…28 ottobre! Data fatidica! Anniversario della Rivoluzione fascista mussoliniana. Ne sono passati 94 di anni dal 1922, ma ancora oggi, soprattutto oggi, quella data rappresenta lo spartiacque della storia italiana e mondiale! L’Italia in quel frangente, in virtù del moto impresso alla Storia dal movimento delle camicie nere, tornava nuovamente ad accendere la fiaccola della Civiltà illuminando la via della rinascita morale e politica , che deve essere percorsa da tutte le genti del mondo, sempre nel nome di ROMA! Oggi, proprio quando l’oscurità e la disperazione sembra che stiano avvolgendo nuovamente l’umanità, ecco che ancora una volta, qualcuno leva in alto, ostinatamente e impavidamente quella fiaccola, luce di speranza in un mondo di tenebra! Senza se e senza ma, senza compromessi con chicchessia, senza tentennamenti e giri di parole, tornando integralmente ed esclusivamente alle sole fonti della Rivoluzione in camicia nera che erano, sono e saranno sempre MUSSOLINI e il PARTITO FASCISTA! …sono loro che ci gridano ad alta voce che se Fascismo deve essere, non c’é spazio per compromessi ed accomodamenti con chi il Fascismo nega e combatte! Se unione deve essere, essa deve avvenire “PER ORBIS SUB LICTORII SIGNO”, come campeggia nel nostro simbolo, tramandatoci dai “mistici fascisti” di Niccolò Giani . Non c’é posto per gli abboccamenti demo-liberali degni della partitocrazia usuraia e assassina ma non dei “Cittadini Nuovi” di Mussolini! Quando tutto sembra che stia per crollare non c’é spazio per le mezze misure…ma solo per le scelte irrevocabili! Ecco perché in occasione di questa data vogliamo riproporre all’attenzione di chi ci legge quello che è non soltanto il Manifesto de “IlCovo”, ma che deve rappresentare l’orientamento di tutti coloro che si proclamano sinceramente fascisti! …al di fuori dei termini in esso chiaramente e realisticamente enunciati, non c’é ne ci può essere alcun Fascismo… dunque politicamente nessun’altra speranza!
…MEDITATE e SCEGLIETE!
IlCovo
MANIFESTO DE “IL COVO”
I. IlCovo non è un partito politico e non persegue fini politici connessi al pluripartitismo demo-liberale.
II. IlCovo è antipartito per eccellenza nel senso stretto termine.
III. IlCovo è movimento nel senso Fascista del termine, vuole cioè agire sulla realtà circostante alla luce dei principi della Dottrina politica Fascista che esso proclama apertamente, quindi in nessun caso è definibile di “destra”, radicale o moderata che sia, né di sinistra, né Socialista Nazionale, poiché non ritiene che il corpo politico e sociale debba agire diviso ma costituire una Totalità-Unitaria all’insegna dei valori spirituali fascisti. IlCovo fonda se stesso sulla Dottrina Fascista e sulla intransigenza nell’adesione alla stessa.
IV. IlCovo è Scuola di Mistica Fascista permanente. I suoi fini sono illustrati nel suo programma, ed espressi chiaramente in tutta la sua attività.
V. IlCovo è Associazione Culturale Fascista che persegue i propri fini con i mezzi idonei al suo status e alla sua realtà concreta, usufruendo pragmaticamente della legalità e della liceità concessa dalla Repubblica Italiana, per diffondere la conoscenza della Dottrina Fascista.
VI. Fondamento de IlCovo sono i principi fascisti, che sono sempre accolti in tutti i lavori ed in tutte le attività connesse all’Associazione.
VII. IlCovo non è interessato a partecipare direttamente o indirettamente alla politica partitocratica della Repubblica italiana, poiché ritiene ciò in contrasto irrimediabile con la Dottrina Fascista.
VIII. IlCovo ha una sua posizione politica contingente ed immediata relativa all’attuale scenario italiano, essa è incentrata sui seguenti punti:
a) Nessun partito, gruppo o movimento intra od extraparlamentare, a lume di Dottrina è qualificabile come fascista b) Nessun partito deve pertanto essere votato e/o preferito rispetto ad altri. c) Il sistema attualmente dominante non si può cambiare dal “di dentro”, poiché di fatto irriformabile nei suoi fini individualisti e materialisti.
IX. IlCovo concepisce misticamente il Fascismo come Idea di Civiltà, italiana e universale, il cui fine è la costituzione di un nuovo modello di cittadinanza definita secondo le modalità stabilite dallo Stato Etico Corporativo Fascista.
X. La forma di questo modello di Cittadinanza in fieri, attraverso un processo pedagogico permanente di formazione è rappresentabile come un Armonico Collettivo che qualifichiamo “Statocrazia Fascista”.
XI. IlCovo dichiara che i mezzi istituzionali della Statocrazia Fascista sono da vedere sotto il profilo della contingenza, ovvero sono mutabili a seconda delle necessità dei tempi.
XII. La forma istituzionale adottata dal Fascismo non prescinde dai principi stabiliti nella Dottrina.
XIII. Il Fascismo, così concepito a lume di Dottrina, non ha nessuna possibilità di sintesi o integrazione con i valori espressi dalla società individualista e materialista ad esso antitetici.
XIV. IlCovo sostiene la Modernità Alternativa Fascista, che non è iscrivibile nel solco della “modernità materialista, individualista e borghese” scaturita dalla Rivoluzione Francese, pur non mirando in nessun caso ad un ritorno alla società di antico regime.
XV. I principi politici del Fascismo non sono “evolvibili” in nessun modo che ne snaturi l’essenza .
XVI. L’Etica Fascista che scaturisce direttamente dalla Dottrina non muta pertanto a secondo del mutare dei tempi e delle mode, ma è diretta espressione della civiltà spirituale che fonda.
XVII. IlCovo, ponendo a fondamento della sua azione la diffusione della Dottrina del Fascismo, e la formazione, mira a proporsi come alternativo ai valori individualisti borghesi, con tutti i mezzi possibili relativi al suo proprio status.
XVIII. IlCovo mira a espandersi secondo il proprio programma, che prevede la diffusione intransigente dei principi etici del Fascismo, a mezzo dello studio e della ricerca ad esso relativa, ed il conseguente distacco dal sistema demo-liberale antifascista, mediante la formazione di un movimento culturale genuinamente Fascista, costituito da un gruppo ideologicamente consapevole, orientato a sostituire il modello individualistico materialista e ad abbattere tutti gli stereotipi da esso creati, diffondendo e difendendo misticamente la verità che promana dalla Dottrina del Fascismo
PROGRAMMA DEL COVO
Qual è il nostro fine ?…
Formare persone coscienti dei contenuti ideologici della dottrina e del progetto politico fascista, che ne condividano integralmente ed in modo intransigente il fine (lo Stato Etico corporativo) e agiscano secondo i fini della nostra Associazione; individui in grado di costituire una futura gerarchia cosciente e preparata. In tal senso il nostro scopo non è quello di cooptare nessuno, giacché riteniamo che fascisti veri, cioè nel senso mussoliniano del termine, non ve ne siano in nessun movimento o gruppo politico costituito e dunque vadano creati ex novo. Riteniamo che qualunque altra iniziativa politica di qualsiasi altra natura sia inutile e costituisca solo una ulteriore ed inutile perdita di tempo, così come ugualmente riteniamo che la nostra condotta sia assolutamente inedita e per nulla patrimonio già acquisito da parte di nessun gruppo post 1945.
Come intendiamo realizzarlo?
Con tutti i mezzi legali a nostra disposizione, che al momento non sono molti ma che siamo fiduciosi aumenteranno, visto il crescente interesse che “IlCovo” va suscitando tra simpatizzanti ed avversari. Noi non abbiamo fretta alcuna, certi come siamo della bontà di ciò che affermiamo. Inoltre, abbiamo nei nostri libri dei supporti culturali validi ed unici, poiché la loro rilevanza è riconosciuta a livello accademico internazionale, certificando con ciò la credibilità e la fondatezza dei nostri argomenti, un fatto unico per un gruppo che si qualifica apertamente fascista, ed abbiamo la voglia di diffonderne il contenuto ovunque e tra tutti coloro che lo vorranno senza distinzioni di sortA
1. Il fine de ilCovo è appunto la Formazione Politologica e Culturale. Abbiamo compreso che per far breccia nel muro di diffidenza innalzato dalle persone, e per ottenerne il consenso RAZIONALE, è necessario essere e presentarsi come Uomini preparati, che sanno quello che vogliono e come ottenerlo.
2. La nostra Associazione non si fonda sulla contestazione fine a se stessa, ma ha giustamente e inevitabilmente una componente di critica netta verso la politica politicante. Senza distinzione alcuna. Non per fare retorica, ma per una questione di realtà di fatto ampiamente documentata. In questa contestazione emerge, inevitabilmente, una critica serrata alla “destra” pseudofascista. Moderata o radicale che sia. Poichè ha un ruolo fondamentale (anzi “IL” ruolo) nella demolizione dell’immagine del fascismo Mussoliniano. Una Critica che però non vuole essere monocorde e ossessiva. MA COSTRUTTIVA.
3. Abbiamo compreso che la battaglia politica va di pari passo (anzi forse è preceduta) a quella per la Verità Storico-Politica. La demolizione degli stereotipi, fondata sulla Verità, è una condizione irrinunciabile. In questo senso noi ci prepariamo e ci prepareremo.
4. Nella nostra Associazione, che è fascista, sebbene ci sia una chiara Gerarchia della competenza e del merito, non vi è alcun sentore della vuota rigidità formale dei radicalisti areani . La possibilità di crescere è data dalla preparazione e dalla volontà di acquisirla.
5. La forma Associativa dipende dall’utilità e dalla praticità in vista della meta che ci siamo prefissati. Quella attuale è la forma più utile e meno difficoltosa per noi, sia praticamente che economicamente. In breve, siccome SIAMO POVERI, perchè SIAMO LIBERI da condizionamenti di sorta, questa forma allo stato attuale risulta la più idonea per il nostro scopo e la meno opprimente.
6. La nostra Associazione può essere paragonata giustamente ad una “Rivista ” o ad un “Giornale” di pensiero. Allo stesso modo in cui sono nati tutti i maggiori movimenti culturali e di pensiero nel mondo moderno, noi diamo forma con questa Associazione alla volontà di diffondere questo movimento di pensiero che racchiude in sè l’Azione per raggiungere il proprio scopo.
7. Noi attuiamo una equilibrata sintesi del binomio mazziniano e mussoliniano “Pensiero e Azione”, dando una innegabile proprietà al fondamento dell’Azione, ovvero il PENSIERO, senza il quale essa risulta essere insulsa, insensata, indegna e spesso vuota e inutile oltre che sempre dannosa per qualunque causa ideale. La nostra critica serrata alle cosiddette “AZIONI” prive di fondamento ideologico, di cui è costellata l’inutile e luttuosa storia politica recente del nostro paese, si fonda sulla loro inconsistenza e sul risultato NULLO (dal punto di vista del fascismo mussoliniano, non certamente da quello della repubblica delle banane antifascista!) che, senza possibilità alcuna di smentita, hanno ottenuto in ogni tempo! E’ ora di cambiare davvero le cose…Noi Fascisti de IlCovo crediamo sinceramente di aver capito come fare…ed in tal senso PENSIAMO ED AGIAMO!
La nostra Rivoluzione
Nel suo senso più largo e nella sua accezione politica la parola “rivoluzione” significa una trasformazione essenziale nell’ordine sociale e politico prodotta legalmente o con mezzi violenti: trasformazione essenziale, per cui il novus ordo che s’instaura, non risulta come lo sviluppo logico dell’ordine precedente, ma a questo, in certa guisa, si contrappone, almeno per la procedura che ne affretta in maniera imprevedibile il corso. La rivoluzione può pertanto essere violenta, cioè prodotto esclusivo della forza, come può essere pacifica, con larghe possibilità intermedie. La rivoluzione si distingue dal colpo di stato, fatto violento e illegale con cui s’instaura una nuova forma di stato o di governo, perché il colpo di stato si può pure innestare in un processo rivoluzionario, o darvi origine, ma non presuppone necessariamente una trasformazione di principî e di ordinamenti, quale si ha invece nel concetto di rivoluzione. La rivoluzione si distingue dalla riforma per la sua opposizione al regime o alle condizioni sociali preesistenti e per il contrasto con lo svolgimento logico di queste. Esula dall’accezione genuina del termine il requisito della violenza, potendo sussistere una rivoluzione che compia una trasformazione profondissima, anche se il movimento che in essa si sintetizza è oggetto di repressione, come ne è esempio la rivoluzione operata dalla dottrina cristiana sulla civiltà romana “(Emilio Crosa, Enciclopedia Italiana, 1936 : http://www.treccani.it/enciclopedia/rivoluzione_res-5eda8449-8bb6-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)/ )”
“Nel senso politico-sociale il termine r. indica una trasformazione radicale dei rapporti sociali che formano la base di una determinata società o di uno dei suoi maggiori sottosistemi (la politica, l’economia, il sistema comunitario, la cultura), molto accelerata rispetto ai tempi giudicati normali del mutamento socioculturale e spesso unita a forme estese e prolungate di violenza interna ed esterna. Nella maggior parte dei casi una r., quali che siano le sue origini intrasistemiche, si accompagna, se non anzi s’identifica, con una drastica modificazione dell’ordinamento giuridico-costituzionale dello stato e con l’avvento al potere di una nuova classe o di una nuova élite politica.” (Luciano Gallino, ibidem, 1994 : http://www.treccani.it/enciclopedia/rivoluzione_(Enciclopedia-Italiana)/ )
Come risulta evidente dal nostro Statuto e dal nostro programma, abbiamo un fondamento imprescindibile, che è la formazione e la diffusione basata sulla Dottrina del Fascismo e sullo Studio politologico-storico della stessa.
Nondimeno abbiamo una posizione politica CONTINGENTE rispetto alla realtà politica e sociale attuale. Essa è riassunta nell’articolo VIII del Manifesto del Covo, ma è stata ripresa in più casi durante l’arco di tutta la vita della nostra Associazione. Per questo, basandoci sulle norme stabilite dagli ideologi del Fascismo, possiamo attuare le stesse con le forme richieste dalla realtà odierna.
La “RIVOLUZIONE”, lo hanno detto e ripetuto i nostri fondatori, non è un “esercizio di violenza” fine a sé stessa. E’ primariamente, come le definizioni di cui sopra riassumono, un cambiamento di ORDINE Morale, Politico, Sociale. Essa procede dalla FORMAZIONE, la quale è necessariamente GUIDATA ed ESEGUITA da minoranze pro-attive e volitive.
La nostra Rivoluzione ATTUALE, dunque, quella che PERORIAMO A MEZZO DI QUESTA ASSOCIAZIONE E DELLE ATTIVITA’ AD ESSA LEGATE, riguarda la formazione attraverso lo Studio della dottrina Fascista come Pensiero, e il distacco COMPLETO E TOTALE dal Sistema Politico materialistico (di ogni colore, nella fattispecie liberale, per l’Italia), come Azione rivoluzionaria.
Come vorremmo si concretizzasse questo distacco? Lo abbiamo espresso in molti casi, ma è giusto venga formalizzato in modo INEQUIVOCABILE.
Con un “nuovo Mito”, per la situazione ATTUALE: il “Mito dello Sciopero Generale del Voto” e dell’Unione trasversale della Cittadinanza, la diffusione dello studio della Dottrina Fascista, da ottenersi necessariamente attraverso la FORMAZIONE
Dunque, l’ “atto Rivoluzionario” da realizzare necessariamente come primo mattone per la diffusione della Verità, per addivenire alla vera Unità Nazionale, è esattamente questo. L’ Azione della nostra Associazione è tesa dunque a diffondere legalmente questo “Mito