In occasione del prossimo 98° anniversario della fondazione ufficiale dei “Fasci Italiani di combattimento”, ricorrente il 23 marzo c.m., la “Biblioteca del Covo” è lieta di poter rendere nuovamente disponibile un documento storico di grande rilevanza politica, che rappresenta una attendibile “summa ideologica” riguardante il ventennio del Regime fascista. Pubblicato nell’ottobre del 1942 e dedicato espressamente al Duce dall’accademico di Scienze morali e storiche Gerardo Pannese (già combattente della Grande Guerra nonché fascista della prima ora, che aveva al suo attivo diverse opere, tra cui: L’Unità della Patria e L’Unità della Storia, Roma, 1906; Storia generale dell’Educazione, Roma, 1907; Storia della Ginnastica moderna negli Stati d’Europa in rapporto alla pedagogia scientifica, Roma, 1912; La Ginnastica in Grecia e la Rinascita ginnico-sportiva d’Italia attraverso l’antica Roma, Roma, 1912; Metodologia applicata all’Educazione fisiologica, Roma, 1913; Storia della Pedagogia italiana in rapporto con le condizioni politiche, letterarie, filosofiche, artistiche e religiose avanti l’epoca di Roma a tutto il secolo XIX, Roma, 1913; Studio psicologico dei personaggi nella tragedia “Oreste” di Vittorio Alfieri e Francesco Voltaire, Roma 1924; Saggi per un corso di filosofia, Roma, 1930; Giacomo Leopardi e la sua filosofia, Roma, 1937; Francesco Orestano e le dottrine politiche e filosofiche, Roma, 1942), “L’Etica nel Fascismo e la filosofia del Diritto e della Storia” ne costituisce l’opera della maturità, una revisione critica che, attraverso l’analisi storica del pensiero filosofico e del Diritto, arriva alle fonti del nuovo Sistema Etico-Sociale fascista, capace di risolvere, a sua volta, il travagliato problema dei valori umani al servizio dell’Idea, segnando così il trapasso decisivo da una civiltà all’altra. Dalla rapidissima rievocazione di quelle idee e di quei sistemi di cui si misurano il valore e le deficienze, si comprendono meglio i punti fermi della vasta concezione mussoliniana nel campo della realtà pratica. Lo scopo dichiarato dell’autore è che le nuove generazioni, dal ciclopico rinnovamento della vita del popolo italiano attuato dal Regime, sappiano trarre le ragioni filosofico-sociali per definire l’opera Mussoliniana quale punto fermo della Storia contemporanea. Avendo il Duce mutato ineluttabilmente leggi, usi e costumi del popolo italiano, ha così instaurato un’etica nuova: l’Etica Fascista, in cui il fine della società è identico a quello dell’uomo. Altro punto fondamentale della concezione etico-sociale di Mussolini si rivela dalla dinamica del Sistema, ossia le infinite realizzazioni in ogni campo dell’attività umana, come in quello della politica. Ogni cosa rientra, nel quadro del vasto disegno, nella superba architettura del nuovo sistema etico-sociale, in perfetta armonia di spiriti e volontà. Alla teoria corrisponde l’azione; proclamato il dogma della coesione armonica di ogni valore, di ogni interesse, di ogni potere sotto l’egida di un principio superiore che la coesione mantiene e governa, ogni attività è regolata da un unico motore: lo Stato Etico Fascista. Dunque, non più la società pulviscolo di atomi in lotta espressa dal liberalismo, non più la società tragica arena di urto fra due agglomerati ciclopici concepita dal marxismo, ma composizione di categorie, di valori, di interessi, di poteri e di funzioni. In tal senso, l’attuazione di un sistema è un fatto etico-dinamico inerente allo sviluppo delle forze motrici dello spirito nelle infinite forme di attività pratiche. Ecco perchè la Dottrina del Fascismo entra non solo di diritto e di fatto nelle concezioni filosofiche dell’Etica in sè, ma, correggendo le deficienze strutturali in queste contenute con i nuovi apporti dettati dall’esperienza e dal genio di un Uomo, la riabilita regina delle scienze morali e maestra della vita. Come tale, il Sistema etico-sociale Mussoliniano è destinato a fascistizzare gli altri popoli, nel segno del Littorio romano.
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Qui potete scaricare un estratto dell’Opera: Pannese – L’Etica nel Fascismo
[…] https://bibliotecafascista.org/2017/03/17/etica-nel-fascismo/ […]
Fascistizzare si, ma a differenza del mondialismo attuale tendente alla “omologazione supernazionale dei popoli” (Cit C.A. Biggini in “Tradizione e Rivoluzione”) per il Duce ogni grande cambiamento etico e materiale deve tenere conto del carattere e della storia del Popolo. Anche in questo il fascismo ci viene incontro e ci offre una soluzione alla nociva e stupida diatriba tra progressisti e conservatori.