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ATTACCO TOTALE ALLA NOSTRA CIVILTA’! – propaganda bellica antifascista perenne e legge del più forte, l’ultimo stadio della dittatura pluto-massonica globale!

 

Il fondamento della questione.

Cari lettori, a costo di risultare ripetitivi, vogliamo ribadire che quando si vuol descrivere una situazione tragica come quella italiana, dove a monte di tutte le sciagure economiche, politiche e sociali che attanagliano la nostra società sta un’unico specifico problema, da cui scaturiscono tutti i nostri mali, un problema che va affrontato in modo chiaro e netto al fine di trovare la soluzione, ebbene, bisogna analizzare tale questione partendo dal principio che il suddetto problema, prima di ogni altra cosa, va però universalmente identificato in modo univoco come tale, soprattutto da parte di chi lo subisce. Quanti hanno imparato a conoscerci a mezzo di tutto quel che abbiamo scritto finora in tema di politica (che non può in nessun caso, a maggior ragione per quel che ci riguarda, essere mai disgiunto dalla concomitante analisi storica!), sanno bene che la nostra denuncia è chiara in merito al fondamento dell’oppressione che tutti quanti noi subiamo, in quanto popolo italiano. L’Italia (ma non solo essa) – dopo la conferenza di YALTA nel 1945, seguita allo sciagurato “Armistizio” del 1943 (ovvero, la “resa senza condizioni” accettata da Vittorio Emanuele III, e impostaci dal Comando militare anglo-americano) – dalla fine della Seconda guerra mondiale si trova a vivere tutt’ora in una condizione di palese occupazione militare permanente. Tale scenario, abilmente camuffato agli occhi del nostro popolo, denota l’uso della Legge del più forte, applicata dallo “Stato fantoccio” chiamato “repubblica antifascista nata dalla resistenza“, che l’ha inflitta agli italiani (e continua a farlo!) per conto dell’Occupante straniero “a stelle e strisce”. Concretamente, il sistema politico liberal-democratico pluripartitico impostoci dagli invasori, rappresenta solo una “foglia di fico”, il paravento strumentale attraverso il quale gli occupanti hanno potuto agevolmente piegare le leggi già esistenti e/o vararne di nuove, a loro esclusivo favore, in tutti i campi nei quali hanno ritenuto opportuno ingerirsi, senza che la massa degli italiani se ne sia mai avveduta. Tutto ciò attraverso le forme di tale sistema, che a tutt’oggi hanno reso molto facile per il nostro vero Governo, che non risiede a Roma, usare le “istituzioni asservite” da esso create, per mantenere ( spolpare e prossimamente anche cancellare!) nell’orbita dell’ “ordine pluto-massonico” il nostro popolo e la nostra nazione, da esso presidiata militarmente negli ultimi ottant’anni.

Dal 1945 viviamo in evidente regime di “occupazione convenzionale post-bellica”. Per approfondire questo aspetto dell’argomento rimandiamo chi volesse farlo alla letteratura giuridica del caso (alcuni accenni qui e qui). Tale stato di fatto, ha generato delle palesi limitazioni alla nostra presunta sovranità, peraltro sancite nelle clausole del Trattato di Parigi del 1947 imposto al popolo italiano; tanto palesi nelle loro pratiche conseguenze vessatorie, quanto segrete nella loro reale sostanza (la cui esistenza è però pubblicamente confermata, nonostante il contenuto non sia accessibile ai comuni cittadini italiani). Di recente, anzi, esse vengono palesandosi in modo più frequente ed assiduo a causa della congiuntura politica in cui ci troviamo a vivere nel presente momento storico, in cui è stata  impressa volutamente una accelerazione ai processi economici e sociali avviati a partire dal secondo dopoguerra.

Proprio attraverso il riferimento ad alcuni articoli che vi segnaliamo di seguito, ancora una volta vogliamo farvi notare come il metodo utilizzato dagli occupanti, genericamente identificabile in modo immediato nella “propaganda bellica antifascista”, si manifesti di continuo, sebbene preferibilmente in modo indiretto, allo scopo di applicare quella che in tutto e per tutto rappresenta (tanto nel nostro paese quanto al di fuori di esso, in altre nazioni europee e non, ma sempre “affratellate” dal patire il comune giogo “a stelle e strisce”!) la legge marziale applicata normalmente in guerra da una potenza occupante ad una nazione sconfitta, in tutto e per tutto ad essa succube.

Guerra batteriologica e chimica.

Impossibile non fare riferimento al nuovo e recente presunto “virus letale” (termine tanto caro alla pubblicistica cinematografica a statunitense!) chiamato “Covid 19“. Tale virus mutato (ma depotenziato in laboratorio), si è “manifestato” in forma di epidemia, partendo dalla cittadina di Wuhan, in Cina. Per chi non lo sapesse, Wuhan è l’unico centro Cinese ad essere sede di un Laboratorio Chimico-Batteriologico ( quiqui ,qui,) la cui autorità i cinesi condividono con l’occidentalissima Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.). Molti dubbi suscitano alcune strane coincidenze verificatesi prima dello scoppio “improvviso” di tale epidemia; che, come in molti recenti casi analoghi, coinvolge malattie la cui genesi è per lo meno dubbia.

Epidemie, che, guardate voi la fatalità, hanno sempre reso necessaria la produzione in massa di “vaccini” (in questo caso già pronti? qui), che ovviamente hanno a loro volta generato altri problemi legati alla salute pubblica (così come hanno prodotto profitti spropositati per le case farmaceutiche produttrici!); ma che nel caso Italy-ota, con una massiccia azione congiunta di vero e proprio terrorismo mediatico riversato sulla gente da parte di giornali e televisioni, sapientemente studiata a tavolino e subito inserita nella falsa contrapposizione politica tra le parti, tanto fittizie quanto inutili che compongono il mosaico partitocratico nostrano, sono stati anche abilmente sfruttati per ottenere ulteriori evidenti vantaggi politici, tanto congeniali al sistema di potere imperante, quanto nocivi per il nostro popolo (qui). Ovviamente non è mai casuale che tali “atti”, generino molteplici risultati, mediati e immediati, ma sempre positivi per i burattinai della plutocrazia mondialista. Altrettanto non casuale risulta il ruolo di vari e propri agenti disinformatori, svolto da parte della maggioranza assoluta dell’informazione ufficiale accreditata del cosiddetto “occidente democratico”, come a suo tempo aveva già denunciato il giornalista tedesco Udo Ulfkotte (morto in circostanze misteriose!), di cui recentissimamente è stata pubblicata la traduzione italiana del suo libro-denuncia (qui); e sui quali “agenti”, proprio alla luce di tale denuncia, è lecito nutrire serissimi e fondati dubbi in merito al loro reale ruolo in seno alla società (usati dalla CIA?) così come sui loro obiettivi, che nulla hanno a che vedere con l’informazione.

Alcune tra le conseguenze generate dall’andazzo provocato a tavolino da tali manovre, ci ricordano sinistramente la “purificazione razziale” di cui si vaneggia nel cosiddetto piano Kalergi, di cui già scrivemmo (qui). Ma in tale frangente ciò che puntualmente si sta verificando (in modo “fortuito”, si capisce!), non è soltanto la possibilità di incrementare la capacità di selezionare a tavolino la futura “razza schiava” di cui si vuole popolare il pianeta attraverso la gestione etero-diretta dei flussi migratori, ma all’uopo anche ottenere altri proficui vantaggi per chi detta legge nel sistema demo-pluto-massonico vigente, come, ad esempio, il risultato di colpire più facilmente anche i diretti antagonisti economici (come in Cina?) e magari favorire su altri fronti gli alleati politici (meglio sarebbe qualificarli come servi compiacenti!) del momento ivi presenti. Medesime azioni vantaggiose per l’oligarchia finanziaria globalista, che innescano conseguenze differenti su più fronti e in diversi scacchieri, ottenendo così i proverbiali due, tre o anche quattro “piccioni con un’unica fava”! Certamente, i risultati immediati riguardano direttamente l’attacco frontale al grande rivale asiatico del momento, col fine recondito di mettere in ginocchio la sua capacità economica, piegandolo socialmente. Ma gli effetti mediati e nel lungo periodo di questo tipo di guerra, dove la popolazione civile ha assunto oggettivamente il ruolo di cavia da esperimenti, soprattutto riguardo allo scenario nazionale nostrano, andrebbero analizzati anche in relazione alla massiccia, quotidiana e continua diffusione premeditata di veleni di vario genere nell’ambiente in cui viviamo così come nell’atmosfera e nell’aria che respiriamo, nonché delle immediate conseguenze sul clima dovute a tali azioni sconsiderate (qui), di cui, naturalmente, a tutti i costi e contro ogni evidenza, il potere ufficiale, nega persino l’esistenza, irridendo in mala fede chi denuncia tali fenomeni.

Guerra psicologica e Strategia della tensione.

Ma l’offensiva si sviluppa su più fronti, dove la politica derubricata al rango di asfissiante propaganda unilaterale riveste un ruolo centrale nel disegno criminale dei “padroni del discorso”, soprattutto nel territorio della cosiddetta “Unione Europea made in U.S.A”; non è casuale, allora, che alla “guerra batteriologica e chimica”, si affianchi l’immancabile e ben più vecchia “guerra politica”, come conferma il recente attentato terroristico ai danni della comunità etnica turca, messo a segno in Germania, nel solco dell’intramontabile “strategia della tensione”, portato a termine ufficialmente, indovinate un pò, da chi? …ma ovviamente dai cosiddetti “neo-nazisti”, che nel linguaggio orwelliano dei media asserviti al potere pluto-massonico, si equivalgono e dunque diventano …i fascisti! Dove i criminali in questione, prima di agire, “naturalmente”, lasciano un video su YouTube, in cui invocano direttamente lo sterminio delle etnie extra europee (come da copione!), cui politicamente, secondo quanto da loro diffuso, non si potrebbe più opporre null’altro che la violenza! (casualmente, fomentando così l’eterna guerra tra i poveri e le vittime del sistema plutocratico!) …insomma, delle vere “menti geniali”, che, sempre in modo assolutamente “casuale”, le cui azioni la polizia non riesce mai a prevenire, né i cui responsabili riesce mai a catturare… almeno da vivi (qui) ! Tutto ciò mentre, sempre per  puro “caso”, a Idlib, in Siria (nazione che ha un governo legittimo, guidato dal Presidente Assad, trasformato dai media del cosiddetto occidente democratico nel consueto “mostruoso dittatore sanguinario”!), la Turchia (che è parte integrante della N.A.T.O.!), nel silenzio totale del “mondo democratico civilizzato” (impegnato in tutt’altre faccende!), ne ha invaso palesemente il territorio, combattendo contro il legittimo Stato Sovrano siriano!   …che di recente, altra “casualità”, aveva osato riconoscere ufficialmente il genocidio degli armeni perpetrato proprio dai turchi nel XX secolo (qui), una mossa che aveva suscitato oltre che le ire della Turchia, anche l’evidente disappunto del governo degli Stati Uniti e dell’altro grande alleato storico turco, ossia Israele, per il quale non possono esistere altri genocidi al di fuori della Shoah (qui)! Dunque, sempre del tutto “casualmente”, stiamo parlando proprio del gruppo di nazioni che della Siria hanno “invaso il territorio”, attaccandone proditoriamente e massacrandone scientemente il popolo nell’ultimo decennio! Parliamo proprio di quella Turchia, nazione “alleata di ferro” degli U.S.A., che sta riversando nell’Unione Europea, al confine con la Grecia, l’ondata immensa di migranti provenienti da Iraq, Afghanistan, e Siria, ossia, casualmente, le nazioni attaccate e massacrate proditoriamente, appunto, dalla “democraticissima” N.A.T.O. anglo-americana! (qui) Tali scenari, in tutto o in parte, ovviamente, generano paura e/o disorientamento nella pubblica opinione, che a sua volta diventa preda dell’incertezza, della quale si alimentano le suddette crisi, pianificate dalle lobby finanziarie che governano occultamente tutte le nazioni ricadenti nell’influenza geopolitica statunitense, per ribadirne presso l’opinione pubblica la bontà del modello sociale e/o comunque la mancanza di una qualunque accettabile alternativa politica ad esso. Attenzione, non si tratta di congetture, ma di fatti più volte verificati che ciclicamente si ripetono seguendo schemi precisi.

La “Strategia della tensione” in funzione di supporto al dominio plutocratico globale di Washington (non a caso sede del Fondo Monetario Internazionale), non è affatto una novità né è mai stata abbandonata dal Governo statunitense, come abbiamo più volte già sottolineato (qui, qui, qui, qui)! Ed in concomitanza con l’attentato “neo-nazista” tedesco, sempre per puro “caso”, nella pseudo-repubblica Italy-ota, accade un altro fatto per nulla eccezionale nell’era della psicosi antifascista montante (meglio sarebbe dire montata!). Il solertissimo giornale “La Repubblica”, da par suo, “scova” e denuncia un “raduno carbonaro” degli immancabili “neo-nazisti de noantri”! Chi sono? Cosa fanno? Ovviamente, si tratta di un “pericolosissimo concerto” messo in scena da un gruppo riconducibile a Casa Pound Italia (C.P.I), nel quale si esalta l’organizzazione delle S.S. nazional-socialiste, nonché una tanto astratta quanto inventata “Europa sognata da Hitler”.

I BURATTINI DEL SISTEMA ANTIFASCISTA

Se non si dimentica che, nella narrazione orwelliana del giornalismo ufficiale demo-plutocratico, il termine nazista si DEVE equivalere apoditticamente a fascista, per i motivi che già abbiamo spiegato con chiarezza in un nostro articolo precedente (qui), allora tanto basta per costituire un tremendo crimine sicuramente foriero, prima o poi, di “violenza, razzismo e persecuzione”, motivo per cui la sceneggiata di tali burattini destrorsi è stata “prontamente smascherata” dal solertissimo giornale. La qual cosa, (come da copione!) immancabilmente attiva, a sua volta, i “collettivi antifascisti”, che, chiaramente, ed anche qui da par loro, gridano per l’orrendo delitto consumatosi! …“Ora i camerati si mascherano con attività culturali, mentre fanno apologia di fascismo (sic.!) Ma noi li abbiamo scoperti”… paventando, con fare intimidatorio, denunce alla magistratura competente. Questo, in sintesi, il tenore della “denuncia” (qui). Ma la messinscena non sarebbe stata completa se, sempre per i medesimi “casi della vita”, C.P.I. non avesse pensato bene di dedicarsi a quella che senza vergogna osa qualificare come “attività politico-culturale”, consistente nelle consuete carnevalate radical-destrorse, dove vengono esaltati fatti e personaggi che, palesemente, col Fascismo non hanno mai avuto nulla da spartire (per inciso: le S.S. furono quel corpo militare INFAME che, dopo aver anche operato devastazione al proprio passaggio in territorio italiano, VENDETTE Mussolini agli Alleati lasciandolo nelle mani dei partigiani [qui], consegnando loro anche i fascisti, votandoli così a quello che fu lo stermino post-bellico delle “radiose giornate” nella primavera del 1945! qui). Ma per la solita fatalità, è a mezzo di tali teatrini, guardate un po’ voi la coincidenza, che si alimenta lo stereotipo fasullo del “nazi-fascismo”, prontamente associato a idee “di violenza e sterminio dai negatori della persecuzione nazista”, sempre pronti ad offrire uno spettacolo ridicolo di sé alla stampa antifascista! In tale modo, di fatalità in fatalità, si arriva sempre a constatare come proprio tali attività pseudo-culturali, di C.P.I. così come di tutto il variopinto cosmo carnascialesco della destra “neofascista”, cozzino prepotentemente con quelle, per converso, rivolte davvero a formare il senso di una verace formazione culturale ideologica fascista, svolte da oltre un decennio, proprio da NOI DE ILCOVO, che fascisti lo siamo davvero, di nome e di fatto!

Di noi che abbiamo smontato, pezzo per pezzo, a suon di documenti storici, l’edificio traballante e menzognero dell’antifascismo di “stato” che, invece, il cosiddetto “neo-fascismo” con la sua condotta ingannevole e usurpatrice, da sempre tende a puntellare e legittimare, palesando con ciò il suo vero ruolo di quinta colonna del sistema antifascista (qui)! Come si tratta sempre di un “puro caso” che i cosiddetti  auto-nominati “fascisti del terzo millennio”, abbiano deciso a suo tempo di usurpare anche il nome di Ezra Pound, poeta e patriota americano, che amava profondamente la sua nazione e la Costituzione del suo Paese, e che disse a chiare lettere di NON ESSERE MAI STATO FASCISTA… a meno che, assurdamente, per essere qualificati come fascisti doc., possa semplicemente bastare l’esprimere ammirazione per l’operato di Benito Mussolini, in tutto o in parte! A questo punto, però, la lista dei fascisti includerebbe innumerevoli personaggi “scomodi”, che vanno da Gandhi a Churchill, passando per Freud a Roosevelt…etc. etc.

IL VERO SCOPO DEL NEOFASCISMO

Ma ovviamente per C.P.I. non è assolutamente in questione la “vicinanza” o l’ “evoluzione” politica elaborata da questo o quel personaggio nei confronti dell’ “ideale di Mussolini”. Assolutamente no! Essi hanno dichiarato più volte ufficialmente, che il loro riferimento al Patriota statunitense Pound è relativo alla sua lotta contro l’usura (qui). Il doppio profilo biforcuto tenuto dalle “tartarughe del terzo millennio“, col pallino di creare confusione e mischiare tra loro idee e figure politiche assai differenti, anche per la magistratura antifascista è del tutto ininfluente, anzi, alla repubblica delle banane Italy-ota i “finto fascisti atlantisti” hanno sempre fatto comodo (…avendo iniziato ad avvalersi dei loro servigi fin dalla fondazione del fu M.S.I.). Tutto ciò rappresentava un problema, casomai, per la figlia di Pound, che non voleva vedere associato a questa gente il nome del proprio padre; ma, ovviamente, nel gioco della politica nostrano, ella non conta nulla! Quindi, di coincidenza in coincidenza, di fatalità in fatalità, rappresenta solo un “caso” che le “tartarughe” si siano nominate “Poundiane”, per poi, nelle tornate elettorali, definirsi anche “socialiste nazionali”, appellarsi alle destre unite, nonché devote alla costituzione antifascista, economicamente keynesiane… etc. etc. Chiaramente, noi fascisti non siamo in grado di comprendere la “sottile strategia” che si annida dietro queste scelte, così come non riusciamo proprio a cogliere cosa abbia da spartire tutto ciò col Fascismo e la sua Dottrina… evidentemente, per costoro, poco importa che tale condotta politicamente ipocrita sia strettamente congeniale ai desiderata dei “padroni a stelle e strisce” che occupano l’Italia da 75 anni …in fin dei conti, è solo un mero “caso”, una questione assolutamente irrilevante!

Propaganda bellica e dittatura militare.

Ma accanto alla propaganda attiva, svolta sul campo dai falsissimi partiti politici e dalle loro propaggini più o meno estreme, per conto del sistema plutocratico, vi è anche quella passiva ma più subdola del martellamento mediatico quotidiano, che trasuda finto buonismo da ogni poro, dove i burattinai del sistema fanno, per l’appunto, appello ai “buoni sentimenti”, alle immagini che colpiscono a livello emozionale la psiche familiare, che richiama per fini esclusivamente retorici l’uso dei ruoli tradizionali (donna, madre, nipote – proprio loro che vogliono cancellare la stessa idea di Famiglia per come è stata concepita e vissuta negli ultimi duemila anni!), che con ipocrisia invereconda veicolano chiari messaggi politici tendenziosi; propaganda ignobile come quella emblematicamente sintetizzata da quest’altro articolo (qui). In questa prosa delirante, una “tormentatissima” giornalista ormai affermata, di origini italiane, ma vissuta in terra “albionica”, poi emigrata a far fortuna nel paese degli sceicchi, il cui nonno, a suo dire, ebbe la sciagura di essere un “fascista”, qualifica criminale già di per sé (almeno, secondo la “logica” del sistema!), cerca la “catarsi” televisiva per questa indelebile colpa ancestrale! E con un “atto di purificazione” collettiva rivolto a tutti noi italiani, perché “tutti noi abbiamo o abbiamo avuto almeno un fascista in famiglia”, ci esorta a liberarci di tale ingombrante fardello, poiché in fin dei conti non è colpa nostra!  …in quanto italiani saremmo stati “generati da delinquenti”, in modo inconsapevole siamo stati “marchiati a fuoco”!

E allora, come fare se addirittura, adesso persino il Qatar ( nazione fondamentale per gli interessi degli Stati Uniti nell’area del Golfo Persico insieme agli Emirati Arabi Uniti ed all’ Arabia Saudita!) nel quale la signora ha fatto fortuna (badate bene!), attraverso il citato (nell’articolo) documentario, ci indirizza verso un tale “lavacro di coscienza” collettivo? Come fare, se tale lezione di vita ci viene data attraverso l’esempio “coraggioso” di una donna i cui congiunti ebrei (attenzione!) hanno dovuto sopportare l’onta immonda di avere una parentela con chi discende da dei “criminali fascisti”? Ce lo vengono a spiegare loro, dal Qatar, come fare! Loro, che, alleati dell’ “Israele eterno secondo la carne”, islamisti di confessione fondamentalista, hanno “lottato contro i fascisti”! Loro, che hanno guerreggiato contro i “fascisti del Baath” di Saddam, di Gheddafi e di Assad (che fascisti, a lume di Dottrina del fascismo, non sono mai stati, ma questo è sempre un altro discorso. Anzi, no! E’ proprio lo stesso discorso!). Loro, i cui “padri”, prima ancora, hanno lottato, in Libia, contro gli “italiani criminali”! Sono loro che, con grande pietà e misericordia, ci insegnano come “purificarci dall’onta”! Ossia, “eleggendo il nemico fascista” come “nemico eterno” e globale da estirpare, anche dalle coscienze, persino dai ricordi familiari, con qualsiasi mezzo (senza lesinare nell’attacco ideologico all’altro “fuoco dell’ellissi”, il Cattolicesimo Romano, qui), almeno finché la (dis)informazione ufficiale non lo decreterà “sconfitto” (cioè mai, perché anche se non ci fosse, con le caratteristiche che gli hanno appioppato, se lo inventerebbero anche ex novo, come hanno fatto e continuano a fare!). Ecco il perché della “legge militare” imposta a tutti noi, che veniamo considerati quali infimi vassalli del loro “disordine mondiale” a trazione anglo-americana; ecco la formale giustificazione che dobbiamo accettare con gioia “per il nostro bene”! Per questo, tutte le limitazioni all’espressione del pensiero, del dissenso, della critica; così come le limitazioni della possibilità di riunirsi (senza essere spiati e col timore perenne di essere denunciati A-PRESCINDERE dalla pericolosità dell’atto); come la definizione della pericolosità non già di un atto concretamente compiuto bensì di una CATEGORIA DI PENSIERO, o le minacce di PERSEGUITARE per il solo fatto di RAPPRESENTARE qualcuno a livello ideale e non di AVER FATTO qualcosa (di illegale); per questo, dicevamo, tutto ciò risulta oggettivamente conforme alle LEGGI CONCERNENTI UNA VERA E PROPRIA DITTATURA MILITARE! Quanto, si sta concretizzando proprio adesso, proprio nella nostra amata Italia, proprio sotto i nostri occhi resi appositamente ciechi, senza, che la maggioranza dei cittadini si avvedano di tutto ciò. Se ancora non fosse chiaro di cosa stiamo scrivendo, vi consigliamo di leggere la cronistoria contenuta nel seguente articolo, che sintetizza egregiamente la questione: QUI!

…per concludere davvero!

Nel terminare questa disamina, quindi, volgiamo il nostro sguardo con nuovi occhi verso la realtà che ci circonda e che adesso appare finalmente svelata. Osserviamo finalmente l’assoluta vacuità e inutilità delle “categorie politiche liberali, di destra, centro e sinistra”. In un tale scenario di guerra permanente, le forme a noi familiari della partitocrazia ci si presentano adesso per quello che davvero sono, semplicemente inutili orpelli criminali, funzionali al mantenimento dello status quo a danno del nostro popolo. Esse non rappresentano altro che una gigantesca mistificazione, a sua volta parte integrante di una ulteriore sceneggiata di proporzioni mondiali!

Ma perché il sistema liberal-democratico, imposto dal potere pluto-massonico a mezzo del gendarme U.S.A., è così terrorizzato proprio dal Fascismo? Non dal comunismo, morto e seppellito dall’inutilità della sua criminale utopia materialista; nemmeno dal nazismo, universalmente inaccettabile per la propria vacuità tutta incentrata sull’efferato determinismo razziale pangermanista, sebbene per ciò stesso si sia rivelato il sosia ideale per nascondere e sostituire agli occhi delle masse, istupidite a bella posta, la vera natura politica del Fascismo, ingiustamente equiparato ad esso. No! Il sistema teme proprio il disprezzassimo (ed ancor più ridicolizzato da decenni!) Fascismo, per come Benito Mussolini lo trasse dall’inconscio del popolo italiano, riassumendone con ciò duemila anni di Civiltà. Giacché il sistema liberale è quello che meglio si presta per la sperequazione e l’oppressione, essendo fondato sull’edonismo individualista e sulla ricerca della felicità materiale, con ciò risultando quello più congeniale al dominio globale dell’oligarchia finanziaria pluto-massonica, che fa appositamente leva sugli istinti più bassi dell’umanità e pertanto risulta il più compatibile con la dittatura militare che abbiamo osservato. Di fatto, la democrazia liberale “a stelle e strisce”, anche in assenza di una concreta occupazione militare da parte del proprio braccio armato sul territorio, porta comunque alla diseguaglianza sociale e all’oppressione politica; così come in presenza di una tale occupazione, porta alla sottomissione controllata delle masse, realizzando sempre e in tutti i casi, di fatto, la situazione più congeniale ai propri interessi! Stante tale situazione, sembrerebbe, dunque, una storia già tutta scritta e senza altri possibili esiti, quindi perché temere ancora il Fascismo, che oltretutto nemmeno può più vantare da svariati decenni alcuna concreta forza politica che ne rappresenti genuinamente le istanze sul terreno nazionale? Cosa è in grado spaventare tanto le sanguisughe della finanza speculatrice apolide, addirittura solo sul piano delle idee, tanto da volerla a tutti i costi e con tutti i mezzi mistificare e così cancellare anche sul piano filosofico? Ebbene, li terrorizza proprio il concetto di CIVILTA’ FASCISTA! …che esprime la summa della Civiltà italiana e che, a sua volta, volenti o nolenti, è in grado di rappresentare le istanze più genuine e sentite di tutti i cristiani e tutti i latini del mondo, poiché unica e legittima erede universale sul piano politico della Civiltà Romano Cattolica! [1]

Alla fine, se si hanno il coraggio e la determinazione di saper scegliere tra una bugia rassicurante ed una verità sconvolgente, optando sempre e comunque per la VERITA’, si tratta semplicemente di capire e di accettare concretamente che SIAMO IN GUERRA! …in un conflitto globale e permanente, dove tutti quanti noi siamo vittime di una dittatura militare planetaria, abilmente camuffata dietro una formale ma inutile pseudo rappresentanza  politica, che in realtà rappresenta solo gli interessi criminali della ristretta minoranza plutocratico-massonica che ci opprime, attraverso la speculazione finanziaria ed a mezzo della forza militare dell’apparato governativo statunitense, sul quale essa domina incontrastata. Ecco  rivelato l’indicibile segreto! Ed ecco perché proprio noi fascisti de IlCovo lanciamo il nostro appello indistintamente a tutti coloro che nel mondo amano la CIVILTA’ ITALIANA e le riconoscono il ruolo di Faro universale per tutte le genti. Li invitiamo ad aprire i cuori e le menti a questa verità, li invitiamo a seguirci ed a sostenerci con tutte le loro forze, con tutto il cuore e tutta l’anima, giacché il compito di risvegliare le coscienze sopite e mortificate di interi popoli e nazioni, costituisce una impresa titanica ed immane, ma con l’aiuto di Dio e la collaborazione di tutti gli uomini e le donne di buona volontà, INSIEME, riusciremo a scuotere le coscienze, a ridare la speranza ed il coraggio per combattere!

IlCovo

NOTA [1]

“Una civiltà non è una semplice somma di beni materiali e spirituali, né una combinazione statica di concezioni e di credenze, di tradizioni e di consuetudini, di forme di arte o di tecnica, ma è soprattutto una costruzione unitaria e continua, sorretta da uno sforzo essenzialmente omogeneo ispirato ad un ideale consapevole, fondata su di un sistema di fini e di valori composti in armonia e produttivi di un ordine spirituale interiore: costruzione che diviene realtà viva e assume concretezza efficiente per virtù di un’organizzazione politica che di quell’ideale, di quei fini, di quei valori è l’espressione e insieme la banditrice e propagatrice. Ciò che determina pertanto il carattere di una civiltà è la direzione verso la quale si volge la sua energia intima, ineffabile e incomparabile, cioè il complesso di fini ai quali tende la volontà di un popolo o di una nazione. […] Presso nessuna civiltà la costanza dei caratteri fondamentali e la continuità della linea di sviluppo sono evidenti come nella civiltà romana. […] queste caratteristiche traggono la loro origine dal contenuto di questa civiltà e soprattutto dalla viva consapevolezza dell’esistenza di un ordine al quale deve sottomettersi ogni momento dell’esistenza: ordine nella vita interiore come nelle manifestazioni esteriori, nell’attività dell’individuo come in quella dello stato: ordine che si esprime attraverso una gerarchia di valori, in cui la preminenza è riservata ai valori politici, nel senso che qualunque siano gli aspetti della vita e della storia, non esclusi quelli della religione e dell’etica, il momento dominante è quello della regolamentazione dei rapporti fra gli uomini, il fine essenziale è quello della loro organizzazione in vista di un interesse e di una elevazione comune. Precetti religiosi, norme etiche, principi giuridici non sono che lo sviluppo di questo motivo politico, originario e fondamentale. […] Nella convinzione della preminenza dei valori politici e in queste singolari attitudini costruttive è da ricercare il segreto del genio romano: che, attraverso l’educazione familiare e la vita militare, ha infuso così vivace energia al principio della subordinazione del singolo al gruppo e al sentimento di devozione del cittadino verso lo stato: che ha affermato il principio dell’unità organica della res publica, quello della maiestas del popolo romano, della sovranità dello stato impersonata nei suoi organi: che ha fondato sull’idea dell’imperium tutto il sistema del diritto pubblico e la teorica della gerarchia; che ha costruito un concetto positivo di libertas, messa in relazione non col mondo astratto della ragione ma con la vita concreta dello stato, e riconosciuta come un diritto correlativo alla posizione, ai compiti, ai doveri del cittadino: che ha scoperto e rivelato praticamene la funzione costruttrice del diritto, forza operante che determina i rapporti, limita le facoltà, coordina in una superiore unità gli elementi onde la società è composta: che su queste basi foggiate attraverso una lunga e dura esperienza creò prima la salda struttura dello stato cittadino, poi l’unità della nazione italiana e infine l’impero mediterraneo e universale. […] Non v’ha dubbio che una delle caratteristiche più evidenti della civiltà romana, conforme alla preminenza in essa del momento politico, è la tendenza ad un progressivo rafforzamento dello stato, mediante un continuo processo di integrazione inteso a far partecipare alla vita della civitas e a disciplinare entro le sue strutture una massa sempre maggiore di uomini suscitando in loro la coscienza della funzione e della missione dello stato romano e attribuendo ad essi un’attività responsabile in pace e in guerra”. (In “Dizionario di Politica a cura del Partito Nazionale Fascista-Antologia, Volume unico”, Lulu.com, 2014, pp.572-573)

Il perno della concezione politica, economica e sociale espressa nella Dottrina del Fascismo scritta da Benito Mussolini, come già scrivemmo a conclusione dell’edizione del Decennale del nostro lavoro sull’Identità Fascista, sta tutto in queste in queste righe:

“Il fondamento dottrinale del Fascismo è rappresentato dalla Nazione italiana concepita spiritualmente come coscienza e volontà di una moltitudine unificata da un’idea di Civiltà, organismo avente fini, vita, mezzi di azione superiori per potenza e durata a quelli degli individui divisi o raggruppati che la compongono, costituente un’unità morale, politica ed economica, realizzantesi integralmente nello Stato etico corporativo fascista, che è volontà di potenza e d’imperio universale.” (In “L’Identità Fascista – Edizione del Decennale, Lulu.com, 2018, p.396)

…una concezione tradizionalmente romana ed italiana, che nega il significato razionalista, cosmopolitico, universaleggiante della civiltà, e riconosce in essa l’azione costruttiva dell’individuo inquadrato ed organizzato nell’unità etnica del popolo e in quella storica di nazione. Pertanto l’idea di civiltà sta a significare la conquista che un popolo compie dei valori supremi dello spirito che trovano forma di espressione nella sua vita politica, morale, sociale, giuridica e cioè nello Stato; è, perciò, il modo di vivere, di operare, di pensare e di creare la vita; il modo suo, intrinseco, di esistenza; che, tuttavia, può essere riflesso sugli altri popoli, in quanto si dà al mondo il frutto delle conquiste raggiunte. Univer­salismo e particolarismo vengono superati mercé questa interpretazione della storia; un popolo si conquista, sì, un modo elevato di vita; ma è portato a proiettare la sua civiltà sulla vita degli altri popoli, elevando, così, la sua particolarità ad universalità. La civiltà è, dunque, moto creatore, ed atto di conquista di valori di un popolo; è espressione delle formazioni spirituali acquistate e volute; è vittoria dello spirito sulla natura, del genio sui tempi, delle facoltà morali degli uomini organizzati, che si sentono nazione. La civiltà si manifesta in opere di pensiero, di arte, di scienza; in realiz­zazioni sociali e politiche; e cioè nello Stato; e soprattutto in una determinata forma di stato, che riassuma e realizzi un modo di vita, un ideale di elevamento e di potenza. Di volta in volta, nella storia dell’umanità, diversi popoli hanno improntato della loro capacità spirituale le varie epoche, che caratterizzano e distinguono le fasi storiche […] Ma il tipo di civiltà, prevalentemente borghese, di marca franco–britannica, dominante fino alla guerra mondiale è del tutto superato. La Rivoluzione fascista è la portatrice di una civiltà nuova; civiltà di valori e di ideali; civiltà culminante nella concezione unitaria e perciò umana dello stato. (In,“Dizionario di Politica a cura del Partito Nazionale Fascista-Antologia, Volume unico”, Lulu.com, 2014, p.82)

Ecco perché la plutocrazia massonica, anche in assenza del regime fascista, ha sferrato la sua offensiva finale al Fascismo, in quanto esso si traduce un attacco totale alla Civiltà di Roma, Roma repubblicana, Roma imperiale e Roma cristiana, tutta la nostra Civiltà che rappresenta LA CIVILTA’ in quanto tale! Come acutamente riassunto di recente da un insigne studioso nonché sacerdote cattolico…“L’odio per Roma che caratterizza ed accomuna Ebraismo e Luteranesimo (“Los von Rom / Lontani da Roma”) è indicativo. Lo stato attuale di abbrutimento dell’umanità e soprattutto della “Vecchia Europa”, distrutta dal Piano Kalergi, è il frutto del dominio giudaico-americanista sul mondo; la salvezza e la restaurazione dell’uomo, della famiglia e della società, sarà il frutto miracoloso del trionfo di Roma “immortale di martiri e di santi”! (In, Curzio Nitoglia,”Non abbiamo fratelli maggiori”, 2019, Edizioni Radio Spada, p.105)

 

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