introdotta nel dibattito politico dei “media della contestazione” una questione che, more solito, chi ci conosce, sa bene che sta da sempre alla base della nostra critica politica. Il tema attiene alla constatazione che il vero ed unico collante, per rinsaldare la cittadinanza, non risiede affatto in una ricetta politica più o meno estemporanea di destra, centro o sinistra, ma nella ritrovata consapevole rivendicazione di appartenenza comune ad un particolare concetto (sconosciuto ai più!): quello di Civiltà, che proprio noi fascisti de “IlCovo” riteniamo da sempre vada correttamente inteso come …”Complesso delle manifestazioni morali e materiali di un popolo e di un’epoca attestanti il grado di potenza spirituale e di benessere della vita collettiva e, perciò, di quella individuale.” (Cfr. Dizionario di Politica a cura del P.N.F, Antologia, Volume unico, 2014, Lulu.com, p. 80) …e che, proprio in relazione al caso italiano, corrisponde specificamente alla CIVILTA’ per antonomasia, il cui sviluppo armonico in linea con la nostra tradizione storica, rappresenta, non a caso, l’essenza politica stessa dell’ideale fascista (qui). Al riguardo, però, siamo ben lungi dal rallegrarci, poiché, dal nostro punto di vista, la sospetta “riscoperta” in termini appositamente vaghi e generici, proprio nel campo del cosiddetto “sovranismo”, di un tale elemento, denota chiaramente il deliberato proposito strumentale di manipolarne e distorcerne il reale senso, in modo tale che esso possa risultare politicamente “depotenziato”. Ma qual è la ragione di una tale usurpazione? Semplicemente perché, sempre secondo quanto abbiamo argomentato, non è possibile richiamarsi legittimamente ad alcuna Civiltà, specificamente nel caso italiano, senza ri-partire dal vero e solo esempio concreto che da tale concezione prende direttamente le mosse e che essa sviluppa armonicamente e coerentemente con la sua Storia, ossia il Fascismo! A maggior ragione, non è possibile parlare o ipotizzare di rifarsi al concetto di una tale “Civiltà”, senza opporsi radicalmente a tutto ciò che Essa contrasta e nega, ossia i nemici del Fascismo! In breve, tatticamente non è di certo a mezzo della dialettica di Hegel, con la sua “sintesi degli opposti”, che sarà mai possibile una vera ri-partenza politica, casomai tale modalità rappresenta storicamente l’ “assicurazione sulla vita” per il sistema criminale al quale la plutocrazia mondialista ha aggiogato il popolo italiano dal 1945, tornando come ha fatto a quella deleteria divisione fittizia del corpo politico e sociale della Nazione in destra, centro e sinistra, che proprio la concezione totalitaria del Popolo espressa dal regime mussoliniano (qui) aveva ormai abbondantemente superato decenni addietro!
A conferma di quanto scriviamo, possiamo di già intravedere l’ingresso delle immancabili “correnti politiche” in seno ai cosiddetti “sovranisti”, evento di già posto in essere con la “normalizzazione” del precedente Movimento 5Stelle. Giacché ogni movimento “intra-sistemico”, inevitabilmente, sarà sempre “permeato” dalla medesima logica politica costituita, così come, prima o dopo, vedrà immancabilmente sviluppare al proprio interno “correnti politiche” multiformi ma sostanzialmente compatte nel fine, poiché la matrice ideale di tutti codesti soggetti resta comunque individualista e materialista e perciò antitetica alla nostra Civiltà. La “declinazione” del principio informatore, così, assumerà varie facce, ma confermerà in tutti i casi questo assunto di base.
La vicenda indecorosa che vede l’immancabile marionetta del mondialismo (dopo i vari Monti, Letta, Renzi e Conte !), Mario Draghi, essere investito della carica di Presidente del Consiglio in modo plebiscitario da tutti i gruppi del “parlamento sovrano” (perché il “popolo” non lo è affatto!) che cianciano a vanvera ed in modo stomachevolmente ipocrita di responsabilità, di volenterosi e di patriottismo, rappresenta l’ennesima indecente sceneggiata che vede da quasi ottant’anni il popolo italiano succube di classi politiche tutte indistintamente servili nei confronti di un osceno potere straniero, smaniose di spolpare gli inermi sudditi, il tutto sempre fatto in nome dell’antifascismo oppressivo e persecutorio. Ma già prima dell’ennesima nomina stabilita dalle cosiddette “istituzioni democratiche” in spregio dell’inesistente sovranità popolare, almeno da più di un anno, la “galassia” sovranista ha “ospitato” eventi, economici e politici, che hanno “pastorizzato” l’ambiente, con “innesti” di tipo Keynesiano (torniamo alla matrice Social-Democratica di cui sopra), perorando la causa del “debito buono” (ovvero un debito che non gravi sui cittadini perché generato dallo Stato stesso attraverso una “divisa nazionale”) fatto da “Stati” che non necessariamente avrebbero dovuto respingere la U.E. o denunciarla, ma, al limite, produrre una “moneta a doppia velocità”, interna, che potesse generare tale “debito buono”, appunto, e rimettere in moto l’economia, per poi riuscire a inserirsi nuovamente in quella continentale ed intercontinentale. Dirottando così l’attenzione sempre e soltanto su questioni secondarie e spandendo il solito fumo da gettare negli occhi del popolino, perennemente istupidito da giornali e televisioni, tutti al soldo degli usurai apolidi della finanza mondialista. Con ciò, Draghi è stato ampiamente e coerentemente appoggiato dalle propaggini parlamentari del “sovranismo”. Ma tale appoggio, pur se non indirizzato a lui come persona, è stato preparato diffondendo tali idee di cui ORA, chiaramente in modo strumentale, egli figura come il rappresentante. Gli stessi “sovranisti” che si trovano su posizioni più vicine al “Socialismo Nazionale” e che quindi criticano Draghi per ciò che rappresenta, radicalizzano le idee “Keynesiane” di già professate da questa area politica ed a suo tempo dallo stesso Draghi. Dunque, il siparietto pre-ordinato prevede che, pur criticando ed attaccando il “servitore della Troika”, in realtà si accettino ampiamente le “idee consentite” dallo stesso sistema su cui si fonda l’Unione Europea, cioè quelle messe in giro proprio dalla massoneria-plutocratica globale. Idee che, ben volentieri per chi tira i fili, permettono di “ammortizzare” e render più graduale il risultato ultimo del mondialismo… ossia, il loro dominio planetario assoluto!
Dunque, al di là delle finte contestazioni di chi vuole rimanere saldamente dentro il sistema di potere vigente, per il solo fatto che tali soggetti si siano visti costretti ad aver dovuto accettare di re-immettere il concetto di “Civiltà” nell’analisi politica attuale, possiamo essere ragionevolmente ottimisti che tale elemento potrà costituire uno dei fattori vitali in grado di ritorcersi contro il sistema medesimo, che pensa di potersi avvalere impunemente di una tale categoria del pensiero per i propri scopi nefandi. Poiché, proprio nel caso italiano, tale concetto è inscindibilmente legato alla nostra battaglia (qui) ed ai principi filosofici e politici di cui i fascisti de “IlCovo” sono latori. Del resto, questo è ciò che noi, aderendo all’analisi preveggente del fascista Carlo Alberto Biggini (qui), abbiamo sottolineato in modo continuo. Biggini, nella sua disamina dell’inverno 1945, puntualizzava il fatto che, se non si avesse avuto il coraggio di ri-partire dalla Dottrina Politica Fascista e dai punti-cardine della sua concezione Civile (quindi non si parla del “regime”, dei “treni in orario”, della “socializzazione”, dell’INFPS, delle 40 ore lavorative, ecc.), per il mondo post-bellico (finita la Seconda guerra mondiale) si sarebbe aperto uno scenario di contrasto solo apparente tra i figli dello stesso padre: Liberalismo e Socialismo; dove i veri burattinai della plutocrazia internazionale avrebbero continuato a spadroneggiare con l’appoggio di finti contestatori creati a tavolino dal sistema di potere medesimo, al fine di legittimarlo agli occhi del popolo. Questo, a più di 70 anni dall’analisi di Biggini, è esattamente quello che è sempre avvenuto e che tutt’ora sta avvenendo. Tale stato di cose, come la cronaca politica odierna dimostra, rappresenta esattamente la modalità che ci blocca come Popolo incatenati al palo, senza permettere con ciò che possa rinascere alcuna Civiltà, men che meno la nostra, che rappresenta il faro di luce e l’unica concreta speranza politica di tutte le genti: la Civiltà Italiana Fascista. Il processo di liberazione del popolo italiano ed a seguire dell’Europa e del resto del Mondo, passa in primis attraverso lo scardinamento delle categorie politiche artificiose a mezzo delle quali il sistema antifascista ha imprigionato le nostre menti. Ognuno di noi è chiamato prima di tutto a liberare se stesso dalla prigione mentale nella quale ciascuno è rinchiuso, le cui sbarre sono rappresentate dal materialismo e dall’edonismo individualista e di cui il sistema pluto-massonico, beffardamente, ci ha eletti inconsapevoli carcerieri.
IlCovo