Vogliamo cominciare questa nostra disamina, prendendo in prestito queste parole : “E’ un caso che operazioni anomale in borsa non siano state tenute sotto controllo? E’ un caso che 15 visti di ingresso [ai terroristi] vengano concessi nonostante la documentazione incompleta? E’ un caso che le procedure di emergenza della aviazione civile e militare non siano state rispettate? E’ un caso quando un’emergenza nazionale non viene comunicata in tempo ai superiori responsabili? Per me il caso avviene solo una volta[…]” (Cfr. Mindy Kleinberg, vedova, il cui Marito è morto sul volo AA11; dichiarazione alla commissione indipendente per la strage dell’ 11/9/01).
Parole chiare e forti di una donna davanti al cui dolore ci inchiniamo, una sofferenza frutto di una palese e criminale ingiustizia subita e che riassume esattamente ed in modo puntuale, il nocciolo di tutte le questioni legate ai fatti di cronaca di questi ultimi, tumultuosi e drammatici anni. La domanda è legittima, ma crediamo che assuma anche un aspetto retorico, viste le prove indiziarie presenti, che riteniamo ormai schiaccianti. Mindy Kleinberg usa la retta ragione. Si domanda, infatti, come sia possibile che un numero così alto di quelli che sono stati ufficialmente definiti come “casi”, si sia inanellato generando una sequenza così precisa di fatti tragici. Sarebbe magnifico se questa stessa domanda, relativa alla tragedia epocale che ha innescato un effetto domino inarrestabile a livello globale, ovvero la strage delle “Torri gemelle”, venisse posta da TUTTI i cittadini in possesso di una coscienza e dotati di senso critico in merito a fatti che abbiamo visto svolgersi sotto i nostri occhi – chi attonito, chi indifferente; pochi davvero attenti – ma tutti senza battere ciglio. Per la Signora Kleinberg “il caso”, se e quando davvero si presenta, plausibilmente può verificarsi una sola volta! …come darle torto! Fermo restando che, determinati fatti, in certi ambiti, comunque NON avvengono MAI per caso! Anche quando i fatti sembrano frutto di eventi “fortuiti”, nell’ambito dei governi e dei servizi di intelligence, tali eventi avvengono SEMPRE a corollario di azioni concertate, magari, in casi rarissimi, sfuggite di mano, ma comunque precedentemente pianificate e realizzate a tavolino. Ecco che allora, partendo dall’episodio summenzionato relativo al valore da attribuire al concetto di “caso” in ambito politico-sociale, vogliamo porre all’attenzione dei nostri lettori, in ordine cronologico, alcuni eventi su cui, siamo certi, il summenzionato “caso” non ha giocato nessuna parte. Fatti in merito a cui lo svolgersi dei quali con i relativi effetti provocati, siamo sicuri, saranno anche per voi, prove evidenti e CERTE che il “caso” o se preferite i “casi” della vita, non c’entrino nulla con gli eventi in questione!
- Partiamo dal gennaio 2016, quando viene istituito il “reato di negazionismo”. E’ un elemento, insieme a quelli che seguiranno, che trattiamo a mo’ di esempio, per scandire gli atti della prassi antifascista globale, in mezzo a mille fatti consimili. Ne abbiamo già parlato qui. Ebbene, i giuristi seri a livello globale protestano. Ovviamente nel SILENZIO ASSOLUTO dei media asserviti al sistema mondialista, che invece, vista anche la concomitante scadenza della “giornata della memoria”, focalizzano il provvedimento come un positivo “traguardo” giuridico conseguito. Si tratta della promulgazione dell’ennesimo reato d’opinione, inserito attraverso il cavallo di Troia dell’ “indignazione” ad orologeria eterodiretta dai media a mezzo della presenza strumentale nel mondo della cultura di chi “ancora nega la realtà del genocidio anti-ebraico”. Ecco come un abominio storico favorisce la realizzazione di un ulteriore abominio giuridico; perché se è vero che è semplicemente stolto negare in toto il fatto storico in sé, quello appunto della persecuzione anti-ebraica tedesca nell’ultima Guerra Mondiale, è anche ignobile e assurdo perseguitare e incarcerare chi esprime un’opinione diversa, anche se assai discutibile. Peggio ancora, poi, se invece di trattarsi di “opinione”, si tratta di ricerca storica. Vi sono degli Storici che hanno eseguito ricerche, di vario genere e non tutte tese a negare in toto i fatti, ma comunque corredate da documentazione, in molti casi degna di essere discussa, relativa alla presunta confutazione dello sterminio di massa degli Ebrei. Ovviamente, tali “ricerche” possono tranquillamente essere smentite. Ma, in tal caso, tale smentita, che necessariamente va argomentata e basata su riscontri probanti, NON PUO’ essere ragionevolmente rimpiazzata in favore dell’intervento giuridico repressivo internazionale delle polizie, che così facendo troncano un dibattito storico, aprendo le patrie galere indistintamente a coloro che semplicemente, sia in modo scientifico, cioè suffragato da ricerche, che semplicemente stolto e provocatorio, ma comunque esclusivamente, contestano in parte o negano completamente un evento storico! Poiché, risulta del tutto evidente, che così facendo il “reato di negazionismo”, costituisce un ulteriore presidio strumentale per colpire tutti i dissidenti rispetto alle cosiddette presunte verità ufficiali, istituzionalizzando, di fatto, l’ennesimo reato di opinione e riaprendo così la “caccia alle streghe!”
- Proseguendo in questa simbolica analisi cronologica di alcuni fatti paradigmatici, passiamo al luglio 2017. Dopo una “inchiesta” partita non a caso dal giornale emblema del sistema di potere vigente, “la Repubblica”, l’allora presidenza della camera mostrava di “indignarsi” perché da ben 17 anni esiste un piccolo movimento, i “Fasci italiani del lavoro” che reca il simbolo della repubblica di Mazzini (anche quello un Fascio) e che presenta nello statuto alcune disamine STORICHE in merito alle verità della dottrina del Fascismo, rappresentata diversamente dal Moloc aberrante tramandato ai posteri dall’antifascismo di stato. Tale gruppetto politico, entrato poi, come di consueto, nella sfera del cosiddetto “neo-fascismo” quasi subito dopo la nascita, commetteva il “terribile delitto” di presentarsi nel corso degli anni all’elettorato, legalmente vidimato e bollato dalle apposite commissioni elettorali, avendo persino l’ardire di far eleggere proprio nel 2017 un proprio consigliere comunale in uno sperduto paesino del mantovano; davvero troppo per santa democrazia antifascista! …così, all’improvviso, con apposita richiesta degli alti papaveri del parlamento dell’allora governo Gentiloni e successiva inchiesta giudiziaria a comando, tale soggetto politico marginale viene accusato addirittura di essere un soggetto “sovversivo che in violazione della norma XII norma transitoria si sarebbe macchiato del reato di tentata ricostituzione del disciolto partito nazionale fascista”. Un gruppetto che NON RISULTA AFFATTO FASCISTA proprio ai sensi della legge costituzionale, pur avendo in principio elaborato a suo tempo degli opuscoli che riportano alcune analisi storico-politiche di pregio. Ebbene, dopo 18 anni, i fondatori del suddetto gruppetto, alcuni dei quali non frequentano più tale soggetto da oltre quindici anni! …ebbene, vengono tutti accusati di “sovversione, razzismo e violenza”, pur non avendo MAI né teorizzato né attuato, né l’uno né gli altri e pur non avendo avuto mai nessuna intenzione di “ricostituire il disciolto partito nazionale fascista” dando vita a quel soggetto politico, fatto questo che in tutti i casi risulta oggettivamente impossibile per chiunque nelle attuali condizioni storico politiche. Sarà forse un caso che si sia attuata tale pantomima nel periodo precedente la campagna elettorale per le elezioni nazionali al fine di rinfocolare l’odio antifascista e che, sempre casualmente, con un evidente stratagemma si sia inteso colpire direttamente anche noi fascisti del Covo? (QUI)
- Ed infatti, a fine luglio dello stesso anno 2017, si approva alla camera (ma non al Senato!) la cosiddetta “legge Fiano” ( qui e qui ). Un provvedimento per cui non solo rappresenta reato il semplice tentare di riformare un qualunque partito di ispirazione fascista, si badi bene, non solamente la rifondazione del disciolto Partito Nazionale Fascista. Ma per il quale costituisce reato anche solamente il DIFFONDERE i contenuti della dottrina fascista. In tal modo istituzionalizzando come reati perseguibili tanto l'”associazione” quanto l’opinione (…formalmente entrambe garantite a livello costituzionale!), passando adesso ulteriormente al reato di possibile INTENZIONE, negando così in toto lo studio, la comprensione e la diffusione di un dato pensiero politico! …ecco teorizzato e quasi definitivamente legalizzato lo psico-reato di orwelliana memoria, voluto così fortemente, non a caso, proprio dai cosiddetti liberali fautori del mercato globale !!
- Il 2018 inizia così con la campagna elettorale inerente le elezioni nazionali di marzo. Durante questo periodo, immancabilmente, arrivano ad assurgere, sempre “casualmente”, al ruolo di protagonisti mediatici i cosiddetti “neo-fascisti” del primo, secondo e terzo millennio (vedere qui e qui). Ebbene, il cliché sapientemente ripetuto da tempo, viene riproposto ossessivamente dai media e dato in pasto alle masse… e puntualmente, tra presunte violenze a comando e ammiccamenti al “sovranismo europeo keynesiano”, gli utili burattini del sistema, in quanto soggetti descritti come impresentabili, favoriscono più o meno direttamente (per ciò che attiene la loro microscopica parte recitata in questa mega tragica messinscena) la vittoria dei finto-sovranisti giallo-verdi, sui quali aleggia il “fumo di Londra“, concretizzando in tal modo la tattica del “doppio standard”, in atto per dare una boccata di ossigeno al cadavere plutocratico Euro-globale, che vede da sempre l’alternarsi di governi, ora di centro-destra ora di centro-sinistra, con la ciclica nascita di presunti soggetti che dovrebbero opporsi al sistema vigente, ma che sempre e comunque si rivelano alla fine dei giochi tutti burattini della plutocrazia bancaria mondialista!
- Giungiamo all’agosto scorso, quando, come nostro costume, documentiamo la falsità dell’ “inganno finto-sovranista” (qui) denunciando che di governi che vogliono davvero cambiare la politica in meglio e farla finita con l’europeismo impostoci dall’alta finanza speculativa mondialista, in “parlatoio” non ce ne sono MAI stati! Nel frattempo, la cosiddetta “cultura ufficiale”, si destreggia sempre e comunque nella campagna mediatica e politica antifascista, chiamando all’appello, questa volta per “contro-bilanciare” le proprie fesserie più becere, anche le “penne antifasciste pacate”, più degne di rappresentarlo agli occhi dei “moderati”: è il turno degli indignati “insospettabili” di antifascismo trinariciuto, ossia il giornalista Veneziani (qui), e la docente universitaria Tarquini (qui). Nell’articolo di Veneziani, intitolato “L’Antifascismo dei cretini”, si discetta sull’ultima trovata propagandistica idiota partorita dagli antifascisti più esaltati. Dove essi si sono inventati un cumulo di retoriche e insulse sciocchezze chiamato “fascistometro”, per far divertire “grandi e piccini”, in cui l’aspirante “fascista” deve compilare un questionario nel quale deve rispondere alle più retrive, buffonesche e insultanti domande in merito a ciò che egli “sente” di essere. Ovviamente il risalto dato dai media servi del sistema, ad una trovata così scandalosamente stupida nella sua inutilità, è massimo. E le “penne” del giornalismo antifascista, soprattutto quelle travestite di “carità pelosa”, che non disdegnano di strizzare l’occhio ai presunti simpatizzanti di un fascismo inesistente, che porta voti ai soliti noti del cosiddetto centro-destra, sono andate in “brodo di giuggiole” nel destreggiarsi in critiche scontate su tali temi insulsi. Il Veneziani, come al solito, col suo stile doppio, volutamente ambiguo, critica gli antifascisti per essere “peggio dei fascisti”, qualifica che egli, da vecchio intellettuale destrorso missino che di dottrina fascista poco mastica e in nulla comprende, appioppa al gruppo di “Casa Pound”, vittima, a suo dire, dei “boia” antidemocratici (SIC!). Un cliché, quello del giornalista sistemico, mai mutato negli anni e che ora “si spende”, restando sempre ancorato alla dicotomia politica farlocca della divisione del corpo sociale in “destra e sinistra”, in favore degli altri compari finto contestatori che sono attualmente al governo. Così come la campagna elettorale di “Casa Pound”, sempre per puro caso, si è di fatto spesa oggettivamente per Salvini. Così il cerchio si chiude. Più sottile e subdolamente “intelligente” l’antifascismo “moderato” messo in mostra dalla dottoressa Tarquini. Nel suo articolo per il “Corriere della Sera”, dal titolo “Il fascismo immaginario di Pasolini, Bobbio, Eco eccetera…”, ha teoricamente inquadrato perfettamente il problema e lo ha “risolto” nel senso del più esemplare antifascismo di stato. Antifascismo sì, ma non quello ridicolo e retrivo del rozzo fascistometro (e questa in sostanza la differenza tra le diverse facce “di bronzo” della medaglia antifascista!). La dottoressa, che conosce perfettamente i termini del problema, cosa va ad affermare? Né più, né meno, quel che già abbiamo evidenziato essere “l’essenza dell’antifascismo”, risultante dai nostri studi e dai nostri articoli. Ossia che è falso e scorretto attribuire la patente di “fascista” e di “fascismo” senza soluzione di continuità e in modo strumentale a tutta una serie di gruppi e fenomeni politici che oggettivamente nulla hanno in comune né dal punto di vista filosofico né da quello politico con esso; il Fascismo ha delle peculiarità uniche ed esclusive sue proprie. Ovviamente, stando al parere della docente antifascista, tali caratteristiche sarebbero TUTTE NEGATIVE, ma da non banalizzare. Inoltre, proprio a fronte del commento all’ “autrice del fascistometro”, cosa afferma la dottoressa? Che, ovviamente, il presunto quanto inesistente “fascismo”, sarebbe stato “evoluto” all’interno delle strutture finanziarie globaliste! Udite, udite! Quale regalo all’antifascismo di stato, che da sempre, come abbiamo già detto (qui), vuole a sua volta identificare come “fascismo” tutto ciò che in realtà costituisce il prodotto marcio della propria essenza liberale oligarchica, al fine di alimentare la propaganda e l’ottenebramento dei cervelli a danno delle masse popolari. Insomma, la Tarquini è riuscita nell’impossibile! Attuare in concreto quanto essa dice di negare, in un articolo elaborato, almeno in teoria, proprio per criticare ciò che lei stessa di fatto poi ha scritto!
- Arriviamo così praticamente a ieri, con la sceneggiata sulla cosiddetta “manovra del cambiamento” dell’inesistente Governo del cambiamento! Una trovata che si è, mano a mano, rivelata la solita buffonata farsesca, che ha mostrato la classica “montagna” che partorisce il proverbiale “sorcio” (qui). In questo contesto, con la “brexit” che si mostra sempre più come una “entrix” (qui) …dove bisogna sempre tenere tutte le porte aperte! …scoppia la “rivolta dei gilet gialli” in Francia (qui). Guardate voi i “casi” di cui stiamo trattando: Macron, supera il deficit di 3 punti percentuali, quando la serva scema italyota non può andare oltre il 2%. Proprio in questo contesto, i “gilet gialli” si trasformano in “frange sovversive e violente”, mettendo a ferro e fuoco la ex Gallia. Una protesta che ha sicuramente dei motivi più che fondati, ma che come al solito viene “trasformata” in bagarre… e cosa accade in questo contesto? Macron è “costretto” a “concedere” più “ammortizzatori sociali”, ma poi, allo stesso tempo, si corre ai ripari e la Francia è “funestata”, guardate voi sempre i “casi della vita”, dall’ennesimo atto del solito “terrorista” che “capita sempre al momento opportuno”, stavolta a Strasburgo, che, ovviamente sempre indisturbato, entra in un mercatino di Natale iper-sorvegliato, spara a vista, con mira da tiratore scelto, e ammazza a sangue freddo 4 poveracci (qui e qui ), subito spacciati dai media servi del sistema, in questo caso anche sciacalli, quali martiri filo-europeisti. Come finisce la vicenda dell’ennesimo “terrorista” capitato sempre al “momento opportuno”? Ma ovviamente con la sua morte, che consente di non sapere nulla! …casualmente, dopo esserselo fatto sfuggire, cercandolo in tutta la Francia e in Germania, dunque volatilizzatosi inspiegabilmente per 48 ore dopo l’attentato, sempre secondo le autorità, mentre era praticamente restato nel proprio quartiere ossia “a casa sua”; ebbene dopo tutto ciò, però, i solerti gendarmi transalpini, “fatalità”, fanno di meglio e lo fanno secco in circostanze a dir poco sospette! (qui).
- …e di fatalità in fatalità, nel mese di dicembre 2018, mentre va sempre in scena sui media ufficiali solo la farsa sui numerini e gli zero virgola della manovra, in sordina si è discusso da parte del cosiddetto “Governo del Cambiamento”, se l’Italia avrebbe aderito o meno su “invito” dell’O.N.U. al criminale progetto del Global Compact for Migration,(qui) un trattato capestro che vincola i paesi sottoscrittori ad accettare incondizionatamente sul proprio territorio tutti gli emigranti di qualsiasi provenienza, facilitando le O.N.G. schiaviste nella loro lucrosa tratta degli schiavi, impedendo legalmente qualsiasi critica a tale apocalittica speculazione, ordinata dalla finanza pluto-massonica mondialista, capitanata dal finanziere Soros e dai suoi amici del “gruppo bilderberg”. Ebbene, il capo del “Governo del cambiamento”, Conte, si era detto fin da subito favorevole! …mano a mano, però, che la notizia rimbalzava sui media liberi dell’informazione presenti in rete (e solo li !) il “Governo del cambiamento” è stato subissato da una valanga di proteste al riguardo …morale della favola, i giallo-verdi, insieme al PD, Forza Italia ed a tutto il resto degli arnesi politicanti del “parlatoio”, hanno preso per i fondelli tutto l’elettorato italiano, dicendo di aver approvato solo il Global Compact per i rifugiati, che farebbe delle significative distinzioni rispetto all’altro documento. L’impressione penosa che si ha è che si sia voluto giocare solo sui termini, per rendere accetto al popolo il provvedimento chiave del progetto globalista della cosiddetta UE, che cancellerà nazioni e popoli del continente europeo rendendolo una landa popolata di schiavi senz’anima, senza passato e senza futuro, governati da una ristretta cerchia di pochi danarosi inamovibili privilegiati…insomma, quando la finanza ordina, i burattini del parlatoio ubbidiscono TUTTI ai loro ordini, checché al cosiddetto “popolo sovrano” piaccia o meno!
- Sempre “ieri”, e sempre molto “casualmente”, l’Unione Europea approvava, previa immancabile sottoscrizione del cosiddetto “Governo del cambiamento” dei “sovranisti de noantri”, il “programma di azione sulla disinformazione”. (qui) Tale “programma”, dietro le roboanti quanto patetiche affermazioni formali inneggianti alla libertà, nasconde nient’altro che la progettata e attuata battaglia tirannica contro il diritto di critica all’informazione ufficiale. In breve, dissentire, contrastare e denunciare l’odierna vera e sola dittatura che ci minaccia, ossia quella europeista, non sarà più consentito! Poiché tutto ciò che la cosiddetta “UE” decide a suo insindacabile giudizio costituire opera di “disinformazione”, è stato deciso che verrà censurato e perseguitato con tutti i mezzi. Di seguito una breve citazione del delirante “programma” che vuol mettere il bavaglio alla vera informazione libera: “La diffusione della disinformazione, intenzionale, sistematica e su larga scala anche nel quadro della guerra ibrida, rappresenta una grave sfida strategica per i nostri sistemi democratici, e richiede una risposta urgente, che deve essere mantenuta nel tempo, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali. Il consiglio europeo: a) sottolinea la necessità di una risposta decisa che affronti la dimensione interna e quella esterna e che sia globale, coordinata e dotata di risorse adeguate sulla base di una valutazione delle minacce; b) chiede l’attuazione tempestiva e coordinata del piano di azione congiunto, presentato dalla commissione e dall’alta rappresentante, in modo da potenziare le capacità dell’Ue, rafforzare le risposte coordinate e congiunte tra l’Unione e gli Stati membri, mobilitare il settore privato e accrescere la resilienza della società alla disinformazione”.
Ecco dunque tutta una serie di avvenimenti ben precisi che portano “casualmente” proprio a questo unico risultato, premeditato e gradualmente realizzato nel corso dei decenni… la cui storia alcuni soggetti presenti sulla rete internet, come noi, hanno in parte ben illustrato scandendone le tappe a livello cronologico, mostrando che non si tratta affatto di un complotto, ma di un chiaro piano perseguito da una minoranza agguerrita di speculatori internazionali e dai loro lacchè presenti nella politica di alcune nazioni, prima fra tutte gli Stati Uniti d’America. (qui). Ma per il momento ci fermiamo qui. Il motivo di questo quadro generale messo a disposizione dei nostri lettori risiede nella volontà di far notare quanti e quali strani “casi” stiano facendo chiaramente prender forma ad una infernale costruzione politica ben precisa, in cui davvero nulla è stato lasciato al caso!
Qualcuno dei nostri lettori più distratti, magari, potrebbe ancora non scorgere il nesso che lega imprescindibilmente tali fatti di cronaca politica recentissima, alla infinita guerra mediatico-legale sempre in corso, scatenata dal sistema pluto-massonico, alla concezione politico-economica ed etico-morale del Fascismo, nonostante che ufficialmente venga descritta in tutti i casi come morta e mortifera, sorpassata e qualificata sempre e solamente come criminale ed antipopolare… ebbene, se ancora, dopo tutto quel che abbiamo detto e scritto sino ad oggi, non lo avete compreso… se ancora non fosse chiaro il perché riteniamo razionalmente che solo la Dottrina del Fascismo costituisca a parer nostro (ed anche, a giudicare dal timore che essa suscita nei burattinai del sistema vigente, a parer loro!) l’antidoto politico ai mali della Società e del Mondo! …ebbene, ancora una volta proveremo a rispiegarlo nuovamente ed in modo sintetico … ma a Dio piacendo e se vorrete, nel prossimo articolo!
RomaInvictaAeterna
[…] avevamo già anticipato (QUI), qualcuno dei nostri lettori più distratti, magari, potrebbe ancora non scorgere il nesso che […]