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ANTIFASCISMO E NEO-FASCISMO, “PRESIDIO” DEL SISTEMA!

Carissimi lettori, grazie ai messaggi che sempre più spesso ci inviate attestandoci il vostro gradimento e la vostra stima nei nostri riguardi, ci capita talvolta di fermarci a riflettere sul lavoro che abbiamo pazientemente svolto dal 2006 sino ad oggi in qualità di associazione “IlCovo”, che oltre a studiare il Fascismo, vigila misticamente da sempre affinché esso non venga usurpato o mistificato nei suoi principi dottrinali dagli avversari, chiunque essi siano …e da tanti piccoli segnali che ci è stato possibile osservare è apparso chiaramente come quattordici anni di attività ufficiale non siano trascorsi invano. Grazie al lavoro di ricerca storica svolto ed alle relative e conseguenti denunce in ambito politico redatte e proposte tenacemente su questo blog che leggete in tanti, possiamo affermare di avere inflitto una sonora sconfitta ideologica al multiforme antifascismo di Stato; sia quello ufficialmente ammantato delle vesti cattedratiche della “kultura” accademica di ascendenza popolarista democristiana e/o marxista, sia a quello politicamente più subdolo dei neo-finto-fascisti, ansiosi di assolvere il compito di “utili idioti”, affidato loro dal sistema pluto-massonico al potere. Una sconfitta che è ancor più cocente per tutti codesti soggetti, poiché subita ad opera della “formica fascista” o se preferite del piccolo “Davide Covista” – armato della Fede e della Volontà oltreché degli argomenti probanti e di idee chiare relative a problemi storici e soluzioni politiche (qui) – contro il gigantesco “Golia sistemico” incarnato dall’inverecondo antifascismo globale che, oltre ad essere armato di un apparato propagandistico titanico, esercita da decenni,  “per il nostro bene” s’intende, tutte le forme repressive ed oppressive possibili a danno del popolo italiano e non solo di esso! Principalmente per questo motivo, i soggetti in questione hanno dovuto parzialmente adeguarsi alla nuova situazione e modificare le loro solite vecchie strategie ciclicamente ripetute nei decenni, tanto nel campo della “Kultura ufficiale” che nelle vesti degli usurpatori (qui). Noi, dal canto nostro, di tanto in tanto, ci soffermiamo nell’analizzare azioni e fatti ad essi relativi – talvolta sollecitati in tal senso dai nostri stessi lettori che vi rilevano (giustamente!) degli elementi paradigmatici rispetto a quanto andiamo denunciando da anni nei nostri scritti – naturalmente non perché si voglia dare una particolare attenzione ad affermazioni o iniziative  che ormai abbiamo dimostrato a sufficienza essere culturalmente insignificanti, trascurabili e senza alcuna sincera valenza politica propositiva, ma perché consci che essi rappresentano un tentativo maldestro e fallimentare di reazione diretta proprio contro il nostro lavoro di ricerca storica e di denuncia politica, con ciò evidenziandone indirettamente l’importanza culturale ad esso attribuita e l’impatto significativo su equilibri che il sistema riteneva definitivamente consolidati a suo favore. A questo proposito vi riportiamo due diversi casi in cui risulta concretamente lampante il parallelismo delle modalità di azione rivolte specularmente in opposizione al nostro operato da parte di soggetti diversi tra loro per ruolo e funzioni da essi socialmente occupate, ma che cooperano, di fatto, al medesimo scopo.

Il primo costituisce un classico esempio in cui la faziosità politica assurge a livelli tali di insensatezza da prendere il sopravvento sull’analisi oggettiva dei contenuti, i quali, duole constatarlo in proposito, o non sono stati nemmeno letti, poiché è evidente la loro assoluta mancata comprensione, oppure sono stati deliberatamente ignorati, al fine di portare avanti tesi ideologiche precostituite che hanno la presunzione di dar torto persino a fatti ed argomenti comprovati, quando essi, a loro volta, hanno l’ “ardire” di non collimare con le tesi suddette, con ciò seguendo l’esempio classico del …“se la teoria è smentita dai fatti, tanto peggio per i fatti!” Ad aggravare la questione vi è poi il particolare non trascurabile che le affermazioni di cui stiamo scrivendo sono state fatte da un rappresentante della cosiddetta “kultura”, che mena vanto di essere membro di Associazioni Italiane di Cultura, di Storia Militare, nonché addirittura di un Ateneo. E cosa mai scrive costui? Egli, a commento della nostra Edizione del decennale dell’Identità Fascista (qui), in un’articolo politico dal chiaro intento polemico (che potete leggere integralmente qui) scrive testualmente quanto segue:

…”Basterebbe un po’ di memoria e rispolverare parole d’ordine e concetti che determinarono il successo dei vari fascismi europei tra anni Venti e Trenta del Novecento per rendersi conto di quanta sia la somiglianza con gli attuali “populisti nazionali”. Quelli si definivano “socialisti nazionali”, ma è evidente che per ragioni di opportunità l’espressione non è riciclabile. Ancora. Perché tra uno sdoganamento e l’altro non è poi tanto sicuro dove andremmo a parare. Consiglio la lettura di Marco Piraino e Stefano Fiorito, L’identità fascista – progetto politico e Dottrina del Fascismo, scritto da due fascisti doc. Magari nell’edizione aggiornata del 2017. Vi si troverà l’intero bagaglio ideale salviniano, vocabolario incluso. Io credo abbia ragione chi sostiene che la Lega sia stata oggetto di un’azione mirata d’infiltrazione da parte di gruppi organizzati neofascisti e neonazisti: come spiegare altrimenti l’incredibile giravolta da partito identitario del Nord, con progetto secessionista, a movimento “sovranista” in cui gli odiati “italiani” hanno sostituito del tutto i precedenti “padani” neo-celtici? Una parabola che, guarda caso, interessa svariati gruppi e gruppuscoli sparsi per l’Europa, dal Mar Baltico al Mediterraneo. Il tutto con la benedizione dei due grandi “pupari” in azione su scala geopolitica globale e cioè gli USA di Trump, già ispirato da Steve Bannon cioè uno dei suggeritori di Salvini, e la Russia di Putin”… ( Ndr. le parti in grassetto sono state evidenziate da noi)

Si, avete letto bene e se non fosse tragico constatare simili affermazioni balorde, visto da quale “insigne” penna provengono, esse potrebbero persino risultare comiche. Ammettiamo pure di essere anche vagamente lusingati dal terrore tremebondo che trasuda da tali “ricostruzioni” fantasiose e risibili, dove è palese che, mancando di argomentazioni valide da opporre a quanto noi trattiamo scientificamente, l’interlocutore non trova altra soluzione che inventarsi di sana pianta quel che non c’é! Ma questo non fa che confermare TUTTE e singolarmente le nostre precedenti denunce ed i nostri rilievi nei confronti del cosiddetto mondo della cultura ufficiale (qui e qui), che annaspando, non sapendo come tentare seppur vanamente di rispondere alle nostre constatazioni, in questo come in altri casi, si produce in affermazioni menzognere, forzando la realtà dei fatti, che soli contano e che risultano dirimenti – ossia proprio quei fatti che abbiamo riportato nella nostra “Edizione del decennale”, dove è palese (ma solo per chi sa leggere e comprende la lingua italiana!) che non esiste traccia alcuna del cosiddetto “bagaglio ideologico” (quale?) né del “frasario” di un Salvini o di chiunque, da destra a sinistra, faccia parte dell’attuale classe politica Italy-ota (che NOI contestiamo integralmente da sempre! Vedi qui). Ennesimo esempio reiterato in cui, di fronte alle prove provate, elencate, discusse una ad una, attinenti l’assoluta novità politica rivoluzionaria rappresentata dalla concezione ideologica espressa nella Dottrina del Fascismo (altro che socialismi nazionali, populismi e sovranismi!), di fronte allo sgretolarsi di una vulgata storiografica antifascista incentrata sul pregiudizio ideologico e sulla mistificazione della realtà storica, il sistema vigente a mezzo dei suoi vassalli, cerca di correre ai ripari con la totale negazione aprioristica dei fatti, associando il Fascismo e nel caso specifico gli UNICI che di tale aggettivo si possono fregiare legittimamente (in nome di una battaglia ideologica combattuta da decenni a livello globale per stabilire in modo univoco i fondamenti teorici incontrovertibili dell’identità fascista più autentica!), agli usurpatori dichiarati o meno che essi siano, ricorrendo alla consueta scappatoia fraudolenta dell’invenzione di un “fascismo storico” costruito ex novo, in base alle proprie necessità propagandistiche, che muta i connotati in modo camaleontico, assumendo di volta in volta le caratteristiche politiche che più tornano utili al medesimo sistema antifascista demo-pluto-massonico. Ma tutto ciò è parimenti propedeutico a favorire il rovescio della medaglia antifascista, cioè coloro che concorrono da sempre a puntellare il sistema di potere vigente, ossia i summenzionati “utili idioti”, proprio quelli che “neofascisti” si definiscono da quando sono stati reclutati dall’antifascismo di stato ed intruppati nella “repubblica delle banane” Italy-ota fin dalla sua nascita (come sintetizzammo brevemente proprio nel nostro libro! Vedi qui). Neo-fascisti, attenzione! Poiché secondo tutta questa gente il “fascismo è morto”! (qui) Anche nel caso di costoro, nonostante siano stati ugualmente subissati sul versante ideologico dall’attività pubblicistica de “IlCovo”, dovendo però sempre supportare concretamente la narrativa ufficiale del sistema che li tiene in vita, si sono rifatti il trucco e “riunitisi” in un ennesimo “nuovissimo” movimento, prossimo alla consueta mutazione in “cartello elettorale”, non ardiscono ad altro che a riecheggiare il cliché cui accennava il “dotto uomo di kultura” summenzionato. Paradigmatici al riguardo sono, infatti, un paio di articoli, presenti nella loro “nuovissima” rivista, che, guardate voi i casi della vita, indovinate un po’ a quali schemi culturali e politici vanno esattamente incontro? Forse a quelli propri del Fascismo e descritti ne “L’Identità Fascista” dai sottoscritti? Ma neanche per sogno! Certo che NO, casomai essi fanno propria la visione stereotipata illustrata doviziosamente dal “dotto” di cui sopra, che tentano di fatto in tutti i modi di accreditare, come può arguire chiunque legga i due articoli sopracitati (rispettivamente qui e qui). E cosa vanno mai affermando, in soldoni, dopo lunghi ed estenuanti giri di parole atti ad “anestetizzare” le capacità logico-cognitive del lettore? Il primo, dopo aver analizzato la concezione sindacalista rivoluzionaria del teorico francese Georges Sorel, afferma che essa costituì uno degli innumerevoli elementi vitali della sintesi ideologica fascista, la quale, però, grazie al Duce ed all’azione svolta dai teorici fascisti, approdò ad una nuova concezione ideale, originale e superiore rispetto a tutti i singoli elementi filosofico-politici che avevano influenzato lo stesso Mussolini, dopo aver riconosciuto tutto questo (che costituisce precisamente uno dei temi trattati anni addietro proprio nei nostri lavori! [qui]) stabilisce però, non si sa bene in base a quale logica, che anziché ripartire proprio dalla Dottrina del Fascismo, che della sintesi fascista costituisce il cuore vivo e pulsante, sarebbe invece opportuno …“dopo il fallimento del socialismo reale e la devastazione attuata dal capitalismo” tornare al “sindacalismo rivoluzionario”!! …che secondo il brillante estensore del pezzo “rappresenta la sola vera via di uscita dalla crisi contemporanea”, spalancando così, naturalmente, la via politica proprio al cosiddetto “socialismo nazionale”!

Nel secondo articolo il tema è politico in senso prettamente strategico …e che strategia, signori miei ! Dopo anni, infatti, che i sottoscritti denunciano la connivenza criminale tra il sistema pluto-massonico-mondialista e tutti i gruppi politici partitocratici, anche di quelli che favoleggiano pretestuosamente da decenni di un proprio recondito fine anti-sistemico e rivoluzionario, pur affermando orgogliosamente il proprio situarsi  all’interno delle partitocrazie liberal-parlamentari del cosiddetto “occidente democratico”, ebbene, sempre il brillante estensore del precedente articolo, ci presenta come un modello politico positivo e degno di costituire un esempio da seguire ed imitare, la realtà del cosiddetto “nazionalismo polacco” rappresentato proprio da una “confederazione di gruppi di estrema destra”, affermando poi con entusiastico trasporto che… “L’azione militante, radicale ma portata avanti sempre con notevole ordine e Stile persino nello scontro con gli avversari, è stata premiata anche a livello elettorale: la Confederazione che raggruppa gran parte della Destra Radicale ha sfiorato il 7%, creando una sana opposizione parlamentare al governo.” Un vero capolavoro strategico, non c’é che dire, in perfetto stile “sovranista e salviniano”… ed ecco come torna prepotentemente alla ribalta il “dotto uomo di kultura” che già ci eravamo lasciati alle spalle! Ma che attinenza ha tutto ciò col Fascismo e con il lavoro che l’associazione “IlCovo”, nella persona dei signori Piraino e Fiorito, porta avanti da anni? Ebbene NESSUNA, ASSOLUTAMENTE NESSUNA! Ancora una volta eccoci a constatare e denunciare come l’antifascismo ed il neofascismo rappresentino da sempre il vero presidio che legittima il sistema criminale pluto-massonico al potere dal 1945, le due facce della stessa medaglia! Ma la vera notizia che ci sentiamo di dare a codesti “personaggi in cerca d’autore” è di mettersi pure l’animo in pace! Non solo non riusciranno nel loro intento mistificatorio contro il Fascismo ai danni del popolo italiano e in spregio del nostro lavoro, ma di essi siamo certi non rimarrà traccia alcuna nella memoria della collettività, mentre sempre più tornerà a rifulgere la concezione ideale espressa dal gigante politico Benito Mussolini anche in virtù della nostra fatica appassionata, dimostrando con ciò definitivamente a quella gente ed ai loro padroni che essi non hanno mai rappresentato altro che IL NULLA!

IlCovo

Un commento su “ANTIFASCISMO E NEO-FASCISMO, “PRESIDIO” DEL SISTEMA!

  1. c’è da aggiungere che il menzionato uomo di Kultura , oltre ad avvicinare in modo fantasioso Salvini al fascismo, è anche poco aggiornato sulle ultime giravolte di Salvini medesimo, che ha abbandonato il sovranismo, è rientrato nell’alveo dei conservatori riproponendo il mantra ossimorico berlusconiano della “rivoluzione liberale” e sta spingendo per la federazione del centrodestra…

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