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LA TIRANNIDE DELLA “REPUBBLICA DELLE BANANE ANTIFASCISTA” TREMA PER IL SALUTO ROMANO!

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Potremmo mai stupirci per l’ennesimo atto di vigliaccheria della “repubblica antifascista”? Potremmo mai sorprenderci dell’ennesimo atto tirannico (in perfetto stile “democratico”!), reazione sconclusionata e senza costrutto se non quello della paura atavica del Fascismo dovuta all’implicito riconoscimento della propria inferiorità politica rispetto ad esso? No, davvero! E’ impossibile stupirsi che la “repubblica delle banane antifascista” faccia quello per cui è nata: distruggere, per conto terzi, sempre prona agli ordini stranieri!

E’ da quel fatale 8 settembre 1943, poiché già concepito di fatto dagli occupanti anglo-americani come loro creatura, che questo ammasso di rottami maleodoranti e criminali, spacciato senza vergogna come entità statale libera e sovrana, successivamente denominato indebitamente “repubblica italiana” (in sfregio a chi Italiano lo è davvero, o lo è stato davvero!), continua ad avvilire e distruggere in tutti i modi, nella materia e nello spirito, il senso più profondo ed autentico della civiltà italiana. Dunque, nulla di nuovo. Ma il terrore di questa marmaglia che si definisce ipocritamente “rappresentante di istituzioni democratiche” ha raggiunto davvero bassezze inimmaginabili.

E’ recente la notizia che, a causa di una manifestazione di Casa Pound Italia (CPI) tenuta a Bergamo nel 2009, per “onorare” i martiri delle foibe vittime della pulizia etnica titina, 2 “militanti” della citata formazione radical-destrorsa siano stati prima denunciati e poi incarcerati… a causa di un Saluto Romano, e del grido “Presente!”!!!! Vedere per credere: http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2014-09-12/saluto-romano-necessario-vietarlo-ancora-190644.shtml

Ebbene, proprio da una vicenda come questa si può cogliere il “cortocircuito logico” precisamente voluto dal sistema “democratico” antifascista. Ci sono infatti 2 problemi. Il primo è che CPI, come tutte le formazioni neo-finto-fasciste pienamente e legittimamente inserite nel sistema della partitocrazia italica, di cui abbiamo discusso in passato anche su questo blog, esiste di fatto solo per abbattere, cioè svuotare ideologicamente l’ideale del Fascismo dal di dentro, operando esattamente nella direzione dei “desiderata” della “repubblica delle banane antifascista”, formando uno dei tanti “spifferi” delle immancabili e DEMOCRATICISSIME “correnti interne” finte-opposte al sistema partitocratico, vedi:

http://www.ilcovo.mastertopforum.net/casapound-alternativa-al-sistema-no-ennesimo-espediente-vt2290.html

Proprio all’interno di tale contesto si concretizzano dunque le buffonate operate dal “sistema” riguardo il Saluto Romano e il grido “Presente” fatto in omaggio ai Caduti del Fascismo, ovvero della Civiltà Italiana! Infatti, la reazione alle affermazioni della Cassazione da parte di CPI, seguita dai suoi comunicati ufficiali – e qui inizia il secondo problema – risulterebbe formalmente sacrosanta e assolutamente fondata nella critica ad un Sistema ormai allo stato comatoso, che evidentemente boccheggia in attesa della propria morte imminente, aggrappandosi a pretesti stupidi e criminali come l’incarcerazione per un Saluto e un gesto (avvalorando così la reale carica simbolica dell’uno e dell’altro, che non si esaurisce certo nell’ atto in sé!) che, di fatto, rappresentano primariamente una manifestazione del pensiero umano… se non fosse appunto che a muoverle è una formazione politica concretamente antifascista, giacché inserita in pieno nella logica partitocratica della repubblica delle banane! Non è moralmente accettabile che si possono dire cose formalmente sacrosante, come quelle riportate dai media di Casa Pound a seguito di questo provvedimento idiota di cui hanno fatto le spese i due “pericolosissimi criminali” per il reato del “braccio teso” (!), e poi, come se nulla fosse, continuare ad operare secondo logiche politiche congeniali al sistema antifascista, usurpando di fatto il Fascismo, associandolo indebitamente a idee di DESTRA RADICALE o di pseudo-sinistra (il famigerato “socialismo nazionale”, ovvero il “nazionalsocialismo”) fomentando la confusione ideologica al fine di perpetuare gli stereotipi fasulli diffusi dall’antifascismo.

Ritorniamo dunque alla sostanza del problema, ovvero l’immagine propagandistica del Fascismo creata dalla “repubblica delle banane antifascista” a mezzo delle proprie marionette fintofasciste. Tutti i distinguo, tutti i tripli salti mortali verbali dell’ “area” di destra radicale et similia (le correnti!), sono vaporizzati dall’immagine della propaganda antifascista ritagliata perfettamente su questi gruppi nominalmente eterogenei, ma politicamente diversi solo a chiacchiere! Il valore immortale e imperituro del gesto incriminato, qualora fosse attuato nel giusto contesto politico, messo in atto invece dai 2 “militanti” di CPI perde il suo autentico valore simbolico, poiché non vi è corrispondenza tra il vero significato di esso ed i contenuti politici di cui è portatrice quella formazione. Ma proprio perché il gesto incriminato viene messo in atto da formazioni della galassia radical-destrorsa, che da decenni usurpa la qualifica di fascista agli occhi delle masse, esso è vieppiù strumentalizzabile, poiché nell’immaginario collettivo, mentre il significato reale rimane misconosciuto, viene comunque messo in rapporto con l’immagine negativa che tali gruppi danno di sé, un’ immagine che ha svuotato il vero significato del Fascismo mussoliniano per fargli assumere quello ridicolo e tragico del neofascismo ideato e sostenuto dalla “repubblica delle banane antifascista”, un tema di già affrontato nel nostro breve saggio su “L’estrema destra contro il fascismo” pubblicato nel 2011, vedi:

http://www.lulu.com/shop/marco-piraino-and-stefano-fiorito/lestrema-destra-contro-il-fascismo/ebook/product-17522250.html

Certamente farebbe davvero solo pietà, se non fosse tragico, il constatare come gli ipocriti soloni della “repubblica antifascista”, che si riempiono la bocca di parole come “libertà”, “uguaglianza”, “diritti inalienabili” ecc, ecc, tremano tutti per un “saluto romano” che costituirebbe di per sé un “attentato liberticida”, quando è la stessa “repubblica delle banane” ad essersi infischiata dei presunti diritti democratici inalienabili della cittadinanza! Dove era la Cassazione quando il Parlamento ha ceduto definitivamente la propria nominale sovranità alla Banca Centrale Europea ratificando il Meccanismo di Stabilità Europea (ESM) voluto dai plutocrati del Fondo Monetario Internazionale, divenendo così di fatto e di diritto solo un mero organismo esecutore della speculazione finanziaria che ha indebitato fino alla fine dei tempi il popolo italiano, rendendolo schiavo del debito pubblico in eterno?

http://www.ilcovo.mastertopforum.net/attenzione-esm-o-mse-il-mostro-partorito-dalla-plutocrazia-vt2261.html

Quali libertà inviolabili tutelava la Cassazione quando la partitocrazia della repubblica delle banane antifascista svendeva su pressione degli usurai del FMI i beni pubblici dello Stato, cioè del cosiddetto “popolo sovrano”?

http://www.ilcovo.mastertopforum.net/3-vt2459.html?postdays=0&postorder=asc&start=30

Di che democrazia e di quali libertà si vuol discutere da parte di una entità cosiddetta statale che nelle sue istituzioni tratta con il crimine organizzato e liquida con tutti i mezzi i propri uomini che indagano sul malaffare diffuso ai più alti livelli del cosiddetto “stato democratico antifascista”?

http://www.ilcovo.mastertopforum.net/1-vt2467.html?postdays=0&postorder=asc&start=0

Che razza di Stato è quello che, ormai anche a detta degli antifascisti, commette per decenni in modo occulto stragi sul proprio territorio a danno dei propri cittadini, alimentando lo scontro armato e le divisioni sociali tra le fazioni politiche della cittadinanza, al solo fine di consolidare il potere politico favorevole al governo degli occupanti stranieri ed impedire così al proprio popolo di governarsi autonomamente secondo le proprie reali esigenze?

In un simile quadro desolante si osa ancora affermare che la “tirannide” sarebbe rappresentata dal Fascismo, di cui si è costruita una immagine artefatta di “mostro”, con l’aiuto di quei “finto-fascisti” che a tutt’oggi “riempiono” la “ridente” scena politica italiota, foraggiati e diretti dal sistema “democratico” antifascista, che sprofonda ormai irreversibilmente in quell’ignominia dove ha tentato senza riuscirci di seppellire il Fascismo e dove invece esso stesso presto si seppellirà definitivamente con le proprie mani lorde di sangue e tanto altro!

Il Fascismo mussoliniano invece, cioè l’unico vero fascismo mai esistito, rappresenta l’autentico e solo EREDE della Civiltà Italiana, dalla quale promana simbolicamente il gesto “incriminato” dai loschi figuri cosiddetti “democratici”, che decretano ancora una volta con le loro parole ed azioni di non essere italiani degni di questo nome! Cosa simboleggia infatti di così inaudito e mostruoso? L’altissimo valore del Saluto Romano ripreso e sviluppato dall’Ideale Fascista, è descritto anche dall’ Enciclopedia Italiana, presidio di Cultura creato da quello che la truffaldina propaganda antifascista ci tramanda quale “Regime di barbari” : “Il saluto fatto alzando e protendendo il braccio destro, pur avendo in origine valore di adorazione, fu usato come saluto in età romana verso persone cui era dovuta reverenza: ce ne parlano le fonti (Svetonio, Marziale, ecc.) e ce ne dànno testimonianza alcuni monumenti. Tra questi un rilievo di Treviri in cui si vede un bambino che saluta il maestro, e uno dei rilievi dei plutei traianei del Foro romano, ove si vedono personaggi col braccio alzato in atto di salutare l’imperatore. ( http://www.treccani.it/enciclopedia/saluto_(Enciclopedia-Italiana)/ )”.

Nono solo un saluto reverenziale, ma anche, nella forma in cui il palmo del braccio destro risulta alzato ed aperto, un saluto di pace!! Il levare in alto in segno di saluto la mano destra manifestava infatti la volontà del salutante di non voler recare minaccia, in quanto dimostrava che l’arto col quale di solito veniva brandita l’arma era privo di strumenti d’offesa. Ancor più rilevante dal punto di vista simbolico appare poi il senso dell’Appello, che viene descritto nel Dizionario di Politica del Partito Fascista, e che qui riportiamo ( http://www.ilcovo.mastertopforum.net/-vp19665.html#19665 ): “Fra i riti più notevoli instaurati dalla Rivoluzione fascista è l’appello fatto in determinate occasioni (cerimonie funebri, anniversari e simili) di camerati scomparsi. La risposta « presente » è data ad una voce da tutti gli astanti. Questo rito ha come significato simbolico quello di attestare la continuità spirituale oltre la loro vita fisica di coloro che hanno contribuito con la loro opera alla ricostruzione della vita italiana promossa dal Fascismo. La « presenza » di coloro che si sono sacrificati nella lotta, o che vi hanno dato contributo di azione, permane nella realtà conquistata dalla Rivoluzione. Gli scomparsi non sono assenti poiché vivono nel documento delle loro forze migliori. La risposta « presente » gridata ad una voce dai camerati afferma, oltre che il riconoscimento di tale apporto duraturo alla realtà storica della nazione, la vitalità in tutti gli spiriti dei motivi ideali che hanno mosso all’azione e al sacrificio il camerata scomparso. Il rito dell’appello si inserisce in quel riconoscimento delle forze spirituali oltre la vita fisica che nelle religioni si manifesta col culto dei santi e presso i popoli, nelle diverse fasi della civiltà in forme diverse, col culto degli eroi.”

Al Fascismo è ben presente il valore della continuità della Civiltà Italiana nella propria Dottrina e dell’apporto dato da chi si è sacrificato per tale ideale, dando concreta testimonianza di fede sincera e assoluta, divenendone così MARTIRE ! Ed infatti il “Presente!”, si grida a chi ha agito PER TALE IDEALE , a chi si è distinto sacrificandosi, per i “motivi ideali che hanno mosso all’azione e al sacrificio “, i quali non sono e non possono essere disgiunti dal “sacrificio in sé”. Non un qualsiasi Morto è additato nell’appello, ma il morto per il FASCISMO, cioè per la vera Civiltà Italiana, in continuità con quella universale Latina! Per inciso, quella stessa Civiltà invisa al nazismo tedesco che in nome della presunta purezza e spontaneismo del germanesimo aveva per motto il “distacco da Roma”, Los von Rom.

Nulla di strano, dunque, che i nemici della Civiltà Italiana, a vario titolo, da dentro e da “fuori”, agiscano con qualsiasi pretesto contro l’unico baluardo che hanno da temere. E nulla di strano che noi fascisti si pronunci il nostro solenne “Me ne frego”, davanti a queste ed a tutte le “minacce” contro la nostra causa, che in fondo è comune a tutti gli uomini di buona volontà che non vogliono soccombere innanzi alla tracotanza del materialismo e della plutocrazia parassitaria affamatrice di tutti i popoli del mondo. Nessuna “Cassazione”, CASSERA’ mai dalle nostre menti e dai nostri CUORI il grido sincero di “VIVA IL FASCISMO!” Nessuna Cassazione potrà impedirci di rendere doverosamente omaggio alla memoria dei martiri della Civiltà Fascista.

ILCOVO

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4 commenti su “LA TIRANNIDE DELLA “REPUBBLICA DELLE BANANE ANTIFASCISTA” TREMA PER IL SALUTO ROMANO!

  1. Stimatissimo dott.Piraino
    Caro camerata ti leggo sempre volentieri,avendo condiviso in toto l’analisi in chiave antifascista dei vari neofascismi (MSI- Ordine N-A.N.-Casa Pound et similia).Sinteticamente (non me ne vorrai se puntualizzo qualche argomento dovuto solo alla stima e alla serietà delle tue argomentazioni)1)l’articolo sulla Tirannide… è obiettivamente condivisibile ma direi troppo lungo x un argomento ,a mio parere,marginale.2) l’articolo sulla lista della vita…(ben documentato) purtroppo non risponde alla domanda delle domande: ma perché il Duce ha approvato quelle leggi razziali in chiave antisemita -che nonostante le sostanziali differenze con quelle naziste-(l’antisemitismo fascista metteva in gioco i diritti degli Ebrei mentre l’antisemitismo tedesco metteva in gioco la vita degli Ebrei) hanno fatto identificare il fascismo col degenere nazismo condannandolo alla scomparsa(celebre, a tal proposito, il paradosso di Stanis Ruinas su Hitler quale migliore agente segreto del capitalismo internazionale e quindi il vero responsabile della scomparsa del fascismo).L’errore di Mussolini con l’approvazione di quelle leggi-da Lui fortemente volute-è stato madornale-considerando che una buona percentuale delle poche migliaia di Ebrei presenti in Italia erano ottimi cittadini italiani-potendosi annoverare tra le loro fila eroi del Risorgimento-valorosi combattenti della Grande Guerra-fascisti della prima ora con marcia su Roma.EMBLEMATICA tra tanti suicidi di cittadini italiani di origine ebraica il suicidio di Formiggini,ricordato da Mussolini nei suoi Taccuini,suicidio causato dalla disperazione nel vedersi discriminato nella “SUA” ITALIA da leggi stupide e anacronistiche e che cozzavano con lo Stato Etico di gentiliana memoria dove il cittadino si identificava con lo Stato e che ora ,in virtù di quelle leggi,quello stesso Stato suddivideva i suoi cittadini in serie A e serie B.Purtroppo le testimonianze ,lodevoli e veritiere,riportate nell’art.non fanno che aggravare anzicchè alleggerire le responsabilità del Duce..Con questo voglio dire che se noi vogliamo discutere di Fascismo seriamente e non come i ‘neofascisti’ non possiamo esimerci dall’essere rigorosi intellettualmente(il troppo tempo trascorso ce lo consente) e cioè non possiamo non riconoscere che due errori fondamentali il Duce ha commesso:1) la guerra perduta e soprattutto combattuta nella più assoluta impreparazione che frustrava il valore dei nostri soldati e 2) le leggi razziali.Solo riconoscendo questi errori senza se e senza ma,a mio parere, potremo difendere con assoluta serenità la vera novità del XX secolo e cioè il Fascismo del Duce con la sua terza via-con il superamento della lotta di classe nella superba sintesi del fascismo- con lo stato sociale e la superba invenzione degli assegni familiari del ’34 che diedero al concetto di salario un valore non soltanto economico e materiale ma un valore sociale e spirituale perché svincolato dal mero rapporto economicistico di quantità lavoro prestato e quantità salario riconosciuto.Poi la lotta (non sempre vincente) contro la borghesia per la costruzione dell’uomo nuovo etc.etc.
    con la più grande stima
    Mario

  2. Ti ringrazio per l’attestato di stima, non me la prendo mica per un parere diverso dal mio, men che meno se espresso in modo educato ed argomentato. Sulla marginalità dell’argomento inerente l’articolo sul saluto romano, non concordo poiché esso mi pare focalizzi un tema che va molto al di là del tema in questione, fermo restando che faccio abitualmente (e continuerò a farlo, Cassazione antifascista volente o nolente!) il saluto romano col relativo presente solamente quando rendo omaggio ai caduti per l’Italia fascista, ad esempio quando vado ogni anno a commemorare l’eroe Sergio Barbadoro. Per il resto, già sul forum del Covo, da fascisti convinti e intransigenti quali siamo, che non rinnegano niente del Fascismo, anni addietro abbiamo qualificato come errori fatali la promulgazione della legislazione discriminatoria del 1938 e l’ingresso in guerra nel giugno del 1940. La questione però, per quel che ci riguarda, attiene solo forme e modalità, giacché un problema sionista in grado di minare la fedeltà verso lo Stato fascista della compagine ebraica italiana pure esisteva, come ricordò persino Ettore Ovazza; in guerra poi, anche se non nel 1940, era fatale che si arrivasse con la Francia e soprattutto con l’Inghilterra, i cui interessi geo-politici costituivano la negazione stessa di quelli vitali per l’Italia. Dunque, piaccia o meno, diamo a Cesare quel che è di Cesare…

    • Salve! …riconosciute le evidenti differenze tra il nostro modo di interpretare il Fascismo (quale concezione ideologica organica sorretta da una chiara, originale ed univoca Dottrina) ed il suo (valutato da lei esclusivamente in chiave anti-ideologica e pragmatista, che in qualità di fascisti riteniamo essere una forzatura inaccettabile), ebbene, non abbiamo nulla in contrario a che lei citi quanto scriviamo.
      Cordialmente

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