Cari lettori. Come abbiamo ampiamente e indiscutibilmente dimostrato in ogni modo, il “potere” antifascista mente; ovunque, comunque e sempre. Ha una necessità vitale di mentire, di alzare il grado di violenza, non solo verbale, di aggredire chi contesta con cognizione di causa le “versioni ufficiali”, false e tendenziose. Uno degli argomenti “cardine” per vomitare addosso al “Fascismo e al suo Duce” odio e violenza (in questo caso giustificata, secondo lorsignori pluto-massoni!) è costituito dalla rinomata cantilena grondante ipocrisia e falsità in merito alla morte del Socialista Giacomo Matteotti. Ovviamente, di Matteotti a tutti costoro non interessa assolutamente nulla, perchè il primo servizio che si DEVE fare alla vittima di un omicidio, come il caso del Socialista in questione, è il servizio della VERITA’. Quale che sia. Questo dovere il figlio Matteo lo ha ottemperato, ricercandola alacremente, per onorare la memoria del padre. Differentemente dagli antifascisti, il suo legame familiare ha garantito che la Verità fosse più forte del Partito di appartenenza (alla faccia del “totalitarismo dispotico del partito fascista”!), e dei loschi interessi politici dietro sia all’omicidio del Padre Giacomo (gli stessi interessi che lo hanno usato!), che dietro questo tragico baraccone di quart’ordine che si auto-definisce “repubblica italiana”.
Ebbene, noi FASCISTI del Covo, proprio partendo dalla documentazione di Silvestri, e di Matteo Matteotti, siamo andati oltre, diffondendo un interessante studio (di Enrico Tiozzo, docente e ricercatore italiano all’Università di Goteborg) che inserisce l’innegabile contesto affaristico e plutocratico che ha appestato l’aria di quel 1924, in un piano assolutamente subordinato ad uno e un obiettivo soltanto: l’eliminazione di Benito Amilcare Andrea Mussolini (qui)! Infatti, più che per un dossier di cui lo stesso Matteo Matteotti non può confermare l’esistenza, è attraverso l’omicidio Matteotti, e altre volgari uccisioni, che si dava adito alla plutocrazia antifascista e anti-italiana, di cui il Savoia era un esponente di primo piano, di attaccare l’unico Italiano degno di questo nome: il Duce del Fascismo.

Senza fare alcun torto alla memoria del Padre di Matteo, abbiamo il dovere di ricordare che Giacomo Matteotti era un Massone, che poco prima del delitto (lo afferma lo stesso figlio!), si recò nella maleodorante Loggia Londinese (The Unicorn and The Lion). Il fatto che Giacomo Matteotti sia stato fatto sparire proprio dopo questo “viaggio”, non può essere ritenuto una semplice coincidenza. Ed il fatto che l’omicidio sia stato il volano per attaccare il Governo Fascista, allo stesso modo non può essere derubricato a semplice ipotesi di scuola. Ciò che è certo, è che l’ambito affaristico è un contorno di una pietanza molto più prelibata (per l’antifascismo): l’eliminazione del Fascismo, visto il suo forte connotato identitario, autonomista rispetto ai “residuati di tutte le logge” (cit), e realmente impossibile da manovrare, come invece era stato disposto proprio dai Massoni Londinesi, che non avevano ostacolato il Fascismo proprio nella prospettiva di manipolarlo, come hanno sempre voluto fare, essendo nemici giurati del Popolo Italiano!
Questo omicidio, a spese di Giacomo Matteotti e dei suoi familiari, dimostra oltre ogni ragionevole dubbio che le panzane del “Nero di Londra” e di tutti i vomitatori di fango seriali, pappagalli di tutte le putride Logge che infestano il mondo, sono niente altro che spazzatura un tanto al chilo, come ormai siamo abituati da troppi lustri ! Ma, come abbiamo già detto, l’aria fresca della Verità, rivoluzionaria per antonomasia, ha la facoltà di eliminare tutti i residui e residuati di tutte le Logge di tutti i tempi!
Meditate gente!
RomaInvictaAeterna
Menzogna e Verità sul Fascismo