Cari lettori, in occasione del 23 marzo, tradizionale anniversario della fondazione politica del Fascismo, in quanto associazione culturale “IlCovo”, che si pone fin dalla propria nascita in netta continuità ideale con la Scuola di Mistica Fascista, vogliamo proporvi la visione del cortometraggio di già commissionato appositamente nel 1941 proprio dalla Scuola politica diretta da Niccolò Giani (di recente restaurato!) ed intitolato “IlCovo – la trincea fra mura di via P. da Cannobbio”, che voleva espressamente celebrare l’atmosfera rivoluzionaria in cui nacque il Fascismo!
…” Il Covo venne realizzato per documentare e promuovere la rinnovata sede della Scuola di Mistica Fascista: un’istituzione economicamente sostenuta dalla direzione nazionale del P.N.F., dal Ministero della Cultura Popolare e dal Ministero dell’Educazione Nazionale, con l’obiettivo di sviluppare programmi di «ricerca» sull’ideologia fascista. La Scuola di Mistica Fascista era ufficialmente affiliata all’Università degli studi di Milano e al suo Guf: si può affermare che la Scuola di Mistica Fascista era egualmente depositaria di quell’«attività politico/culturale, che tende alla preparazione e alla selezione dei giovani» che veniva proposta nei Pre-littoriali e Littoriali della cultura e dell’arte, del lavoro, nel Teatro sperimentale dei Guf, nelle sezioni cinematografiche, radiofoniche e della stampa universitaria. La «filosofia» della Mistica esprimeva, nel quadro della cultura gufina, quel «tentativo di affermare l’esistenza di un nucleo di pensiero originale del fascismo, di un vera e propria ortodossia che ponesse fine alla confusione dottrinale», e lungi da essere un esperimento elitario, la Scuola di Mistica Fascista esprime quel «tentativo dell’intellettualità giovanile di sistematizzare e codificare la dottrina del fascismo legandola indissolubilmente a una concezione religiosa della politica». Ciò che è davvero interessante del film è la straordinaria densità d’influenze culturali che sembrano essere evocate nel film e secondariamente l’interessante accoglienza ricevuta da parte dell’intera comunità gufina, che lo acclamò come modello di film politico, finalmente raggiunto. Così riporta la rivista della Mistica, “Dottrina Fascista”, ricostruendo la sua attività annuale:
Anche senza essere riusciti a fare una cosa perfetta, abbiamo però avuto l’approvazione ed il gradimento del Duce. Il cortometraggio è stato ormai programmato in tutte le principali città d’Italia, suscitando ovunque profondo interesse. La Stampa quotidiana e quella tecnica l’ha accolto come un’efficace realizzazione e come ottimamente riuscito «modello di documentario politico».
Il quotidiano gufino “Roma fascista”, gli dedica un’entusiastica recensione:
è un crudo e spietato inquadrare, un esprimersi per cenni vigorosi, uno spiegarsi per sintesi quintessenziali. In sostanza, uno stile audacemente avanguardistico, ma non con le impronte caratteristiche dello sperimentale e dell’azzardo. Un avanguardismo cosciente, di gente che ha studiato quello non inutile dei vecchi onesti cineasti; ne ha compreso le ragioni e ha sentito che esso si adattava come nessun altro all’epoca e al significato della grande entità storica.
Le reazioni alla prima entusiastica proiezione del film rimbalzano sui quotidiani di tutta la penisola. Per quanto concerne «l’occasione» per cui il film è stato commissionato: il direttore della Scuola, Niccolò Giani (ispiratore del soggetto del film, poi sviluppato da Enrico Gras) voleva promuovere l’apertura della nuova sede della scuola, nello spazio che aveva accolto la redazione del giornale “Il Popolo d’Italia”, fondato da Benito Mussolini, forgia retorica della Rivoluzione fascista.
In questo modo la nuova location divenne un vero e proprio luogo di culto per centinaia di giovani fascisti. Il Ministero della Cultura Popolare che supportò finanziariamente i lavori di ristrutturazione, contribuì anche per la quasi totalità del costo del film (per quasi 50.000 lire), che era finalizzato per l’appunto a diffondere il più possibile l’«atmosfera spirituale» di questo nuovo tempio della Rivoluzione fascista.
La prima del film venne organizzata al Cinema Odeon di Milano il 10 giugno 1941, per un pubblico selezionato; successivamente il presidente della Scuola, Vito Mussolini e il direttore Niccolò Giani ottennero che il film venisse incluso nella programmazione obbligatorio nelle principali città del paese e in tutti i Cineguf “…
Estratto da : Andrea Mariani, “La politicizzazione del film sperimentale. Cineguf e la Dolomiti film di Luciano Emmer nella produzione de ‘Il Covo’ (1941)”, p. 84, 85, 89. In: L’AVVENTURA. – ISSN 2421-6496. – STAMPA. – :1(2016), pp. 77 – 102.
…potete digitare QUI oppure QUI per visionare il cortometraggio “IlCovo-La trincea fra mura di via P. da Cannobio (1941)”.
…Buona visione!
IlCovo
Buonasera.
Scrivo per segnalare che il video non parte (appare la scritta: File could not be played).
Spero che il problema si possa risolvere.
Grazie e buona serata!
…abbiamo controllato e sembra funzioni, ma ad ogni modo è stato aggiunto un ulteriore collegamento differente.