“IlCovo”, nel 71° anniversario dell’invasione degli Alleati della Sicilia, vuole ricordare la misconosciuta lotta dell’Italia Fascista contro gli anglo-americani, in una fase storica dove ancora ufficialmente risultava che il nemico fosse invasore della nostra penisola e non “liberatore”. A causa di tale metamorfosi propagandistica orchestrata abilmente prima dagli anglosassoni e poi fatta propria acriticamente dalla repubblica antifascista, i tanti episodi di caparbio valore e sacrificio degli italiani in quella campagna, che costarono loro 4578 morti e oltre 30.000 feriti, furono colpevolmente accantonati nel dopoguerra in favore di quelli numericamente inferiori di diserzione di fronte al nemico, per legittimare la falsa immagine di un paese che non avrebbe visto l’ora di buttarsi fra le braccia dei propri avversari. La carneficina che nell’estate del 43 insanguinò la Sicilia dimostra invece come quella campagna militare non fu affatto una “passeggiata” per gli anglo-americani, che lamentarono perdite per oltre 25.000 uomini, e svela l’immagine inedita di un paese che sebbene prostrato da privazioni di ogni genere e martoriato da una serie infinita di bombardamenti devastanti, ancora sapeva e voleva reagire, benché la sproporzione di mezzi e forze in campo gli fosse nettamente sfavorevole. E’ significativo che i pochi sebbene gravi episodi di diserzione e sabotaggio vedessero come protagonisti più che altro le alte gerarchie in comando delle forze armate piuttosto che gli ufficiali di rango inferiore o la stessa truppa; in tal senso appare indicativo il criminale comportamento tenuto da alcuni ammiragli della Marina italiana, che avrebbe tenuto ben lontane le navi che avrebbero potuto contrastare le operazioni di sbarco alleate in Sicilia, in seguito ad un accordo siglato con le forze angloamericane nell’ambasciata di Lisbona con alcuni ammiragli italiani, desiderosi di far cadere prima possibile il Regime fascista; come altresì indicativo risulta evidente il ruolo fondamentale giocato nell’abbassamento dello spirito combattivo degli italiani proprio a causa di quella destituzione e arresto di Mussolini perpetrata dal reuccio savoiardo, che da decenni ci sentiamo raccontare dalla propaganda antifascista sarebbe invece stata accolta da tutti gli italiani con grande sollievo. Commuove ancor’oggi lo spirito combattivo di tutti quei semplici cittadini in divisa, non già militari di carriera, che in quelle tragiche giornate non esitarono un istante ad imbracciare un fucile od una mitragliatrice per opporsi agli enormi carri armati statunitensi ed alla marea di truppe messe in campo dall’avversario, che contro ogni previsione più di una volta dovette cedere all’impeto di quelli che nella propaganda bellica anglosassone venivano sprezzantemente definiti “italiani straccioni”. Fa rabbia constatare che di questi numerosi atti di eroismo così come dei molteplici crimini perpetrati dagli invasori a stelle e strisce contro militari e civili, la massa non abbia alcuna conoscenza, dando per buona una versione bugiarda dei fatti che vuole descrivere gli alleati come i “buoni liberatori”, dispensatori di caramelle e cioccolata!
IlCovo
Sicilia 1943, il valore dei combattenti italiani : http://ilcovo.mastertopforum.net/sicilia-1943-il-valore-dei-combattenti-italiani-vt1885.html
La Battaglia di Gela : http://ilcovo.mastertopforum.net/la-battaglia-di-gela-10-12-luglio-1943-vt2456.html
La Battaglia di Agrigento : http://ilcovo.mastertopforum.net/luglio-1943-la-battaglia-di-agrigento-vt2808.html
IlCovo commemora con una lapide l’eroe Sergio Barbadoro che difese Palermo nel 1943 : http://ilcovo.mastertopforum.net/posa-della-lapide-all-eroe-barbadoro-foto-vt1191.html
Sicilia 1943, crimini e stragi compiute dagli americani : http://ilcovo.mastertopforum.net/sicilia-1943-crimini-e-stragi-compiute-dagli-americani-vt62.html
Mi associo alla celebrazione dell’Eroe Sergio Barbadoro. Anche Messina ha dedicato un cenotafio per ricordare un volontario siciliano Antonino Puglisi di Villafranca tirrena torturato e infoibato il 28 aprile 1943 dai partigiani. Telefonatemi allo 090-2938869, ho scritto dei libri che vorrei mandarvi in omaggio.
Non è un commento; c’è un errore di data: la morte del volontario Antonino Puglisi è avveuta il 28 aprile 1945. Ritengo sia giusto correggerla. Grazie, quando gli acciacchi me lo consentono vi seguo sempre. Cordiali saluti. O.A.M
anchio mi associo pienamente alle tue parole e sarei lieto ricevere tue scribe
micheleferremi@ferremirodolfo.it
“in tal senso appare indicativo il criminale comportamento tenuto da alcuni ammiragli della Marina italiana, che avrebbe tenuto ben lontane le navi che avrebbero potuto contrastare le operazioni di sbarco alleate in Sicilia, in seguito ad un accordo siglato con le forze angloamericane nell’ambasciata di Lisbona con alcuni ammiragli italiani, desiderosi di far cadere prima possibile il Regime fascista”. Fonti? Onestamente mi sembra una sciocchezza senza fondamento.
…a lei potrà sembrare una sciocchezza, ma la notizie non proviene da fonte fascista, men che meno proviene dalle autorevoli opere di Antonino Trizzino, che pure sui comportamenti indegni e criminali di alcuni alti ufficiali della Regia Marina ha detto cose assai illuminanti. Il particolare a cui si riferisce, invece, è stato ufficialmente divulgato durante il convegno storico organizzato dalla Regione Sicilia nel 2013 per i 70 anni dello Sbarco, dal giornalista saggista (antifascista!) Alfio Caruso. La notizia la trova riportata sul forum de IlCovo:
http://ilcovo.mastertopforum.net/novita-importanti-sullo-sbarco-in-sicilia-nel-1943-vt2697.html
All’epoca di Trizzino non si sapeva nulla di Enigma, quindi, non è una fonte attendibile. La tesi del tradimento(sia per quanto riguarda il presunto sabotaggio durante la guerra 1940-43 che per il fatto dell’8 settembre) ha una matrice tedesca, i quali non si sono mai fidati di noi e serviva loro per giustificare l’aggressione nei nostri confronti e per legittimare l’occupazione militare dopo l’8 settembre. Successivamente venne sposata dagli ambienti fascisti e dallo stesso Mussolini per legittimare l’esistenza stessa della RSI e delegittimare la monarchia ed in fine venne fatta propria dagli ambienti reducistici e neofascisti fino ad oggi.
Il fatto che sia stato ufficialmente divulgato da un antifascista non è garanzia di verità anche perché dopo l’8 settembre 1943 sia i fascisti che gli antifascisti, in quanto repubblicani e per ragioni politiche diverse, erano interessati a infangare la monarchia sabauda e le sue gerarchie militari. Con questo non nego che ci furono casi singolari di tradimento e di vigliaccheria come la resa di Pantelleria e della piazzaforte di Augusta, ma non credo che la guerra sia stata sabotata dai monarchici fra i quali vi furono validi patrioti e combattenti come Amedeo Guillet, Giovanni Messe e Carlo Fecia di Cossato( il cui suicidio è stato vergognosamente strumentalizzato da una certa vulgata neofascista).
Ci tengo a precisare che condivido pienamente il progetto politico fascista però non condivido questa pregiudiziale antimonarchica.
…la conoscenza da parte di Trizzino di “Enigma” non inficia le sue accuse rivolte ad alcuni alti ufficiali della Regia Marina, primo perché alcuni di essi dichiararono apertamente a guerra finita che parteggiavano per la causa degli Alleati, secondo per le note clausole armistiziali imposte dagli anglo-americani che prevedevano la non perseguibilità per i militari italiani che li avevano aiutati nel periodo 1940-43 (e chi saranno mai stati costoro?), terzo perché lo stesso Trizzino venne prosciolto dalle accuse per diffamazione contro tali ufficiali. Alfio Caruso, poi, è dichiaratamente critico nei confronti di Mussolini e del Fascismo, nondimeno ha fatto delle precise dichiarazioni al convegno… forse farebbe bene a domandare a lui! Il nostro non é un pregiudizio antimonarchico, gli é che la monarchia sabauda ha dimostrato senza ombra di dubbio di essere stata indegna nei confronti dei sacrifici patiti dal proprio popolo e sommamente vigliacca nello scaricare esso e il Fascismo pur di tentare di salvarsi.
È vero che il trattato di pace imposto dagli anglo-americani prevedeva la non perseguibilità per i militari italiani ma ciò non dimostra che vi fu chissà quale complotto ai danni dell’Italia fascista da parte delle gerarchie militari ed è altrettanto vero che alcuni ammiragli erano anglofili, ma questo non è sufficiente per accusarli di tradimento(oltretutto anche nelle gerarchie tedesche c’erano parecchi traditori come l’ammiraglio Canaris e Friedrich Paulus).
Parlare di tradimento è assurdo, per quale motivo il reuccio savoiardo(come lo chiamate voi con disprezzo) avrebbe dovuto desiderare la sconfitta del fascismo? Che cosa ci avrebbe guadagnato? La monarchia era ormai legata al fascismo, per cui la sconfitta del fascismo e la resa incondizionata avrebbero per forza di cose travolto anche la monarchia(come infatti è stato). Forse ti sembrerà paradossale ma gli unici validi sostenitori della monarchia erano proprio i fascisti, che il Re aveva fiancheggiato per tutto il ventennio e anche durante la guerra(finché le cose andavano bene), mentre gli antifascisti(tornati dall’esilio e pieni di astio verso la monarchia) appena ne ebbero l’occasione usurparono le istituzioni monarchiche con l’aiuto degli anglo-americani. Riguardo il 25 luglio e l’8 settembre ci sarebbero molte cose da dire e diversi miti da sfatare come quello dell’arresto di Mussolini(che tra l’altro ribadì subito dopo la sua fedeltà al Re e al governo Badoglio), della mancanza di ordini(in realtà c’erano), della fuga da Roma(dovevano farsi catturare dai tedeschi?) e dell’abbandono delle truppe italiane nei Balcani(al momento dell’armistizio in base al documento di Québec era stato stabilito che doveva essere compito degli anglo-americani sbarcare nei Balcani e rimpatriare i soldati italiani, ma ovviamente hanno mentito spudoratamente al governo italiano che si apprestava a firmare l’armistizio).
… il tema si presta certamente ad ulteriori discussioni che vanno ben al di là della questione da lei sollevata e che però non possono essere trattate in questo spazio limitato, dedicato a brevi commenti. Dal nostro punto di vista vi sono dei chiari elementi per parlare di tradimento da parte di alcuni ufficiali della Regia Marina e della monarchia sabauda tutta; ha chiesto delle fonti e noi le abbiamo fornite. Ben venga un eventuale dibattito sulla loro possibile contestazione, ma questa, le ripeto, non è la sede opportuna.