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COMPRENDERE MUSSOLINI!

MUSSOLINI DUCE - Bibioteca del Covo

“Siamo finalmente un popolo per opera di Mussolini”.

Ogni tanto la storia vede l’Uomo di eccezione quasi venuto apposta per risolvere il problema dello Stato come un fatto morale che tutto sovrasta e a tutti si estende. Tale Uomo pare investito della missione di portare ordine, giustizia e armonia dov’è l’oscuro e il caotico. L’Uno che vale per molti: Mussolini. Chi vive nei ristretti limiti della cronaca non comprende Mussolini. E chi non Lo comprende Lo combatte. Ma chi Lo vede dalle prospettive della Storia, chi Lo incontra sulle vie dell’eterno e dell’infinito, Lo scopre e Lo intende giganteggiare come costruttore d’un’epoca. Lo Stato autoritario è per Mussolini l’applicazione delle leggi dell’ordine cosmico nelle leggi dell’ordine umano. Autorità significa provvidenza non schiacciamento. Democrazia è l’ordine umano affidato al più pericoloso nemico, l’io che ignora Dio e giura sulla più grande delle illusioni, il potere illimitato dell’uomo. Mussolini è contro i partiti e le divisioni del popolo perchè ha vivo il senso dell’universalità e palpitante il senso dell’unità e perchè riconosce nella missione dell’uomo lo sforzo che lo metta nei migliori rapporti con Dio. La civiltà vera è l’accordo tra il proprio e il non proprio che infine è l’accordo tra l’uomo e Dio. La Rivoluzione di Mussolini è basata su questo accordo che non riconoscono e combattono gli uomini e gli Stati dell’esclusività egoistica. Può la ricchezza degli uomini e degli Stati privilegiati impedire il corso della storia di Mussolini? Non lo può, perchè la potenza dell’orgoglio umano ha dei limiti oltre i quali interviene sicuramente la potenza divina o dell’invisibile per contenerla od infrangerla. Mussolini è il solo della sua categoria. Egli è tutto suo, è tutto completo come Capo, tutto di originale fattura come Condottiero. Gli sono favorevoli i giudizi della mente e del cuore. Lo avversa chi vive solo dell’oggi, ma chi ripensa il passato e sa che l’avvenire ne è il continuo ritorno sotto forme nuove sente che Egli è l’uomo imposto dai fati della rinascita del mondo. Non si capisce bene Mussolini se non si coglie la Storia sulle direttive dell’Eterno. La vera grande Storia è rivelatrice di Dio. Il segreto della grande Storia è l’adempimento di un’alta giustizia. La missione di Mussolini appartiene a questo segreto. L’opera di Mussolini ci fa credere che al disopra di noi e della nostra materialità vive un mondo di ordine e di armonia divina di cui essa ci pare l’archetipo vivente. Certo che non ha origini terrene quel bene morale che Mussolini cerca di attuare con la Sua azione nella vita associata degli uomini e degli Stati. La comprensione storica di Mussolini è necessaria all’educazione degli italiani. Non basta amarlo. Bisogna anche comprenderlo al disopra delle opinioni comuni. Comprendere Mussolini significa conoscere i doveri del nuovo tempo. Significa soprattutto trascendere e dimenticare i piccoli interessi particolari e farsi un abito di eroismo morale per le contingenze della vita quotidiana. Mussolini rappresenta la vita eroica che evita in ogni istante di divenire vita comune, vita borghese, vita che spegne le sue facoltà creatrici. La politica di Mussolini è arte e religione insieme; dirige, educa, unisce; innalza il concetto dell’uomo; rende la vita degna di essere vissuta. La fede di Mussolini ha la vastità dell’oceano e la profondità del cielo. E’ una fede che sgomenta i mediocri uomini della società moderna. Mussolini è Uomo universale nel senso sublime della parola perchè e profondamente italiano. Il più grande amico e collaboratore di Mussolini, il tempo. Il Suo più grande nemico, la stoltezza, l’illusione. Egli è il primo Uomo di Stato che instaura in mezzo al popolo e tra i popoli la temibile sovrana potenza della Legge morale che cancella divisioni, antagonismi e ingiustizie. Questo basta a improntare di sè non un secolo solo, ma più secoli. Nel clima di Mussolini, Marx, Hegel, Kant, la Rivoluzione dell’89, Lenin sono come ritratti sbiaditi che si cedono volentieri per pochi centesimi al rigattiere. Nel clima di Mussolini si chiude per i popoli un periodo secolare d’incertezze, di sbandamenti, di risse inutili, di sogni vani, di soste prolungate; riprendendo essi la marcia, uniti e concordi, sotto le insegne di Cesare, sulla via che porta a Dio il durissimo e infaticabile sforzo dell’uomo. In questa marcia l’uomo ritrova la sua ragion d’essere, il suo vero se stesso; è insomma la creatura che ricerca il suo creatore nella sua ferrea volontà. Ecco qui il segreto della romanità universale. A chi il secolo ventesimo? A Mussolini. A chi i secoli successivi? Al Fondatore dell’era fascista. Il Fascismo, dato ciò che di grande innalzerà sulle rovine dell’epoca democratica, ha bisogno di più secoli per descrivere, intera, la sua parabola. La grandezza di Mussolini è nel credere e nell’operare in un’epoca di miscredenti e di abulici e nel risvegliare le anime dove sembravano immerse in un letargo di morte. La Rivoluzione di Mussolini segna il sopravvento dello Spirito sui disordini della materialità; è lo Spirito che lotta per l’ordine e l’armonia. E’ la prima Rivoluzione idealistica del mondo; la prima Rivoluzione che si pone nella vita sociale e internazionale contro l’egoismo dell’uomo.

(Estratto da: Asvero Gravelli, “Uno e Molti”, Roma, 1938)

Mis. Fas. 1

 

Testi di Mistica Fascista – “Biblioteca del Covo”, scarica digitando QUI!

 

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