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Uni$ex versus “Italiano Nuovo Fascista”

Appare ormai evidente, almeno a chi vuol davvero vedere coi propri occhi e capire con la propria mente, come la plutocrazia mondiale stia perseguendo, in modo ormai nemmeno troppo graduale, il “disegno” di una “ri-programmazione” non già di un sistema politico e nemmeno di un progetto sociale (per quanto contestabile), bensì dell’Uomo in senso lato. Abbiamo detto e ripetuto che il Liberalismo, prima di essere un sistema politico devastante, rappresenta una filosofia, per quanto disgustosa e materialista. Abbiamo fatto notare quanto tale sistema sia correlativo a tutti quelli ugualmente materialistici presenti nell’odierno scenario globale, solo formalmente e metodologicamente diversi. Da un certo punto di vista, gli analisti , stanno considerando sempre più almeno l’origine ipercapitalistica del dissesto mondiale. Questo rappresenta sicuramente un elemento degno di interesse. Ma, proprio nell’analisi, che viene ripresa e diffusa in rare eccezioni (che confermano comunque la regola generale), vediamo che si annida il germe di “Matrix Involution”. E’ lo stesso batterio del “sistema che si rigenera”, a fasi alterne, cicli che diventano inevitabilmente infiniti. In tal senso, il male viene analizzato non per essere debellato definitivamente a mezzo di una cura che lo estirpi, ma per garantire un placebo che faccia sopravvivere comunque tanto gli elementi centrali del Sistema quanto il Sistema stesso come insieme di valori intangibili ed irrinunciabili, col pretesto che esso non sarebbe corrotto e corruttore in quanto tale, ma, a sua volta, preda di corruttori malvagi in esso infiltratisi subdolamente. La “critica” risulta SEMPRE diretta al “marciume” che è dilagato (chissà come e perché!), al “capitalismo finanziario”, ai “traditori degli immortali princìpi”, mai però al fondamento che ha generato tali effetti. Si ottiene così il risultato di una “critica demosocialistica”, come se la soluzione si trovasse ETERNAMENTE nel”Welfare”, nello “Stato Sociale(ista)”, lasciando intendere  che, se si garantisse la pancia discretamente piena ad un numero maggiore e sempre crescente di persone, i problemi diminuirebbero, la radice del male col tempo sparirebbe e il dispotismo delle èlite private mondiali, prima o poi, non esisterebbe più! Mentre, in uno scenario del genere è evidente che accada l’esatto opposto, ovvero che le élite plutocratiche beneficiano comunque del riempimento degli stomaci, anche se temporanei, e dunque sono esse stesse che favoriscono tali “risposte socialistiche”, poiché sono proprio tali soluzioni a “buon mercato” che addormentano le coscienze, cioè gli unici presidi che possono capovolgere realmente le sorti di un mondo attualmente preda del caos materialista.

Per questo, desideriamo mostrare un video, pubblicato da una rete certamente schierata, come tutte quelle “italiane”,  di un giornalista anche lui megafono di schieramenti tutti interni al sistema (pur non essendo egli formalmente un uomo di partito), che identifica il male ma, ovviamente, non la soluzione, in quanto egli stesso risulta essere parte della critica social-materialistica della società, come appunto su accennato:

Chi ci segue, sa che non abbiamo mai indugiato più di tanto sulle cosiddette “teorie gender”, sui cosiddetti “diritti degli omosessuali”, o sulle pretese fasulle che ne deriverebbero. Li abbiamo sempre inseriti giustamente nel contesto più generale della degenerazione globale posta in essere dal sistema Liberale, che non fa altro che “produrre” (è proprio il caso di dirlo) i risultati individualistici, egoistici, privatistici, che gli sono propri. Dunque, tutte le “categorie” sociali e politiche non sono immuni da tale grande Moloc. Nel sistema improntato al soddisfacimento di ogni “desiderio individuale”, limiti non ce ne sono. Ci viene detto, casomai, che essi sono relativi solo ai “reati”, tenendo ben presente, però, che chi decide cosa sia un “reato”, è sempre un “Individualista” facente funzioni del Sistema suddetto… dunque si ritorna al classico esempio del “cane che si morde nuovamente la coda”.

Il filmato è di interesse, perchè estende l’analisi e arriva a chiarire (pur essendo a noi già chiaro da un pezzo, senza l’ausilio del video!) quale sia l’obiettivo finale della plutocrazia mondiale individualistica ed elitistica: creare una massa amorfa di schiavi senza identità! La spinta al soddisfacimento di ogni prurito, qualsiasi esso sia, è diretta alla omologazione totale e generalizzata dell’Essere Umano, alla sua trasformazione in un MORTO VIVENTE, un pezzo di carne senza sesso, senza Patria, senza identità alcuna! Ed ecco perché nel corso dei decenni, mano a mano, i concetti di identità, patria, sesso, persino di DIO, sono stati relativizzati (il relativismo costituisce l’ “ambiente naturale” del Liberalismo), decontestualizzati e in ultimo derubricati dalle priorità essenziali alla vita stessa dell’Uomo. Il “Morto Vivente”, così, fa l’unica cosa che gli è concessa: consumare meccanicamente quel che lo circonda, senz’anima e senza coscienza,  garantendo in tal modo il predominio assoluto delle élite private di cui sopra. Le quali, davanti ad una popolazione mondiale drasticamente ridimensionata, godranno della perenne opulenza, del potere e del dominio incontrastato. Tale scenario NON E’ affatto una fantasiosa costruzione mentale complottistica , bensì drammaticamente attuale poiché disgraziatamente operante. Il mondo è già avviato, in modo più sollecito negli ultimi lustri, alla creazione di questo scenario infernale abominevole. Ecco perchè lo scontro tra la concezione Liberale, individualista, relativista, materialista, e quella dell’ Italiano Nuovo Fascista è, oggi più che mai, davvero epocale e drastico. Ed ecco il motivo per cui, come avevamo già scritto (Qui), all’interno di questa titanica distruzione in atto, si è fatto in modo di lobotomizzare l’Uomo “medio”, attraverso tutti gli strumenti, mediatici e non, per stereotipare negativamente la visione Fascista dello Stato Etico, e dell’Uomo-Cittadino che esso vorrebbe educare.

Al riguardo risulta emblematica e rappresentativa dei valori che il Fascismo vuole imprimere nell’animo del “Cittadino Nuovo” la seguente citazione tratta dall’opera di Paolo Orano: “In regime fascista lo Stato si considera e si pone un sistema di famiglia. Si contrappone questo principio capitale al concetto vago di popolo. Nella famiglia e per essa lo Stato è la sostanza medesima della vita sociale  e ne diventa lo scopo, l’ideale, la ragione medesima di sé stessa. Ogni uomo si completa nella paternità, ogni donna nella maternità. […] Lo Stato-Partito si assume totalitariamente l’iniziativa di curare la società nazionale, di proteggere la famiglia, la maternità, di favorire la prolificità, di premiare, di glorificare le famiglie numerose. La campagna contro la tubercolosi, il rinvigorimento della razza con la periodica fruizione per i fanciulli di ambo i sessi dei benefici del mare e del monte, la vasta vigilatissima attività sportiva […] questi provvedimenti legislativi da parte dello stato-partito formano un tutt’uno con il principio e l’obbligazione del matrimonio e della prolificità. La stessa bonifica integrale, appassionata tenace gelosa cura del Duce, che trasforma in proprietarie le famiglie coraggiose le quali abbiano dato prova di energia e di zelo e cioè di produttività agricola, rientra e completa nello spirito e nella pratica la vasta organica opera demografica esaltatrice del valore umano e statale della famiglia […]  … L’ordine e la disciplina nello stato non si ottengono che dando alla famiglia per ideale questa precisa situazione dell’uomo e della donna nella società. Quale ragione e quale utile avrebbe dunque lo stato di proteggere —eccetto che in casi eccezionali e di forza maggiore — coloro che si escludono dal legame domestico, gli uomini che si sottraggono a dar prova di consacrarsi ai tanti doveri del coniuge e della paternità, le donne che pretendono di vivere una vita di sterilità, che proclamano di bastare a sè stesse, che ostentano a giustificazione del loro rifiuto stravaganti teorie di solitarismo e persino di ambigua castità e addirittura d’avversione al sesso maschile?…Il possente argomento dello stato, contro cui non valgono sofismi, è che il vero diritto alla vita, e cioè alla protezione, insomma ai vantaggi che la società può dare all’individuo, non può essere riconosciuto che negli individui maschi e femmine pienamente risoluti, non solo vivi, ma vitali e fecondi, capaci di fare figliuoli e nell’età giovine e di educarli ad un ideale, ad una superiore verità, a quella solenne e santa della nazione, della patria, dello stato che le invertebra, le garantisce e le fa progredire e migliorare. Anche in questa zona della vita sociale il fascismo agisce imperiosamente” (estratto da “Il Fascimo – Vol.II, Rivoluzione e Stato Totalitario, Pinciana, 1939, p. 412/414

Dunque, inevitabilmente non può che esserci uno scontro tra l’ Organicismo Etico-Gerarchico Fascista, che concepisce lo sviluppo armonico del mondo, nell’alveo della Civiltà Italiana e Latina, e l’uniformismo Liberale, che arriva ad abolire finanche la sessualità e la complementarietà tra Uomo e Donna, per arrivare al morto vivente Uni$ex, che sopravvive di quello che l’ élite demo-plutocratica impone; trascinando la propria esistenza miserevole nel segno del consumo di beni materiali,  foraggiando così i propri aguzzini. Morto Vivente senza identità, biologicamente debole e cagionevole, esteticamente androgino, risultante di un razzismo vomitevole, peggiore di quello di Mengele. Così, di fatto, vengono attuati i sogni del razzismo positivistico, per nulla appannaggio esclusivo dei Nazional-SOCIALISTI.

La grande menzogna, alimenta il perseguimento dell’obiettivo infernale. Termini quali “Libertà personale, democrazia e desiderio individuale” sono formule vuote frutto di utopie insensate che vengono usate concretamente per il raggiungimento dell’ individuo Morto Vivente Uni$ex.

La sana Concezione del Mondo che ne ha reso invece possibile lo Sviluppo armonico, viene attaccata quale quintessenza della tirannide, nel nome del desiderio dell’individuo. Mentre essa, invece, rappresenta l’unica soluzione reale, possibile ed auspicabile: la concezione che, sulla base dei valori Spirituali e Morali della Civiltà Italiana Fascista, dunque sulla base della Coscienza degli Uomini, consci della loro ineguaglianza e diversità, e consapevoli della Fecondità e della Bontà di tutto ciò, costruisce in modo Solidaristico e collaborativo, nel segno dell’Armonia e del Superiore Bene della Comunità Nazionale (e non), una Società Spiritualmente elevata e dunque Universalmente Solida. In base a questi presupposti, non è il numero che governa, ma il MERITO. Non sono i “desideri individuali” a generare “diritti”, ma al contrario i diritti discendono dai DOVERI espletati nella Società in modo alto. Dunque, un individuo può beneficiare di diritti, NON ASSOLUTI, in virtù dei Doveri attuati. Il Merito genera solidità, e dona dirigenti probi. Il Governo è esercitato Gerarchicamente, sulla base del merito. La coesione Sociale, genera così anche ricchezza materiale.

Queste rappresentano le sole solide basi dell’etica fascista, che oggi si tenta di sradicare definitivamente, in virtù delle quali si può sperare in una possibile rinascita della Società Umana, che non pretende affatto di assurgere al ruolo di divinità, ma che opera nel nome delle Leggi universali dell’unico vero DIO! In tal senso, risulta evidente che è stato invece il materialismo ad ergersi a nuova teologia, spacciando quali dogmi immutabili le proprie ignobili elucubrazioni politiche a base di “libero mercato” e di “diritti inalienabili dell’individuo”.

IlCovo

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