La collana editoriale “Biblioteca del Covo – scritti dottrinali e politici del Fascismo”, dal 2013 ristampa opere del P. N. F. e dei principali teorici fascisti del Regime, inerenti documenti originali del “ventennio”, spesso assai rari, libri ormai tutti fuori catalogo sul mercato editoriale e non sempre di facile consultazione nelle biblioteche pubbliche. Testi che è necessario salvare e divulgare per la loro importanza ai fini della corretta comprensione storica e politica del regime mussoliniano. Una necessità per tutte le menti libere e pensanti, che mostra il carattere dell’assoluta inderogabilità in un epoca come la nostra, segnata dal crollo generalizzato delle utopie fallaci dei regimi marxisti e dall’odierna e irreversibile crisi materiale e morale prodotta dai sistemi liberali con la globalizzazione. Fenomeni che hanno favorito lo sviluppo di una “nuova egemonia” politico-culturale; dove il marxismo filosofico-politico ha ceduto il passo al dogma del “progressismo democratico”, che nelle sue varie forme, da quelle figlie del “liberalismo classico” a quelle vicine alla social-democrazia, permea ormai l’intera società occidentale, generando l’ennesimo assioma antifascista indiscutibile. Dove all’ombra di tale pensiero unico, viene imposta codesta presunta “verità calata dall’alto” e dove l’apparente scontro tra la “scuola liberale” e quella “marxista” (relativa alla “vulgata antifascista” di defeliciana memoria), si è andato esaurendo in una diversa ma sempre martellante demonizzazione del fenomeno fascista, i cui effetti nefasti, come ci mostra in modo desolante l’attualità recente, si manifestano addirittura nel varo di apposite norme legislative persecutorie. Leggi di fatto limitanti la libertà di pensiero (qualifica negata da chi gestisce il potere costituito, che ha deciso in modo arbitrario di considerare il Fascismo sempre e solamente un “crimine” e giammai quale pensiero politico legittimo), evidentemente frutto di decisioni prese da un potere politico arrogante e timoroso, il cui intento palese è quello di intimidire gli studiosi indipendenti. Tutto ciò al fine di impedire gli sviluppi di una seria ricerca come la nostra, che faccia piena luce sulla natura e gli scopi del movimento mussoliniano, senza pregiudizi e moralismi ipocriti di sorta e senza indulgere verso false interpretazioni precostituite di comodo, favorevoli agli odierni equilibri della politica. Pubblicando altresì studi storici originali relativi all’ideologia del Fascismo, la “Biblioteca del Covo” fornisce in tal modo un’autorevole strumento di conoscenza e riflessione storico-politica indipendente, un unicum nel panorama editoriale italiano, europeo e mondiale, apprezzato anche in ambito accademico internazionale; un ausilio indispensabile nel campo della ricerca storica e politologica sul Fascismo, capace di produrre prove documentate e oggettive che contribuiscono ulteriormente a rendere identificabili univocamente i tratti ideologici essenziali dell’identità fascista, senza perciò indulgere in interpretazioni contingenti frutto di propaganda politica interessata ai fini di strumentalizzazioni di tipo elettoralistico.
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