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ODIO DEMOCRATICO ANTIFASCISTA E PUPAZZI DEL SISTEMA!

“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone oppresse

e amare quelle che opprimono”

Malcolm X

Carissimi lettori, amici ed avversari, il nostro recente articolo sul “25 aprile” (qui), come tutti gli altri sul medesimo tema, ha portato alla vostra attenzione il reale fondamento ideologico e storico-politico di tale nefasto anniversario, pensato ed imposto dall’alto appositamente ed esclusivamente quale “ricorrenza” per dividere il popolo italiano e perpetuare il mito fasullo di una “riconquistata libertà” che sarebbe stata elargita dai “buoni” invasori anglo-americani agli italiani; il tutto fondato su di una reiterata e martellante campagna mediatica ormai istituzionalizzata da decenni e incentrata sulla più volgare propaganda di guerra. Dal 1945, senza che i più se ne rendano effettivamente conto, gli italiani sono artatamente e volutamente tenuti divisi, in uno stato di perenne conflitto interno, con una intensità variabile che preferibilmente raggiunge i picchi in concomitanza con le immancabili scadenze elettorali, il tutto sempre ad opera di ristrettissime minoranze e gruppi che vanno dalla sinistra alla destra, tutte al guinzaglio del “padrone a stelle e strisce”, che con l’ausilio dei mezzi di informazione di massa e del “potere costituito” (da terzi!), tengono sotto scacco un interno popolo abbrutito ed assuefatto a simili espedienti. La connotazione vera di tale presunta “festa”, proclamata unilateralmente come tale, è unicamente e inderogabilmente antifascista, nel modo più retrivo e aggressivo possibile. L’odio, di cui la “nomenklatura” ufficiale, con un’ipocrisia senza eguali, attribuisce la paternità esclusivamente ai “fascisti”, viene invece propalato in dosi massicce proprio contro questi ultimi dall’antifascismo di Stato. In verità, sarebbe più corretto dire contro i “fascisti immaginari”, poiché il FASCISMO vero e proprio, lungi dall’essere mai stato rappresentato dai cosiddetti “neofascisti” (per i motivi che abbiamo più volte ribadito, qui e qui), non esiste più da oltre 70 anni, se non nella memoria e nel pensiero di alcuni sparuti gruppi, non rappresentati politicamente da NESSUNO, se non dal NOSTRO MESSAGGIO! Ma, ovviamente, il suddetto “odio antifascista” dalle istituzioni ufficiali della repubblica italiana è ritenuto giusto e “buono”! …perché, va detto senza mezzi termini, è proprio la repubblica italiana a finanziarlo con tutti i mezzi di cui dispone, su mandato del padrone atlantico! L’odio “buono“, quello che, per intenderci, di fatto, inneggia allo sterminio senza nessuna distinzione e pietà di centinaia di migliaia di uomini, donne e ragazzini italiani di fede fascista, avvenuto prima e dopo la guerra, di cui abbiamo già discusso, e che viene sistematicamente taciuto dalle istituzione della repubblica, che negano loro persino il ricordo. Un odio rappresentato da sempre dalla sparuta schiera di borghesi benpensanti e figli di papà, che schiumano di rabbia inneggiando alla libertà ma promuovendo simultaneamente il reato di opinione per i fascisti; quello che vuole impedire di esprimersi a coloro che mostrano il proprio dissenso rispetto alla forma di governo imposta al popolo italiano dai vincitori dell’ultima guerra mondiale e spacciata come democrazia libera; quello che incita tutt’ora alla violenza giusta contro i presunti quanto inesistenti “fascisti“, una categoria resa appositamente evanescente, poiché slegata dai veri contenuti ideologici del Fascismo storico, che così assume di volta in volta i contorni politici cangianti di quanti dicono di opporsi allo status quo vigente, puntualmente additati dai soliti noti quali nemici dell’intera umanità, indegni perfino di esser definiti uomini.

Un “tour dell’odio” diffuso a livello mediatico che, casualmente, si manifesta virulento, come già avvenuto lo scorso anno, con la “Pantomima sulla legge Fiano”, scattando con puntualità certosina proprio a ridosso delle fatidiche elezioni. Con precisione svizzera, ad ogni tornata elettorale, la “caccia alle streghe” riprende. In realtà, in altri periodi, si affievolisce soltanto. Pronta ad essere rinfocolata al momento opportuno. In questi ultimi anni, però, vi sono delle vistose “novità” in merito all’aggressione antifascista. Da quando la nostra piccola associazione IlCovo, con i suoi mezzi modesti e limitati, ha messo caparbiamente in atto, con grande scorno degli antifascisti di tutti i colori, il rivoluzionario metodo della “formazione dottrinaria” e della battaglia culturale per la verità storico-politica sul Fascismo, abbiamo impresso una epocale svolta alla lotta contro la menzogna di stato, e contro la damnatio memoriae applicata al Fascismo-Pensiero, così la nomenklatura succitata ha ricominciato ad estendere la propaganda aggressiva. A dire il vero in modo forsennato, ma con risultati decisamente poco lusinghieri, nonostante la portata dei considerevoli mezzi coi quali tali attacchi vengono assestati, ma constatata la loro miserrima rozzezza, tale da far impallidire chiunque. Un esempio recente è costituito dall’ennesimo monologo (il che già la dice lunga sulla valenza di tali tiritere prive di contraddittorio!) tenuto da uno dei soliti “pagliacci televisivi” di cui si avvale il sistema vigente per diffondere “a suon di risate” le proprie menzogne e luoghi comuni fasulli. Il pretesto viene fornito, come sempre, dagli altri servi utili del sistema, i cosiddetti “neofascisti”, nel perenne gioco delle parti che si alimenta dello scontro tra finti opposti, tutti etero-diretti da un’unica regia satanica. E giù con l’ “indignazione” telecomandata! Quanto biasimo artefatto ed ipocrita per l’ “indegno gesto sacrilego” compiuto nientemeno che durante la “festa delle feste”, che tutti i buoni cittadini deve “unire” nel sentimento di “odio antifascista”! Ma giudicate voi stessi! Vorremmo infatti che, prima di proseguire nella nostra disamina, guardaste tale documento confezionato appositamente dal “Politburo resistenziale”:

Se siete riusciti ad arrivare in fondo, senza lesinare in sbadigli per le celeberrime “battute” del “buffone di corte”, avrete ben chiaro tutto ciò che stiamo affermando. Sul versante culturale e politologico, tali esimi “rappresentanti” del “libero pensiero” antifascista, costituiscono degli ZERI assoluti. Essi non sentono nemmeno il bisogno di provare le proprie affermazioni, né di confrontarle con altri interlocutori che la pensano in modo differente, poiché semplicemente danno per scontato che tali scempiaggini, spiattellate sulle televisioni accreditate dal potere vigente, si  AUTOIMPONGONO DA SE’. Così costruiscono la propria “verità”, checché i documenti storici provino in contrario! Così fa nel suo sermone la “crozza” di turno, (nomen omen), davvero vuota poiché priva di serie nozioni storiche, dove egli accusa i “neofascisti” (utili servi del sistema, suoi pari) di compiere un gesto addirittura completamente inventato dal “loro Duce” (che, nel caso dei suddetti individui, avanzi raccattati appositamente dal potere costituito fra le curve calcistiche per mettere in piedi tale sceneggiata, “loro”, invece, non è mai stato, sconoscendo essi tanto il personaggio storico Mussolini quanto il messaggio politico fascista che rappresenta!). Ora: che il “Saluto Romano”, così definito per la Civiltà da cui è scaturito storicamente, sia un lascito culturale di Roma antica, solo la “crozza” in questione (e chi ha scritto ciò che il buffone-pappagallo stava leggendo sul “gobbo” di scena!) lo può negare! Infatti, dell’antico Saluto Romano, ripreso a partire dal XX secolo dal Fascismo, con braccio teso e palmo della destra aperto (in segno di pace!), vi sono testimonianze storiche e archeologiche. Flavio Giuseppe, storico giudeo-romano nel suo “Guerra Giudaica” lo descrive fin nei dettagli ( vedere ad. es. qui ). Tale era il saluto compiuto dalle Legioni al loro Comandante. Così come vi sono testimonianze materiali INOPPUGNABILI persino sulle antiche monete romane, che qui di seguito riportiamo:

Immagine correlata   Risultati immagini per saluto romano monete   Risultati immagini per saluto romano origini

Per non parlare della statua equestre Capitolina di Marco Aurelio, dell’ Arringatore del Trasimeno

…o della stessa Colonna Traiana, di cui sproloquia a vanvera la “crozza vuota” di turno. Infatti, volutamente ignorato dal pagliaccio televisivo, è non tanto il romano che “indica” l’Imperatore, ma tutti gli altri che lo salutano romanamente!

Aggiungiamo in seconda battuta, soprattutto a beneficio delle menti progressiste “sinistrate”, che se si va alla ricerca del riutilizzo a livello di iconografia in epoca moderna non solo del saluto romano, ma di tutta una serie di specifici richiami diretti al mondo dell’antica Roma, ebbene, non esiste esempio più chiaro e lampante di quello offerto dalla stagione della “Rivoluzione Francese!” … un vero e proprio tripudio di Fasci littori, Archi di trionfo e richiami diretti alle sane virtù politiche del Civis Romanus…e proprio l’artista francese Jacques Louis David, emblema dell’intera stagione rivoluzionaria, produrrà l’icona moderna più celebre raffigurante il saluto romano…anzi, un triplice saluto romano, nel famosissimo dipinto del 1784 intitolato “Il Giuramento degli Orazi“…e Mussolini, proveniente dalle file del massimalismo rivoluzionario socialista, così come tanti altri fascisti, ex socialisti, sindacalisti e repubblicani, conoscevano bene tutto ciò, poiché faceva parte del loro bagaglio politico-culturale!

Detto questo, per doverosa precisazione rispetto al nulla culturale che promana da cotante “crozze vuote antifasciste” e che ovviamente viene diffuso senza nessun contraddittorio dai media ufficiali (ci mancherebbe altro!), rimane chiaro il motivo per cui la “marionetta da avanspettacolo” faccia propaganda (di bassa lega). Allo stesso modo è chiaro il motivo per cui “egli” accosti i cosiddetti “sovranisti” de noantri, ai “nazi de noantri” di Casa Pound Italia. Infatti, così come alle scorse “elezioni politiche nazionali” i tartarugati, avevano già goduto di una ribalta mediatica spropositata, oggi ne usufruiscono ancora, grazie ad una loro casa editrice (che vorrebbe magari fare concorrenza al nostro lavoro, che proponiamo un catalogo incomparabilmente più ampio e politicamente più mirato [QUI]) capace di “vantare” una attività talmente “vasta” che definirla assai limitata risulta un eufemismo; ma che “sale” comunque all’onore delle cronache per aver pubblicato un’intervista al nuovo “pupazzo” finto spauracchio del sistema, Salvini, che ha sostituito nell’immaginario antifascista Berlusconi! Crozza evidenzia la contiguità elettorale tra C.P.I. e Salvini (e tutto quello che è il “mondo politico” del cosiddetto centro-destra) dicendo con ciò il vero! Il fatto è, però, che tale “contiguità” tra antifascisti di destra è VOLUTA, preparata e USATA dal sistema plutocratico. Così come accade nel variegato, ma sempre allineato e coperto, mondo antifascista dei “sinistri”. Ma, ci domandiamo, se tutti temono un pericolo fascista, se tale idea è sempre comunque presente sulle prime pagine di tutti i giornali e nei media televisivi ufficiali, PERCHE’ LOR SIGNORI ANTIFASCISTI, DA SEMPRE COSI’ ANSIOSI DI SPROLOQUIARE DI FASCISMO E FASCISTI, NON VENGONO A DISCUTERNE CON GLI UNICI FASCISTI VERI CHE COME TALI SI QUALIFICANO PUBBLICAMENTE DA SEMPRE, OVVERO CON I SOTTOSCRITTI?

ORSU’, VENITE PURE A DOMANDARE, LA “BIBLIOTECA FASCISTA DEL COVO” E’ A DISPOSIZIONE DI TUTTI! SAPREMO RISPONDERE A TUTTE LE VOSTRE DOMANDE! …MA SAPPIAMO BENE CHE E’ PROPRIO PER QUESTO MOTIVO, CHE ESSI RIFUGGONO IL CONFRONTO COI FASCISTI, CORRENDO INCONTRO, INVECE, DAI LORO AMATI PUPAZZI “NEOFASCISTI”! LE MARIONETTE SONO INDISPENSABILI NELL’OPERA DEI PUPI, ALTRIMENTI CHE TEATRATA SAREBBE? …ECCOVI SUBITO UN ESEMPIO CONCRETO, OSSERVATE IL VIDEO SUCCESSIVO E GIUDICATE DA VOI STESSI:

Avete capito la sceneggiata? …che dire di più? Da quando la Dottrina del Fascismo è stata fatta riemergere dal dimenticatoio, in cui gli antifascisti di Stato ufficiali e quelli ufficiosi del neofascismo l’avevano cacciata a forza, riemersa proprio in virtù del nostro continuo e caparbio lavoro ultra-decennale di esegesi, presente nei nostri testi e soprattutto sul blog e prima ancora sul forum de “IlCovo”, mostrandone i veraci contenuti e spiegandone i princìpi ideologici, ebbene, stanno franando poco alla volta, miseramente, tutte le menzogne interessate imbastite in campo antifascista relative al messaggio politico di cui essa è portatrice. Ecco allora che il doppio profilo dell’antifascismo di Stato si manifesta in tutta la sua pochezza e nullità. Favorito dai pupazzi del “neofascismo” e dai servi del potere mediatico, l’attacco condotto dal sistema demo-pluto-massonico vigente, viene continuamente reiterato attraverso la strategia dell’inganno, che è globale. Ma nessun antifascista può più continuare a mentire impunemente, pensando di risultare sempre e comunque credibile, quando viene messo di fronte alla chiarezza adamantina dei FATTI che NOI fascisti de “IlCovo” mostriamo nella loro autentica realtà.

IlCovo

2 commenti su “ODIO DEMOCRATICO ANTIFASCISTA E PUPAZZI DEL SISTEMA!

  1. Questo testo l’ ho distribuito, in anticipo rispetto al 25 aprile, per poter “scremare” fra amici, nemici e semplici conoscenti in contatto con me via #mail, chi mi vuole bene e chi invece di tutto ciò si “scandalizza”: oggetto = il 25 aprile, non ho proprio una beata fava da commemorare, anzi…
    Intanto perchè Treviso NON venne “liberata” (o piuttosto, rioccupata) che il 30 aprile, e, secondariamente, in quanto, nelle “radiose giornate” del maggio rosso 1945, mio padre (che – all’ epoca – ancora non era tale) fu prelevato davanti all’ uscio del suo negozio di “Coloniali e Privativa n. 49” da una camionetta di “garibaldini” armati sino ai denti, e portato al cospetto della CAS, mentre i “compagni” dei camionettisti – in sua assenza – tentavano un “esproprio proletario” ai suoi danni, ed ai danni degli anziani suoi genitori, conclusosi senza esito. Non mi dilungo a raccontare anche questo episodio avvilente, ma a far mettere la coda fra le gambe ai quindi fuggitivi prodi “patriot-t-t-t-i bastò un ragazzino, mio zio, allora 15enne, arnato di una sola spranga contro le Beretta cal. 9. Fortunatamente – quel giorno – la Corte d’ Assise “Stragista”, pardòn, “Straordinaria”, era presieduta da un non-bolscevico, cioè l’ avv. Ramanzini, che conosceva bene papà, e che appena accertatane – pro forma – l’ identità anagrafica, intimò ai “partigiani” di liberarlo immediatamente, in quanto “persona che non aveva mai torto un capello a chichessia”. In caso contrario, Luigi Fanton di Liberale e Pintarin Laura – residente in Treviso al n.-° Civico 82 di Via Terraglio, classe 1902, sarebbe finito nel mattatoio della Cartiera Burgo, ammazzato a colpi di vanga sul capo o sciolto nella vasca degli acidi della lavorazione-carta, e quindi io non sarei nato, o comunque, se proprio nascere era nel mio destino, l’ avrei fatto altrove e da altra fonte.- Ad ogni buon conto, essendo io, suo figlio per volontà del fato, quella volta almeno, favorevole, e mi ritengo, oltre che ultra 70enne ancora del tutto abile, di orientamento identitario e tradizionalista, non posso di certo tradire la sua memoria; ergo, non provo la benche minima considerazione per i resistenti, specie se di quel colore. Festeggerò, invece, come tanti altri miei corregionali, la ricorrenza di San Marco Evangelista, patrono dei Veneti, donando alle donne di casa (a quelle lontane, esiliate innocenti all’ estero x poter campare di lavoro, da un’ Italia che vende i propri figli ai padroni stranieri, in cartolina) una rosa rossa, come da antica usanza della Serenissima.
    Non si pretenda comunque che io mi dichiari “antifa”!
    Salute
    Bruno

  2. …la tragedia di una guerra civile che viene alimentata di continuo ed artificiosamente per mere e ignobili speculazioni politiche, senza mai raccontare i fatti nella loro interezza e complessità. Noi fascisti de IlCovo abbiamo scelto ormai da parecchi anni di dire BASTA! …e così, ormai da oltre un decennio, la VERITA’ su tutto e tutti ve la raccontiamo NOI!

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