Un terremoto di magnitudo 6, alle ore 3.36 del 24 agosto, ha colpito il centro Italia. Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto, Arquata. Poi una seconda scossa, di intensità simile, ha colpito Norcia e Castelluccio, in Umbria. Nel primo caso la distruzione è totale. Amatrice e gli altri paesi, comprese le frazioni, sono distrutti. Per Norcia, grazie a Dio, il destino è differente. Solo lesioni agli edifici, ma nessuna vittima. Le vittime totali di questa strage sono circa 290. Un’ecatombe. Intere famiglie distrutte. Migliaia di sfollati e senza tetto. Un vero disastro.
In questi momenti si “accusa” il “caso”, la “natura”…la fatalità. Al di là della critica all’organizzazione dei soccorsi, nuovamente intempestivi, soprattutto ad Accumoli, la responsabilità delle morti è da addebitare totalmente al governo, ai “politici”, agli “amministratori”. La tanto decantata “messa in sicurezza” delle zone “rosse” (senza dimenticare che l’Italia è tutta una zona sismica!) è stata smentita dalla disintegrazione e dalle morti. Un campanile, appena “messo in sicurezza”, crolla e distrugge una famiglia. Una scuola, appena “messa in sicurezza”, si sbriciola: letteralmente. Pensate se fossimo stati al 24 settembre, magari alle 9 del mattino!
Le procure, ora, “indagano” ( http://www.fanpage.it/terremoto-amatrice-l-inchiesta-temiamo-sia-stata-utilizzata-piu-sabbia-che-cemento/ ). Indagini che, come è costume, non faranno nessuna giustizia. Come se non si sapesse quale metodo, CONOSCIUTO E CONSENTITO, si sia sempre usato: risparmiare, ingannare, accumulare e guadagnare! Oltre al ritardo incredibile (e voluto) dei cosiddetti “governanti”, oltre alle loro responsabilità sulla inefficienza, sul latrocinio, sulla indifferenza, si aggiunge l’inganno nelle “messe in sicurezza”! Nulla di nuovo, purtroppo. Ma, ancora, dopo i suicidi dei poveri disperati, dopo i veleni, dopo i disastri nel “pubblico”, dopo le vessazioni, ancora morti! Quanto ancora dovrà soffrire questo nostro disgraziato popolo, che ha dimenticato chi è, per iniziare a ricordare? Quanti morti, quanti innocenti, quante famiglie, ancora dovranno essere sterminate?
Mentre scriviamo c’è la Santa Messa dei funerali delle vittime. Il Sacerdote nomina i morti, per i quali viene offerta la Santa Messa. Questi morti ci stanno innanzi, come monito. Questi innocenti ci chiedono di ricordare. E di ricordarli, nel nostro agire quotidiano. ALZIAMOCI, E RICORDIAMO!
IlCovo
Grazie per la corrispondenza, io tra l’altro ero nella Valle del Salto in villeggiatura al momento dell’evento.. Forza & coraggio!
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Alcuni miei conoscenti, tra i quali un amico, Luca Grandoni, hanno perso la vita.
Forza e coraggio cittadini di Amatrice, Accumoli e tutte le frazioni colpite dal sisma!