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LA MARCIA IDEALE SUL MONDO DELLA CIVILTA’ FASCISTA!

 

“La discordanza tra vita e concezioni politiche oggi è giunta all’acme ed è diventata crisi grave perchè è crisi « del » sistema. Bisogna correre ai ripari. Necessitano rimedi. Ma non si tratta ormai di rimedi parziali, non si tratta di ritocchi superficiali. Bisogna arrivare al male che è nell’ossatura. E il male è grave. […] La parte eletta dell’umanità sente la gravita di questa crisi e sente l’ineluttabilità di risolverla con rimedi draconiani. Ma come risolverla? Ecco il quid. Due soluzioni, egualmente pericolose, incombono oggi sul mondo: anarchia e reazione. L’uomo non crede più in nessun valore e in nessun principio, nè in quelli religiosi, nè in quelli morali, nè in quelli politici, nè in quelli sociali, ed economici: tutto è diventato relativo, contingente. […] Su questo mare di macerie di un mondo che si va dissolvendo domina oggi il più egoistico e sfrenato individualismo materialista mentre s’avanza lo spettro pauroso dell’anarchia. D’altra parte si crede di correre ai ripari tentando un ritorno al passato; ma la storia non si ripete. […] La reazione che si delinea in parecchi paesi d’Europa sarà un rimedio passeggero, dopo sarà come prima ed il salto nell’anarchia sarà più pauroso ancora. […] Un rimedio solo v’è oggi nel mondo […] il Fascismo. […] Il mondo non ha ancora compreso, […] perchè al liberalismo, alla democrazia, al socialismo ed al comunismo fanno capo interessi e clientele formidabili, ma non ha compreso anche perchè non sa veramente quello che è il Fascismo. […] una concezione civile nuova da donare ai popoli in crisi. Quale sia […] ce lo dice il Duce, « noi rappresentiamo un principio nuovo nel mondo, noi rappresentiamo l’antitesi netta, categorica, definitiva di tutto il mondo della democrazia, della plutocrazia, della massoneria, per dire in una parola, degli immortali princìpi dell’89 ». « Pertanto — dice ancora il Duce — non ci si deve stupire se tutto il mondo degli immortali princìpi, della fraternità senza fratellanza, dell’eguaglianza disuguale, della libertà con i capricci, sia coalizzato contro di noi ». Ma la coscienza di essere combattuti ci de ve essere di sprone per durare e vincere. « Siamo veramente sul piano dove la battaglia diventa difficile, seducente, importante perchè battere i vecchi residui dei partiti politici italiani è stata una fatica ingrata, ma agitare un principio nuovo nel mondo e farlo trionfare, questa è fatica per cui un popolo od una rivoluzione passano alla storia ». Ma qual’è, positivamente, questo principio nuovo?…”

(Estratto dal testo di Niccolò Giani, “La marcia ideale sul mondo della Civiltà Fascista”, Milano, 1932)

…a tale interrogativo, il direttore della Scuola di Mistica Fascista rispose con uno dei libelli politici più incisivi, rappresentativi ed esaustivi prodotti in ambito ideologico fascista, che con stile asciutto e senza fronzoli, descrisse lo scontro epocale tra due visioni del mondo inconciliabili e che, dimostrando un acume ed una lungimiranza non comuni, alla luce dell’attuale disastro che oggi incombe sull’intera umanità, acquisisce una valenza quasi profetica! …ecco in pieno 2020 il senso della “marcia ideale” alla conquista della vera e sola libertà concreta che come Uomini e Cittadini possiamo e dobbiamo riconquistare! Oggi, 28 aprile, nell’anniversario dell’assassinio della Guida del nostro popolo, della nostra Nazione, Duce della nostra Rivoluzione, ricordiamo con fermezza incrollabile che gli uomini grandi possono essere uccisi, ma le grandi idee degli uomini, NO!

…SCARICATE GRATIS IL TESTO INTEGRALE IN PDF. (digitando QUI) …LEGGETE VOI STESSI! 

IlCovo

 

 

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