Cosa ha reso davvero irresistibile l’ideale fascista per alcune delle coscienze più sane, genuine e lungimiranti espresse dal popolo italiano? Come fa tutt’oggi ad avvincere e pervadere di sé incondizionatamente gli animi più schietti, nonostante la feroce e capillare persecuzione politica ultra-decennale e l’indiscriminata campagna di diffamazione mediatica, di cui è oggetto da parte del potere costituito demo-pluto-massonico antifascista da quasi ottant’anni? Se fosse la ricerca dell’ordine a tutti i costi, come hanno dato ad intendere erroneamente per decenni i finti emuli del Regime, transitati pacificamente agli ordini delle istituzioni antifasciste asservite al “padrone straniero a stelle e strisce”; o se pure fosse l’esclusiva ricerca di una più alta giustizia sociale gestita dallo Stato, come vorrebbero taluni che ne hanno palesemente frainteso l’essenza (non si capisce se in buona fede o meno!), esso, quale ideale politico, non sarebbe di sicuro sopravvissuto né alla catastrofe militare del 1943 – 1945, tantomeno alle munite ed agguerritissime “sirene” propagandistiche social-comuniste. No! Non è qui che risiede la sua vera forza! Giacché il fascino intramontabile del Fascismo, seppure misconosciuto da tutti i suoi avversari di destra, centro e sinistra, è dato dal costituire primariamente una RIVOLUZIONE MORALE! Proprio l’etica del Fascismo, derivata dalla sua concezione spirituale dell’esistenza, fornisce la base infrangibile da cui scaturiscono TUTTI i postulati dottrinari che caratterizzarono la politica del regime delle camicie nere. Un documento politico, più di tutti, permette di rintracciare con sicurezza la sorgente dell’energia inesauribile che tale Ideale epocale possiede ed infonde nei propri militi più sinceri, con grande scorno dell’antifascismo globale! Il 29 novembre 1932, Arnaldo Mussolini, fratello del Duce, pronunciò il suo ultimo discorso pubblico a meno di un mese dalla propria morte, inaugurando la Scuola di Mistica Fascista fondata dal Gruppo Universitario Fascista di Milano ed intitolata al suo giovane figlio, prematuramente scomparso! Fu in quella occasione che vennero pronunciate le sue fatidiche ed ispiratissime parole, poi raccolte nel libretto “COSCIENZA E DOVERE”, che rappresentano l’alto significato della sua mistica e che, parafrasando quanto scrisse al riguardo proprio uno degli esponenti di quella Scuola, “a buon diritto può considerarsi come lo spirito animatore dell’azione fascista, la giustificazione logica della nostra Rivoluzione”. Proprio quelle parole finirono per rappresentare il simbolico “Decalogo” non solo dei giovani mistici fascisti, ma di tutti gli elementi sani e migliori espressi dal Regime, incarnando la morale eterna della Nuova Italia di Benito Mussolini! La “Biblioteca fascista del Covo” è lieta di fornire gratuitamente ai propri lettori tale documento (scaricate il testo in Pdf. QUI!)…tutto da leggere e meditare con grande attenzione!
IlCovo